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Ilaria D’Amico al contrattacco: «Ho sempre amato Napoli e i suoi tifosi». Indignata da frasi Borriello

Il mio riferimento all’ “atteggiamento quasi partenopeo” era esclusivamente relativo ai fuochi d’artificio. Perché strumentalizzare?

Ilaria D’Amico al contrattacco: «Ho sempre amato Napoli e i suoi tifosi». Indignata da frasi Borriello

«Stupita e senza parole». Ilaria D’Amico reagisce così agli attacchi social subiti dopo la frase da lei detta nel post partita di Ajax-Juventus raccontando il comportamento dei tifosi olandesi rei di aver tentato di disturbare il sonno dei giocatori della Juve. «Amsterdam ha raccontato di una vigilia di partita con un approccio quasi partenopeo con “triccheballacche” e fuochi d’artificio per disturbare il sonno degli avversari»: aveva detto a Sky.

«Non comprendo la ragione di questi attacchi, ma questo non cambia di certo né l’amore e il rispetto che ho per il Napoli e per la sua città, né il totale dissenso su questo modo di usare i social. Ho sempre riempito le mie trasmissioni di grandi apprezzamenti sul Napoli, come società e tifoseria, che reputo tra le più belle al mondo. Tutti fatti documentati perché avvenuti in diretta tv. Nonostante questo, qualcuno non perde occasione per attaccare».

Poi entra nel dettaglio della frase incriminata: «Per essere sicura dell’assenza di riferimenti negativi delle mie dichiarazioni sono andata a rivedere la registrazione. Il mio riferimento all’ “atteggiamento quasi partenopeo” era esclusivamente relativo ai fuochi d’artificio che alcuni tifosi dell’Ajax hanno sparato di notte davanti all’albergo della Juventus. In riferimento a quello, e solo a quello, ho pensato alla notte di Capodanno, all’immagine che abbiamo della festa con i fuochi nella città partenopea. Poi, solo successivamente, ho stigmatizzato gli episodi di altro tipo con scontri e fermati. Com’è possibile strumentalizzare tutto ciò?».

Quindi la D’Amico conclude: «Chi, per sfogo o per trovare piccoli spazi di pubblicità, si cimenta con il tiro al bersaglio a professionisti e personaggi pubblici mi lascia profonda amarezza. Quando poi a insultare sono esponenti politici locali l’amarezza si trasforma in indignazione».

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