ilNapolista

Gravina: «Giorgetti in linea con la Figc, noi come la Uefa sul razzismo»

Tanto rumore per nulla. Il presidente federale: «Ho detto le stesse cose all’incontro con Salvini». Come se il ministro dell’Interno non avesse mai parlato

La due giorni di passione

Ci sono volute quasi 48 ore ma alla fine, tra silenzi, comunicati da interpretare, con non poca fatica si è giunti a una conclusione: le parole di Matteo Salvini non cambiano di una virgola la posizione del calcio italiano in merito alle manifestazioni di razzismo negli stadi.

A fare da apripista ci ha pensato oggi il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Giancarlo Giorgetti. Che oggi ha dichiarato:

È necessario evitare di fare confusione tra le diverse responsabilità del funzionario di pubblica sicurezza e dell’arbitro, per non creare imbarazzo nella gestione delle gare. È giusto che le regole sportive facciano il loro corso: ci sono protocolli Uefa e Fifa in materia, che la Figc si impegna giustamente a tradurre all’interno del nostro ordinamento calcistico.

Poche ore dopo – era evidentemente una staffetta programmata – a Sky Sport 24 è intervenuto il presidente Figc Gabriele Gravina al termine del Consiglio informale del Coni:

Le parole di Giorgetti sullo stop alle gare per razzismo? Non mi sembra molto diverso da quello che ho detto l’altro giorno all’incontro con Salvini. È in linea con quelle che sono le nostre norme federali, che recepiscono le indicazioni di Uefa e Fifa. Per me non è una novità.

Il peso della Uefa

Quindi tanto rumore per nulla. Le parole del ministro dell’Interno lasciano il tempo che trovano, almeno a giudicare dalle dichiarazioni del presidente federale. Facciamo finta che sia così. Ricordiamo che all’indomani di Inter-Napoli sia Gravina sia Nicchi non ebbero nulla da ridire sulla mancata sospensione della partita. Evidentemente il duro comunicato della Uefa ha avuto il suo peso.

Il Napoli, a questo punto, ha poco da preoccuparsi. Le norme in vigore prevedono che in caso di cori discriminatori si arrivi allo stop della partita. Non ci sarà bisogno di gesti clamorosi da parte degli azzurri.

ilnapolista © riproduzione riservata