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Altra opzione per Ancelotti: Zielinski o Fabian Ruiz nel doble pivote

Ancelotti ci ha già provato ad Udine, e nel finale contro la Roma: Zielinski e Fabian possono alternarsi sugli esterni, aumentando le soluzioni in attacco.

Altra opzione per Ancelotti: Zielinski o Fabian Ruiz nel doble pivote
Zielinski (Carlo Hermann/Kontrolab)

Una possibile alternativa

Nell’analisi tattica di Alfonso Fasano, c’è un punto – verso la fine – in cui si parla di un possibile sviluppo tattico di e per il Napoli di Ancelotti: Zielinski o Fabian Ruiz a centrocampo, nel doble pivote. Una scelta che ha cambiato Napoli-Roma:

L’ingresso di Zielinski al posto di Hamsik ha dato maggiore imprevedibilità alla fase di rifinitura, permettendo al polacco e Fabian Ruiz di scambiarsi la posizione e inventare, letteralmente, nuovi corridoi. Probabilmente, questo potrebbe essere il prossimo step di Ancelotti, pensare di allargare le possibilità offensive della sua squadra inserendo un altro calciatore in grado di strappare in avanti nel doble pivote. Ieri è stata una soluzione di emergenza, potrebbe essere interpretata come un’idea dal primo minuto (un abbozzo c’era stato anche a Udine, con Verdi largo a sinistra e Zielinski accanto ad Allan).

È un argomento interessante, che vogliamo in qualche modo sviscerare. Come scritto anche nel nostro longform sul lavoro del tecnico emiliano, il passaggio al 4-4-2 è stata una scelta di controbilanciamento rispetto ad un cambiamento in attacco, non tanto le due punte (quelle sono una conseguenza delle nuove spaziature, più che tattica) quanto la volontà di creare gioco in ampiezza su entrambi i lati e di manovrare in verticale.

Ora che il nuovo sistema offre delle precise garanzie difensive (il Napoli ha subito 7 reti nelle ultime 10 partite), potrebbe essere arrivato il momento per un ulteriore cambiamento. Anzi, per un upgrade offensivo.

Hamsik

Tutto ruota intorno alla figura di Hamsik. Dopo un inizio non positivo, quantomeno balbettante, Marek sembra aver preso le misure al nuovo ruolo di centrocampista centrale. Al compito della regia, una differenza sostanziale rispetto al ruolo di regista ricoperto da Jorginho. È una discriminante importante, che influenza il nostro discorso. Proprio perché il Napoli affida un’attribuzione ad un calciatore per gestire il gioco, non ha uno slot predisposto a questo tipo di funzione tattica, si potrebbe pensare all’inserimento di un centrocampista diverso rispetto a Marek Hamsik.

Per diverso, questa volta, intendiamo più offensivo. O anche diversamente offensivo, rispetto ad un Hamsik dalla mobilità ridotta, Marek probabilmente opera una scelta di funzionalità per coprire meglio in fase difensiva, ma anche per “rispondere” a una condizione fisica non più smagliante come un tempo. Hamsik gioca in un certo modo, il Napoli ne guadagna in lucidità e precisione sui passaggi corti e lunghi. Ma, in ogni caso, perde in dinamismo offensivo.

È il discorso con cui abbiamo aperto il pezzo, con Zielinski nel doble pivote aumenterebbero le possibilità offensive, gli strappi palla al piede. Ci sono altre possibilità: Fabian Ruiz centrocampista e Zielinski sull’esterno. Oppure con uno dei due accanto ad Allan e un esterno d’attacco puro – Verdi come ad Udine, oppure Ounas. Addirittura si potrebbe pensare ad Insigne in una versione super-offensiva.

Qualcosa di più

Come detto prima, è una soluzione emergenziale che abbiamo già visto. Contro il Milan, ad esempio: per pochi minuti, c’erano tutti insieme Zielinski, Mertens, Insigne, Callejon e Milik. Sempre per pochi minuti, contro l’Udinese: Zielinski, Verdi, Callejon, Mertens e Milik. Contro la Roma il primo cambio è stato (sorprendentemente) Mertens per Milik, quindi abbiamo visto Fabian Ruiz a centrocampo, Zielinski esterno con Callejon, Mertens e Insigne contemporaneamente in campo.

Tante opzioni, tante possibilità. Che, secondo noi, possono diventare una scelta anche iniziale. È una soluzione che amplierebbe il turn over, moltiplicherebbe le tracce offensive. Tornando ad Hamsik, per esempio: lo slovacco ha giocato in tantissimi ruoli, ma non è mai stato un calciatore in grado di leggere con creatività i corridoi esterni. Zielinski, invece, può giocare a due con l’esterno dal suo lato. Esattamente come Fabian Ruiz. In questo modo, il Napoli manterrebbe una qualità altissima nel palleggio, ma renderebbe più vasto il menu dei movimenti, perché – ce ne siamo resi conto – sia Piotr che l’andaluso ex Betis sono in grado di lavorare sull’esterno. Lo fanno in modo diverso e diversificante, un’altra cosa che servirebbe al Napoli. Che arricchirebbe il portfolio tecnico e tattico della squadra. Non a caso, il gol contro la Roma è arrivato proprio grazie a una combinazione a tre tra Fabian Ruiz, Insigne e Zielinski.

Verdi e Ounas (e Ghoulam, e Younes)

Potrebbe sembrare una scelta squilibrata in senso offensivo, ma si potrebbe anche andare oltre. Ne abbiamo scritto sopra: con l’idea di inserire un centrocampista creativo in più (al posto di Hamsik oppure accanto ad Hamsik), anche i cordoni del turn over potrebbero allentarsi ulteriormente. Con Fabian Ruiz ed Allan (oppure Rog, o anche Diawara per un reparto fisico) davanti alla difesa, non sarebbe eccessivo pensare anche a Verdi esterno di sinistra, oppure ad Ounas – in posizione ibrida, schierato come in Napoli-Sassuolo. Certo, si tratterebbe di un’idea estremamente ambiziosa, offensiva, ma permetterebbe al Napoli di andare oltre alla staticità di un sistema d’attacco che tende a diventare ripetitivo una volta che viene bloccato. Una volta che viene compreso, che poi più o meno equivale sempre a quella volta che Insigne e/o Milik e/o Mertens hanno le polveri bagnate.

Finora è successo raramente, il Napoli ha il secondo miglior attacco del campionato e ha segnato tre gol in Champions contro Liverpool e Psg. Due di questi in trasferta. Proprio perché il potenziale esiste, ed è enorme, Ancelotti potrebbe esplorare nuove idee di upgrade, di potenziamento. In questo caso, si tratterebbe di un’aggiunta di pura qualità creativa, perché Hamsik è eccezionale nel far muovere il pallone, ma Zielinski e/o Fabian Ruiz insieme possono essere fantastici nel muoversi con il pallone. In tanti modi diversi, difficilmente leggibili dai sistemi difensivi avversari. Una presunzione di imprevedibilità che aumenterebbe con un esterno ancora più offensivo, tendenzialmente associativo come Verdi oppure dal profilo più “solista” come Ounas. Senza dimenticare che, da quella parte, sono attesi in lista di sbarco Faouzi Ghoulam e Amin Younes.

Il Napoli a sinistra

A destra, Callejon resterebbe intoccabile. Certo, queste considerazioni potrebbero essere traslate anche per e sull’altra fascia, ma il rendimento di José e la tendenza genetica (nel senso che era un must anche nel triennio di Sarri) del Napoli a costruire gioco sulla fascia sinistra fanno pensare che lì, in quella zona, si può continuare a costruire la rivoluzione. Si può osare, ancora di più. Per ridurre al minimo quei (pochi) momenti in cui il gioco di Ancelotti ristagna, si ingolfa, non trova nuovi sbocchi.

 

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