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Saittella Index – La balena papponista è in apnea ma è viva e vegeta

L’incontro con una notabile nostalgico chiarisce un concetto: stanno col fucile puntato. Una preghiera a De Laurentiis: basta parlare di Sarri

Saittella Index – La balena papponista è in apnea ma è viva e vegeta

SAITTELLA INDEX del 29 ottobre 2018

Valore: 20 (Precedente 15)

Il valore dell’indice è stimato sul confronto con i 100 punti del 28 settembre 2018.

Amici della Saittella, ben trovati e subito le scuse dello staff per le mancate uscite della settimana scorsa, dovute a ragioni famigliari di uno dei componenti anziani che si è involato nelle Americhe profonde.

Il valore di oggi è leggermente superiore ai 15 punti della scorsa settimana, siamo a 20, e come vedete si rimane in acque (della saittella) molto pulite e tranquille, ma ciò non significa che non vi siano state importanti pulsioni all’inquinamento e quindi al rialzo dell’indice. Andiamo in ordine cronologico.

Presidente, basta parlare di Sarri

A ridosso della serata di Parigi, la serata che ci ha rivelato la grande personalità della squadra, c’è stata la consueta intervista del Presidente De Laurentiis. Nessuna notizia di rilievo, fino all’ormai rituale passaggio polemico contro Maurizio Sarri. Ecco, Presidente, in tutta onestà: non se ne può più. Il dente è cariato, la musica è stonata, scelga Lei la metafora che preferisce ma la pianti con questa litania perché ha stancato (per essere educati, i termini sarebbero altri). Oltre tutto non capisce che questa sua posizione alimenta in modo diretto e attivo la Saittella, con la quale a Lei poi piace civettare, diciamocelo. Dieci punti di negatività nell’indice, in parte moderati dall’ottimo clima generale. Che ieri ha segnato la prima polemica di un giocatore contro l’allenatore, stoppata con esperienza da Ancelotti, ma un analista serio deve annotare il primo scricchiolio del clima di unanime sorriso – parliamo di Dries Mertens, rapato nei capelli e incazzato non poco.

Noi vecchi abbonati

Un attimo ancora su qualche malumore da vecchi abbonati (avvertenza di deontologia: chi scrive è coinvolto in ciò che racconta). Lo sciocco divieto sull’acquisto dei biglietti per Napoli-Roma ai residenti nel Lazio ha fatto sì che ex abbonati con tessera del tifoso non abbiano potuto comprare la singola partita. Per aggirare il divieto non è restato che comprare tutto il pacchetto da sei. E noi, drogati marci, abbiamo tirato fuori il bolo di denaro. Ma non siamo contenti.

Il papponismo sommerso

Torniamo all’ordine cronologico che ci permette di vedere il papponismo sommerso, come si vedrebbe una balena guardata dall’elicottero. La balena papponista è in apnea e nuota sotto il pelo dell’acqua per non affrontare polemiche ad oggi insostenibili, ma è viva e vegeta. E soffia il suo alito appena può: ecco quindi che abbiamo pareggiato in Francia perché Mario Rui fa schifo e non ha bloccato il tiro di Di Maria, e bisognava provvedere sul mercato.

Stanno col fucile puntato

Ma la balena ieri l’abbiamo incontrata di persona, l’esemplare era uno dei Notabili Aristocratici del tifo, un autorevole membro di quel complesso mediatico nostalgico che governa Napoli dall’altezza di Posillipo e Pizzofalcone. La tesi che ci ha esposto lo NA (Notabile Aristocratico), fra un soffio e l’altro, è che il Napoli non si giudica adesso, ma “alla fine del campionato, quando lo avremo vinto”. Capito? Stanno col fucile puntato, solo per sparare la sentenza che hanno scritto a giugno, alla notizia dell’ingaggio di Ancelotti. Cioè loro potrebbero perdonare l’ingaggio di Carletto – l’interessato dice che questo diminutivo va bene, si può usare – ma la  condizione è che vinca subito, al primo anno, laddove è ovvio che questo non accadrà. Una logica da asilo infantile per figli di puttana. Altro che garantismo e stato di diritto. Qui siamo solo alla sospensione dell’esecuzione, fottendosene del processo. Carletto per loro è Dead Man Walking.

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