Eden Hazard intervistato dalla Gazzetta dello Sport: «Con Sarri abbiamo uno stile diverso, facciamo più possesso, ma io gioco in libertà».

L’intervista alla Gazzetta
Eden Hazard è l’uomo del momento, nel mondo Chelsea e per il calcio inglese. Lo splendido gol realizzato al Liverpool in Coppa di Lega è il primo argomento toccato nell’intervista pubblicata questa mattina dalla Gazzetta dello Sport: «È uno dei più belli in assoluto,
ma non è l’unico. Questo però è speciale perché l’ho segnato all’Anfield, contro una squadra forte come il Liverpool. Aveva vinto sempre prima di questa gara di Coppa di Lega, era la favorita anche nella sfida contro di noi. Quando mi hanno passato il pallone, ho pensato solo a fare gol. Volevo evitare a tutti i costi di giocarmi la qualificazione ai rigori».
Un altro tema caldo è il cambiamento portato da Maurizio Sarri. Hazard spende parole importanti per il suo allenatore: «Abbiamo giocatori nuovi, gente che ama gestire il pallone. Facciamo più possesso rispetto al passato e gli attaccanti traggono beneficio da questa nuova filosofia. Più possesso significa avere maggiori possibilità di creare occasioni, di dribblare l’avversario, di tirare in porta. Sarri è un allenatore che ama la gestione del pallone e questo fa la differenza, ma poi è italiano e quindi anche con lui, come ai tempi di Conte, gli allenamenti sono duri e impegnativi».
Libertà
Per quanto riguarda Hazard e il suo gioco personale, l’arrivo di Sarri non ha spostato molto. È lui stesso a confermarlo: «Non posso onestamente dire di non avere avuto libertà con manager come Conte e Mourinho. La mia autonomia era totale anche con loro. Sarri sa estrarre fuori il meglio di noi, evidentemente. Non voglio mancare di rispetto nei confronti di Roberto Martinez, ma quando la sua missione con la nostra nazionale sarà conclusa, il Belgio potrebbe pensare a Sarri per sostituirlo. I risultati mi sembrano ottimi».