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De Laurentiis che parla dopo una sconfitta è un segnale importante

Anche dopo una sostituzione eclatante come quella di Insigne. L’asse con Ancelotti, che ha tenuto in sede calciomercato, sembra molto saldo

De Laurentiis che parla dopo una sconfitta è un segnale importante

I tweet per fermare il gossip Insigne-Verdi

Qualcosa che a noi pare di significativo sta cambiando nella comunicazione del Napoli. E non ci riferiamo soltanto all’uso dei social che ormai da qualche tempo ha registrato un significativo cambio di passo. Solamente oggi, all’indomani della prima e pesante sconfitta subita in casa della Sampdoria, registriamo due importanti novità, due cambi di passo rispetto al consolidato passato.

Partiamo dall’evento per noi meno rilevante, non per questo trascurabile. La smentita sui social – noi l’abbiamo letta su Twitter – del gossip che stava monopolizzando la mattinata della tifoseria. Come accaduto quest’estate con Cavani, il litigio Insigne-Verdi era diventato in poche ore verità assoluta. Stavolta il Napoli non è rimasto in posizione passiva. È intervenuto con tre tweet che abbiamo riportato sul Napolista. Il tristemente noto effetto “nipote del vicino della cugina di una signora che lavora facendo la pulizia a casa di un calciatore del Napoli dieci anni fa” di beniteziana memoria. Il Napoli ha messo i piedi nel piatto e stavolta non ha sottovalutato gli effetti deleteri del tam tam che sarebbe durato quindici giorni considerata la sosta per la Nazionale.

Non è un unicum, ma quasi

L’altro evento, quasi una novità assoluta nella storia recente del Calcio Napoli, è stato l’intervento pubblico di Aurelio De Laurentiis all’indomani di una sconfitta. Non è un unicum, un episodio simile lo vivemmo tre anni fa agli esordi di Sarri. Ma erano situazioni diverse, così com’è diversa la caratura dell’allenatore in questione. Allora Sarri era infatti un illustro sconosciuto e De Laurentiis difese la propria scelta. Furono giorni non semplici, ci si mise persino Maradona.

In genere, però, in questi anni il presidente non ha brillato per presenza nei momenti critici. Oggi, invece, è intervenuto in radio (Kiss Kiss Napoli), ha difeso Ancelotti e ha ribadito concetti già espressi. Cioè che occorre del tempo per dare al nuovo allenatore la possibilità di conoscere meglio i giocatori, e ovviamente anche l’opposto. Un segnale chiaro, preciso, di solidità, di asse tra tecnico e società. Un segnale all’esterno, per la tifoseria (il presidente ha chiesto scusa ai tifosi per la sconfitta), ma anche all’interno. L’ennesima dimostrazione della compattezza tra De Laurentiis e l’allenatore di Reggiolo. Compattezza che abbiamo apprezzato in questi mesi, dall’arrivo di Ancelotti a Napoli, che è stata evidente in sede di calciomercato.

È la novità più importante di questi mesi. I maligni sono scettici sulla durata di questo asse, però fin qui i fatti sono eloquenti. E ieri sera è avvenuto qualcosa di significativo, oltre alla sconfitta: la sostituzione di Insigne alla fine del primo tempo. Intervenire all’indomani del 3-0 contro la Sampdoria, così come dell’uscita dal campo del vice-capitano (in quel momento capitano), vuol dire appoggiare in toto le scelte dell’allenatore. Non lasciare aperta alcuna fessura. Un importante segnale di solidità societaria. Che va nella direzione da sempre auspicata da Carlo Ancelotti, ne scrisse diffusamente nel suo libro “Il leader calmo”.

Domenica sera il Napoli di Ancelotti e De Laurentiis ha subito la prima sconfitta. La reazione fuori dal campo è stata perfetta. Per quella sul campo bisognerà aspettare quasi quindici giorni.

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