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Il Napoli delle rimonte batte anche il Milan, Ancelotti legge le partite come pochi

Sembrava di stare a San Siro: 0-2 e tifo in silenzio. Poi Zielinski accende il Napoli e Ancelotti lo ridisegna: via Hamsik, dentro Mertens. Poi Diawara che avvia l’azione del 3-2

Il Napoli delle rimonte batte anche il Milan, Ancelotti legge le partite come pochi
Napoli's Polish midfielder Piotr Zielinski celebrates after scoring a goal during the Italian Serie A football match SSC Napoli vs AC Milan at the San Paolo Stadium. (Hermann)

Una di quelle partite che non si dimenticano

La prima di Ancelotti al San Paolo è una di quelle partite che non si dimenticano. Comincia con un’atmosfera surreale, le curve in silenzio (ufficialmente per vicinanza ai tifosi del Genoa), si sentono solo i tamburi dei milanisti, sembra di giocare a San Siro. Il Milan va avanti di due gol. Meno di un’ora dopo, finisce col giro di campo degli azzurri nel tripudio generale, una rimonta in stile Napoli-Fiorentina del secondo scudetto. Un secondo tempo entusiasmante, con tre gol del Napoli e Milan sulle gambe che non riesce più a controbattere. Per la prima volta, Higuain esce sconfitto da avversario al San Paolo, e non segna nemmeno un gol.

Il primo tempo sembrava di stare a San Siro

Dopo due giornate, il discusso e sottovalutato Napoli di Ancelotti è a punteggio pieno. Ha battuto Lazio e Milan. Sempre in rimonta. Si può dire che finche si è giocato in trasferta, il Napoli stava perdendo anche col Milan, poi il gol di Zielinski ha dato la carica ed è tornato il tifo e anche il Napoli. 

Ancelotti dovrà ovviamente lavorare sulle amnesie del Napoli che stavolta è parso fuori dalla partita per una mezz’ora buona. Ossia dal gol del vantaggio di Bonaventura. Lancio di Suso per Borini, colpo di testa all’indietro per Jack che in bicicletta colpisce di destro e Ospina non ci arriva. Bonaventura è bravo a rubare il tempo sia al portiere sia ad Albiol; la sensazione, però, è qualcosa di più il portiere colombiano potesse fare.

L’inizio

Il Napoli aveva cominciato anche bene, con Allan in grande evidenza. Gli azzurri hanno avuto due tre occasioni nel primo quarto d’ora. Poi, in un’atmosfera surreale, il Napoli si spegne. Non trova più il bandolo della matassa. Va a sbattere contro la barriera del Milan di Gattuso. Il giro palla è troppo lento. Hamsik gestisce i suoi palloni, raramente però trova soluzioni decisive. Milik prova ad aspettare l’occasione buona, la ha soltanto nel finale con un bel sinistro, potente, che Donnarumma devia. Poco, troppo poco.

Sembrava una serata stregata

La ripresa è iniziata nel peggiore dei modi. Con il raddoppio del Milan. Palla lavorata da Suso, dietro per l’accorrente Calabria che di destro in diagonale batte Ospina ancora una volta rivedibile.

Sembrava una serata segnata. C’è un’atmosfera plumbea sul San Paolo. Ci pensa Zielinski a riaccendere la serata. Riceve palla Da Callejon dalla destra, al limite dell’area, la lascia scorrere e di sinistro tira sul primo palo. Più volte il Napoli ha cercato questa soluzione, col tiro al limite dell’area. Zielinski nello stesso modo ha l’occasione per pareggiare.

Ancelotti cambia il Napoli

A questo punto, sull’1-2, Ancelotti cambia il Napoli. Fuori Hamsik e dentro Mertens. In precdenza, Gattuso ha sostituito Biglia con Bakayoko. E disegna un 4-4-2 con Insigne e Callejon ali. Il Napoli pareggia, ancora con Zielinski, stavolta di destro da fuori area su azione di calcio d’angolo.

Il Milan sembra sulle gambe. Ancelotti, che vede le partite come pochi, ridisegna la squadra. Fuori Zielinski e dentro Diawara. Subito dopo, si infortuna Mario Rui ed entra Luperto. Higuain, ovviamente fischiato, si rende protagonista di una splendida giocata, va via a due azzurri a centrocampo, e viene atterrato, Valeri concede il vantaggio, per fortuna Ospina anticipa tutti in uscita.

È proprio Diawara ad avviare, all’80esimo, ad avviare l’azione del gol. Serve Allan sulla destra, il brasiliano la appoggia sul secondo palo dove accorre Mertens che tutto solo mette in rete.

C’è tempo per un sinistro di Higuain alle stelle, un gol divorato da Insigne in contropiede e la partita si chiude con Luperto che spara via l’ultimo pallone.

 

 

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