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Milan fuori dall’Europa League, ora il ricorso al Tas (ma solo col cambio di proprietà)

Senza un nuovo assetto societario, il Milan avrebbe la certezza rispetto alla conferma della sanzione Uefa. Commisso acquista solo alle sue condizioni.

Milan fuori dall’Europa League, ora il ricorso al Tas (ma solo col cambio di proprietà)

Gli articoli della Gazzetta

Non è solo un criterio puramente geografico, quello utilizzato dalla Gazzetta nell’edizione di oggi. L’eliminazione della Germania è un fatto storico, ma anche l’esclusione del Milan dall’Europa rappresenta una svolta assoluta per l’Uefa e il Fair Play Finanziario. Basti pensare che è la prima volta che un club delle cinque leghe top (Inghilterra, Spagna, Italia, Germania, Francia) viene bocciato dopo una qualificazione continentale ottenuta sul campo.

La Gazzetta, a pagina 2 e 3, fa il resoconto della situazione. Ricorda anche l’equivoco di un comunicato standard, quello pubblicato ieri dall’Uefa e inizialmente male interpretato. Una sola stagione di interdizione dalle coppe, da scontare tra la prossima e quella successiva. Un dispositivo di “sicurezza”, spiega la Gazzetta, per evitare che il Milan possa eludere in qualche modo la sentenza, in attesa del ricorso al Tas di Losanna. In caso di richiesta di rigetto o di verifica da parte del tribunale svizzero, infatti, il Milan correrebbe comunque il rischio di perdere anche l’eventuale qualificazione del prossimo campionato, che sia Champions o Europa League.

Il ricorso al Tas

Come detto, la decisione Uefa non è definitiva. Il Milan può appellarsi al Tas di Losanna, un’eventualità che però non prescinde dall’altro scenario, quello del cambio di proprietà. È il secondo pezzo della Gazzetta: «Tempo risicato, tra i 10 e i 21 giorni per la presentazione. Secondo la situazione societaria attuale, sarebbe impossibile pensare che il tribunale di Losanna possa cancellare o modificare la sentenza Uefa. Mister Li, nel frattempo, ha trovato i 32 milioni non versati per l’ultimo aumento di capitale, ma il Milan deve cambiare assetto se vuole recuperare l’Europa League momentaneamente perduta. Solo un passaggio a un Ricketts, a un Rocco Commisso, o a qualsiasi soggetto in grado di chiudere l’operazione in tempi brevi, potrebbe modificare la situazione».

In questo senso, fanno rumore e differenza le parole di Rocco Commisso, uno dei possibili compratori. Articolo a parte sulla rosea, titolo chiaro sulle sue dichiarazioni: «Chiudo l’affare solo alle mie condizioni. Voglio assolutamente la maggioranza delle quote, e il Milan tornerà grande» La sua offerta, sempre secondo la gazza, è «depurata» dalla sentenza Uefa e dall’esito del ricorso al Tas. Business plan da 150 milioni per gestione, mercato, poi nuovo stadio e progetto di investimento nel settore giovanile. Solo in caso di cessione alle sue condizioni, che Li Yonghong dovrebbe accettare prima del ricorso al Tas. È anche suo interesse, spiega la Gazzetta, perché dopo sarebbe difficile vendere alle stesse cifre.

Il mercato

Last but not least: il calciomercato del Milan sarà quasi certamente frenato da questa nuova condizione di esclusione. In entrata è tutto fermo, al momento non ci sono i margini per capire quale budget possa essere stanziato. In uscita, non ci sono offerte interessanti per Donnarumma e per Suso, mentre c’è qualche indiscrezione dall’Inghilterra sul Manchester United interessato a Bonucci. A Gattuso occorrerebbero un centravanti, una mezzala e un esterno offensivo. Ma si tratta di problemi davvero laterali rispetto alle urgenze societarie.

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