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La moviola dell’ex arbitro Marelli: «Manca l’espulsione di Chiellini, giusto il giallo ad Hamsik»

La moviola argomentata: possibile anche la prova televisiva per il difensore della Juventus dopo il colpo proibito a Belotti.

La moviola dell’ex arbitro Marelli: «Manca l’espulsione di Chiellini, giusto il giallo ad Hamsik»

Moviola argomentata

Non ci sono grandi casi da moviola, tra Torino-Juventus e Napoli-Spal. Soprattutto al San Paolo, la moviola argomentata dell’ex arbitro Luca Marelli (ormai una consuetudine consultare il suo blog, per comprendere bene il regolamento) si esaurisce al caso-Hamsik.

Questo il giudizio di Marelli sulla prestazione di Gavillucci: «Prestazione atletica di alto livello, pochissimi errori tecnici, perfetto sul piano disciplinare, bravissimo nell’episodio centrale della gara. Al 63esimo, su cross dalla sinistra di Allan, Hamsik devia il pallone alla spalle di Meret, realizzando la seconda rete del Napoli».

Marelli

La posizione di fuorigioco sul gol di Hamsik

«L’immagine di sopra, tratta da Sky, individua senza alcun dubbio la posizione irregolare di Hamsik sul tocco di Allan. Dopo aver convalidato la rete, sono i Var ad intervenire per annullarla. Errore dell’assistente Bottegoni sebbene non si tratti di una fattispecie così semplice da decifrare: alla fine è solo la posizione dei piedi del penultimo difendente e di Hamsik a sbrogliare la matassa».

Sull’ammonizione per lo slovacco: «Subito dopo la rete, Hamsik corre versa la bandierina del calcio d’angolo: la scalcia spaccandola di netto. La domanda che molti si son posti è la seguente: l’ammonizione di Hamsik, essendo stata annullata la rete, doveva essere revocata? La risposta è facile: NO».

Continua Marelli: «È lo stesso protocollo che fornisce la specifica indicazione di come debba regolarsi l’arbitro in caso di sanzioni successive ad una decisione annullata dal Var o dall’arbitro dopo una “on field review“, precisamente a pagina 34».

L’estratto corrispondente del protocollo Var

Marelli spiega: «Come possiamo notare, il protocollo asserisce chiaramente che tutte le sanzioni successive ad una Var review NON vengono revocate, a meno che non si tratti di sanzioni disciplinari conseguenti a DOGSO (cioè per “aver impedito il concretizzarsi di una chiara occasione da rete) oppure a SPA (azione potenzialmente pericolosa). Per questo motivo, nonostante l’annullamento della rete, l’ammonizione di Hamsik non doveva e non è stata revocato. Decisione ineccepibile».

Torino-Juventus

Il giudizio di Marelli sull’arbitro Orsato non è del tutto positivo. Anche il Var Irrati merita «una tiratina di orecchie» per non aver corretto il direttore di gara. Secondo la ricostruzione, mancherebbe un rosso per Ansaldi (intervento su Pjanic, l’argentino non è stato neanche ammonito), mentre non ci sarebbe nulla da eccepire sul gol di Alex Sandro. Per la rete della Juventus, ci sono state alcune proteste dovute a un presunto fallo di Bernardeschi a inizio azione. Che, per Marelli, semplicemente «non esiste».

Il colpo di Chiellini a Belotti

Orsato, però, viene “bacchettato” da Marelli per il colpo proibito di Chiellini a Belotti. Sopra, il frame televisivo. Le parole dell’ex arbitro: «E’ certamente fallo, è un errore non fischiarlo. Ma sia il direttore di gara che l’assistente Tegoni hanno la visuale ostruita dal corpo di Belotti. L’ammonizione era il minimo, anzi il cartellino rosso ha solide basi. Il colpo al viso di Belotti è evidente ed abbastanza violento, nonostante la mano semiaperta».

Marelli prova a dare una spiegazione al mancato intervento del Var: «È probabile (anzi: quasi certo) che Irrati non abbia ritenuto l’intervento di Chiellini meritevole di cartellino rosso ma, al limite, da cartellino giallo. Questa valutazione del VAR deriva da almeno due aspetti:

a – non ha avuto la percezione che il gesto di Chiellini fosse volontario;
b – la mano semiaperta apre il campo a qualche dubbio.

Per quanto mi concerne opto per il rosso. Per lo strano movimento (per nulla congruo con la dinamica dell’azione) del braccio sinistro del difensore. E, soprattutto, per il fatto che, nonostante il pallone fosse già lontano da Belotti, Chiellini non lo guarda mai ma continua a seguire con lo sguardo l’avversario».

La prova tv

Questo episodio è un’occasione per spiegare il rapporto complesso tra il Var e la prova televisiva. Che resta uno strumento ancora utilizzabile nonostante l’introduzione della tecnologia di supporto agli arbitri. Ci pensa Marelli: «Mi lancio in una previsione: la procura federale chiederà la prova televisiva, il giudice sportivo la accoglierà ma non squalificherà Chiellini perché non c’è evidenza certa di una condotta violenta. Per quanto siano fattispecie differenti, vale lo stesso principio della prova tv per Cutrone: l’irregolarità è evidente ma non c’è alcuna certezza che il gesto sia volontario».

Come funziona il protocollo in certe situazioni? «Effettivamente il concetto di prova televisiva è piuttosto contraddittorio con il Var. Del resto è praticamente impossibile che un gesto violento possa sfuggire sia all’arbitro che ai colleghi davanti al monitor. Non è un caso che, in 24 giornate, nemmeno un calciatore sia stato squalificato con la prova televisiva. In ogni caso, il giudizio degli arbitri non può e non deve essere discussa dal giudice sportivo. Ma, allo stesso tempo, non è affatto escluso che un giudice sportivo possa ritenere come facente parte della fattispecie “condotta violenta” un episodio sfuggito all’arbitro e non ritenuto tale dai Var». Vediamo se il caso-Chiellini potrà appartenere a questa fattispecie.

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