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Perché godiamo quando la Juventus perde o pareggia

Rappresentano per noi tifosi del Napoli più di un’avversaria. E rispondiamo divertendoci, perché a noi ce piace ‘o blues.

Perché godiamo quando la Juventus perde o pareggia

Non penso di essere ossessionato

Riesce difficile far capire a chi non è napoletano perché noi siamo così anti juventini. L’accusa che più sovente ci viene fatta è che saremmo ossessionati. Personalmente non penso di esserlo e penso che non lo siano neanche gli altri tifosi del Napoli. Godiamo, e non lo nascondiamo, alle loro sconfitte o ai loro pareggi. Laicamente.

Quello che è successo l’altra sera ne è la riprova. Tutti incollati alla tv e quando l’Atalanta (squadra che non amiamo ma per quale abbiamo tifato l’altra sera) ha pareggiato si è sentito un boato, dai Tribunali a Chiaia.

Che cos’è la Juve ai nostri occhi

Proviamo a sgombrare il campo dagli equivoci. La Juve (è la seconda volta che scrivo questo nome e già mi sento a disagio) non è semplicemente un’avversaria o l’avversaria. Sono i sabaudi per i neo borbonici, sono l’azienda dei capostipiti del capitalismo assistito italiano per i reduci della rivoluzione d’ottobre del secolo scorso o più semplicemente sono i gobbi. Sono quelli a cui più generazioni di arbitri si sono inchinati per viltà o complicità, sono quelli che hanno nei media le sponde giuste, commentatori e analisti che si vestono in giacca e cravatta e che hanno star legate da vincoli familiari, che si disperano quando le cose vanno male per i loro beniamini.

E a noi, abituati a vedere sempre il bicchiere mezzo pieno quando è anche mezzo vuoto, non ci resta che pariare. Nel mezzo del cammin di una partita, di una qualsiasi partita, ad un certo punto dalla curva parte il coro che coinvolge l’intero stadio: chi non salta juventino è. Ci sarà una ragione, o no? A noi ce piace ‘o blues.

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