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Michele Uva è il nuovo vicepresidente Uefa

Michele Uva, direttore generale della Figc, entra nell’asset di governo dell’Uefa. Che, intanto, studia metodi per riequilibrare le risorse.

Michele Uva è il nuovo vicepresidente Uefa
Michele Uva

Agnelli nell’esecutivo

L’annuncio è di ieri, è stato fagocitato dai fatti del campionato ma la notizia è importante, dal punto di vista istituzionale: Michele Uva, direttore generale dell a Figc, è il nuovo vicepresidente dell’Uefa. La Gazzetta dello Sport, con un pezzo a firma Marco Iaria, spiega come questa nomina non sia scontata, soprattutto per la qualifica di Uva in Federcalcio (di solito è riservata ai presidenti federali). E come questo rientri in un vero e proprio rinascimento italiano delle dirigenze sportive. Insieme alla nomina di Uva, è stato infatti ratificato l’ingresso di Agnelli nell’esecutivo Uefa. Il presidente della Juventus, dopo l’elezione a capo dell’Eca, continua la sua scalata al governo del football.

I vicepresidenti Uefa sono cinque: Uva succede di sei mesi a Giancarlo Abete, ex numero uno della Figc. La sua ascesa al soglio della vicepresidenza è stata accelerata dalle dimissioni dello spagnolo Villar, arrestato per corruzione. «È per me un grande onore ricoprire questa carica – ha spiegato Uva -, ma anche un impegno che affronterò lavorando per lo sviluppo del calcio in Europa. È un riconoscimento importante per tutto il nostro movimento».

Ceferin e l’equilibrio competitivo

Dal congresso straordinario dell’Uefa (ieri a Ginevra), ecco nuove sollecitazioni sul calcio equo. Secondo quanto riportato dalla Gazzetta, Ceferin ha parlato della situazione del calciomercato e degli squilibri tra club ricchi e meno ricchi: «Ci stiamo impegnando. Ma aspettiamo la luce verde da chi condanna pubblicamente l’attuale situazione. Lasciatemi dire a tutti i politici europei che non possiamo più essere d’accordo».

Ha parlato anche Gianni Infantino, numero uno della Fifa: «Nell’ultima sessione del mercato abbiamo assistito a un notevole aumento dei costi. Dobbiamo fornire delle soluzioni positive per gli agenti, per le norme che regolano i trasferimenti, per le finestre del calciomercato,per i tetti agli ingaggi e tutte quelle cose di cui si parla ma che non sono mai state affrontate sul serio».

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