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Montella: «Tra mille giorni il Milan competitivo per lo scudetto»

L’intervista di Montella alla Gazzetta: «Col nostro mercato aggressivo abbiamo voluto avvicinarci al Napoli di Sarri, che gioca il miglior calcio d’Europa».

Montella: «Tra mille giorni il Milan competitivo per lo scudetto»

L’intervista alla Gazzetta

«La mia è stata, ed è ancora, un’estate da sognatore». Parla così Vincenzo Montella alla Gazzetta, questa è la prima frase della sua intervista. Poi il mercato, ovviamente: «Magari può fare scalpore il numero di giocatori acquistati e le cifre spese, resta il fatto che il club sta facendo qualcosa di straordinario. Questa è una squadra che rimarrà nel tempo, e non si svaluterà nel tempo. Anche se il
mister sarà un incapace».

Il futuro di Montella: «Sia in termini affettivi che professionali mi piacerebbe molto essere io a condurre in porto il progetto del Milan, arrivare al traguardo di essere tra le prime squadre del mondo. Vorrebbe dire una grande crescita professionale, sarebbe il massimo».

Il grande successo col Bayern: «È calcio estivo. Semplicemente, così come ho provato fastidio per la sconfitta col Borussia, mi fa piacere questo successo perché ho visto passi in avanti per atteggiamento, mentalità, tattica. E tutto in una volta sola. Mi sono piaciuti la copertura degli spazi e l’aggressività fin dall’inizio. La cosa più bella è stata la ricerca della compattezza. Va però detto che il Bayern era in evidente difficoltà. Niang, per esempio, ha fatto una partita strepitosa. Ha un profilo molto importante, può diventare un giocatore di altissimo livello, ma deve migliorare nella gestione di se stesso quando le cose vanno bene».

L’Europa League e lo scudetto

L’atteggiamento nei confronti della seconda competizione europea: «In vista del preliminare, a oggi, faccio fatica a trovarne otto che mi garantiscano novanta minuti. Sarei già contento di averne otto che rendessero al 70%, ma non ne sono mica certo. In ogni caso, ci tengo molto e devo dire che temo più le prime partite che la fase a gironi. La onoreremo fino alla fine, e dai quarti in poi si avvicina molto alla Champions

Ancelotti ha detto che il Milan è da scudetto: «Lo ringrazio, ma non nell’imminente. Ora è un miraggio, anche se non bisogna mai porre limiti alle ambizioni».

Il mercato aggressivo, però, suggerisce il riavvicinamento alla cima: «Il progetto è stato concordato con il club. Se ti vuoi avvicinare al Napoli, che gioca il calcio migliore d’Europa, devi fare un mercato aggressivo per forza. È presto per dire se il gap con Roma e Napoli è stato annullato, ma non dobbiamo nasconderci. E l’entusiasmo va alimentato e mantenuto».

Bonucci e il futuro

Un racconto dell’affare-Bonucci: «Con il club c’è grande condivisione su tutti i giocatori, ovviamente con loro al 51% e io al 49%. Ecco, con Bonucci è l’unico caso in cui è stato il contrario. Ero convinto fosse raggiungibile, mi fidavo di chi me lo diceva, mentre i miei dirigenti avevano una percezione diversa. Mandavo a Mirabelli almeno dieci messaggi al giorno, con tre sole parole. Buongiorno, o buonasera, direttore: Bonucci. Con il direttore abbiamo un rapporto schietto e continuo, condividiamo anche gli stessi vizi. Con Bonucci il Milan ha preso n professionista altamente competitivo, con la mentalità e il suo modo di pensare è riuscito a ottimizzare al massimo il suo motore. Sarà un esempio peri giovani. Non so se senza di lui la Juve si sia indebolita, ma di certo noi ci siamo rinforzati. Non credo possa essere una figura ingombrante nello spogliatoio: solo chi lo vede ingombrante a priori lo può percepire come una minaccia».

Cento giorni e mille giorni: «Fra cento giorni mi aspetto che il Milan sia una squadra e che si veda il mio lavoro. Fra mille mi auguro che lo scudetto non sia più un miraggio, ma un obiettivo concreto».

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