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Tra Juventus e Real Madrid mi tappo il naso e tifo Real

Un’opinione sulla finale di Champions di domani: non basta il richiamo all’italianità per tifare Juventus. Alla fine, meglio il Madrid.

Tra Juventus e Real Madrid mi tappo il naso e tifo Real

IUn’Italia lontana

Non si può. Mi dispiace. Non mi sento rappresentato, da italiano, dalla Juventus. Nel calcio, diciamocelo, siamo tornati al Medioevo. Ha ragione il Comandante Sarri quando dice che si è stufato con i cori razzisti (Sampdoria docet). Ognuno pensa al suo campanile. La nazionale azzurra sembra una vacanza premio a Saint-Tropez anni ’60. Se ti porti bene ti fanno conoscere anche Brigitte Bardot.

Dov’è lo spirito italiano se per l’80% (percentuale a sensazione) i campioni sono stranieri? A me del trofeo Champions non frega niente. Interesserebbe solo se a vincerlo fosse il mio Napoli. Sabato non so neanche se la vedrò, la partita. E se dovesse essere, dovrò decidere per chi tifare. Se una squadra che nasce franchista e una di una famiglia di imprenditori che hanno avuto più soldi pubblici loro che non so chi?

No, non tiferò per nessuno ma siccome qualcuno dovrà vincere, meglio il Real così l’anno venturo la porteremo noi in Italia. Perché ci chiedono di tifare Juventus? Perché siamo italiani? Ma se in tutti i modi ci hanno trattati da terroni, marziani di altri pianeti. Se ci invitano una domenica sì e l’altra pure a finire abbrustoliti dalla lava del Vesuvio, perché dovrei sentirmi in debito con loro? Hanno avuto il coraggio, i dirigenti di quella squadra, di portare in curva degli striscioni che invitavano il Toro a schiantarsi un’altra volta a Superga.

E noi dovremmo sostenerli? Che andassero al diavolo. Se vinceranno non brinderò per loro.

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