ilNapolista

Gramellini e il “falliti” di Allegri ai vigili: «Come Briatore e Corona, sono i populisti d’alto bordo»

La reazione dell’allenatore della Juventus finisce su Corriere e Repubblica che ricorda una condanna a tre mesi nel 2005 per una lite con i vigili urbani

Gramellini e il “falliti” di Allegri ai vigili: «Come Briatore e Corona, sono i populisti d’alto bordo»

In prima sul Corriere della Sera

Qualcuno la definirà le vendetta granata. Perché Massimo Gramellini, titolare del “Buongiorno” in prima pagina sul Corriere della Sera, è uno storico tifoso del Torino. E oggi ha intitolato la sua rubrica in modo inequivocabile: “Allegri e falliti”. Evidente il riferimento alla reazione poco british dell’allenatore della Juventus nei confronti dei vigili urbani di Torino che lo hanno fermato la scorsa settimana mentre guidava parlando al cellulare e lo hanno trovato anche senza patente. Gramellini ricorda anche i precedenti di Allegri, quando definì terroni i carabinieri che avevano osato fermarlo dopo un sorpasso azzardato.

Gramellini si sofferma sul termine utilizzato. “Falliti”. E scrive: “Come se, nella sacrosanta sanzione inflittagli dai vigili, Allegri vedesse la ri- valsa sociale di una casta inetta e invidiosa di burocrati. Smaniosi di usare il loro piccolo potere contro di lui perché non sono stati capaci di diventare uguali a lui”. Gramellini paragona Allegri a Corona, Briatore, Trump. Li definisce i populisti d’alto bordo. “Il miliardario anarchico che si atteggia a vittima di un Potere incarnato da dipendenti pubblici che guadagnano, quando va bene, 1.500 euro al mese”.

Crosetti su Repubblica

Anche Repubblica si occupa del caso, con un colonnino di Maurizio Crosetti che subito scrive: “Ebbene, quando accadrà (che incontri di nuovi i vigili urbani), cerchi di restare più calmo: vincere, in questo caso gli istinti, è l’unica cosa che conta”. Crosetti ricorda l’episodio del 2010:

Più o meno come accadde nel 2010 a Livorno, quando per un sorpasso vietato e relativa paletta alzata Allegri spiegò agli agenti che le Brigate Rosse avevano fatto meno danni di loro, e poi diede a uno del terrone e a un altro chiese dove abitasse, «così poi ti mando qualcuno sotto casa». Nonché l’immancabile minaccia: ti faccio perdere il posto, corollario dello storico “lei non sa chi sono io”.

La condanna a tre mesi di reclusione nel 2005

E risale addirittura al 2005: “ancora una discussione con i vigili e ancora una denuncia, seguita addirittura da un processo e relativa condanna a tre mesi di reclusione e 3400 euro di multa”. Con una conclusione sarcastica: “Ci sono momenti in cui il sarcasmo può prendere la scorciatoia della tracotanza, e questo non va bene. Oppure, più semplicemente, Allegri già sentiva la tensione della finale, e magari quel “civich” fallito assomigliava a Casemiro”.

ilnapolista © riproduzione riservata