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L’anti-turnover di Spalletti: i titolari fissi, sei uomini oltre i 2600 minuti

La Roma non rinuncia mai a Nainggolan, Dzeko, Strootman, Manolas, Fazio e Bruno Peres, e coinvolge sempre gli stessi calciatori nelle rotazioni: Spalletti ama il turnover molto meno di Sarri.

L’anti-turnover di Spalletti: i titolari fissi, sei uomini oltre i 2600 minuti

Luoghi comuni e verità

Roma-Napoli, domani all’Olimpico, e la sensazione di un match alla pari dopo le serate amare di Coppa Italia. Ma anche la percezione di un match tra allenatori che non amano particolarmente il turnover. Che non impazziscono per la rotazione più o meno ragionata tra i titolari e le riserve. Una mezza verità, che è più “vera” per l’allenatore giallorosso. Già qualche giorno fa ci occupammo di un’analisi del minutaggio tra le big di Serie A, e sottolineammo come Spalletti non fosse tanto lontano da Sarri nell’interpretazione delle turnazioni. In realtà, abbiamo “arrotondato” per difetto. Spalletti ama il turnover ancor meno di Sarri.

Basta leggere la Gazzetta di oggi, per aggiungere altri dati alla virtuale certezza. Spalletti è il secondo tecnico in Europa per superutilizzo di una parte della rosa. Sei calciatori dell’organico romanista, infatti, superano i 2600′ in campo. Solo il Monaco, però con più partite giocate, ha messo insieme un numero maggiore di calciatori in questa particolare classifica.

I sei della Roma sono Nainggolan, Dzeko, Strootman, Bruno Peres, Fazio e Manolas, dai 2895′ del belga fino ai 2609′ del difensore greco. Nel Napoli, ad esempio, sono in due ad aver superato questa quota: Callejon e Hamsik, noblesse oblige. Per la Juventus, gli stakanovisti sono Higuain e Khedira.

Confrontare le formaioni

Al di là del minutaggio, basta confrontare le formazioni schierate nelle varie competizioni dalla Roma per rendersi conto della ristrettezza del turnover spallettiano. Tra Lazio-Roma e Inter-Roma, due soli cambi tra i calciatori di movimento (Paredes per De Rossi ed Emerson per Juan Jesus); tra Inter-Roma e Roma-Torino (in mezzo il match praticamente amichevole contro il Villarreal dopo lo 0-4 del Madrigal), altri due cambi; tre giorni prima del Toro, nell’andata contro gli spagnoli, la differenza rispetto al match contro la squadra di Mihajlovic è stata di tre calciatori (con i cambi De Rossi-Paredes, Emerson-Juan Jesus e El Sharaawy-Salah); nell’ultima di campionato prima dell’Europa League, a Crotone, due calciatori diversi rispetto al Madrigal.

Insomma, rotazioni al minimo, gli stessi giocatori coinvolti nel turnover: Juan Jesus, Emerson, Paredes, De Rossi. Al massimo Manolas ed El Shaarawy. E i titolarissimi sempre in campo, come “spiegato” sopra anche dalla Gazzetta. Spalletti come Sarri, anzi più di Sarri. Il tecnico giallorosso ha trovato un (ottimo) equilibrio per la sua squadra, e fa fatica ad apportare modifiche sostanziali all’undici base. Da questo punto di vista, Sarri si sta ammorbidendo. Al di là dell’exploit Rog a Torino, tra l’altro riuscito, il turnover del tecnico azzurro sta iniziando a coinvolgere un numero maggiore di calciatori. In relazione alla partita secca di domani, non è una notizia che servirà tantissimo o sposta gli equilibri in campo. Ma da qui alla fine, con la Roma impegnata anche in Europa League, potrebbe essere un aspetto positivo per la rimonta del Napoli.

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