I carabinieri alla Statale Vanvitelli e una denuncia alla Comunale Vanvitelli. La multinazionale ci scrive: «Tanto allarme per nulla, ispezione superata».
Dopo aver letto il nostro articolo sulla mosca rinvenuta nel piatto di un bimbo della scuola Piscicelli durante la refezione scolastica, oggi, intorno alle 16, la Sodexo ha contattato il Napolista per chiederci di pubblicare una lettera in cui la ditta esprime la sua posizione in merito all’accaduto.
Il nuovo giallo della chat
Mentre eravamo al telefono con Edoardo Venturini, Direttore Relazioni Esterne e Comunicazione della Sodexo, però, nelle chat delle mamme si diffondeva già un’altra informazione “di presunto allarme”, vale a dire la presenza di un “probabile” filo di alluminio rinvenuto in una delle vaschette riservate all’assaggio dei genitori alla scuola comunale Vanvitelli, del Vomero.
Ne abbiamo contestualmente informato il dottor Venturini, chiedendogli di inglobare nella sua nota anche informazioni relative all’ultimo accadimento, per darne conto ai nostri lettori.
Presto fatto. Pubblichiamo di seguito la lettera del dottor Venturini, dunque della Sodexo, in cui si forniscono tutte le spiegazioni del caso, sia di quello dell’insetto sia di quest’ultimo “ritrovato” in fatto di mensa. Eccola.
La lettera di Sodexo
«Gentile Napolista,
in riferimento a quanto riportato su diversi media a proposito di insetti nei piatti dei bambini, credo occorra fare un po’ di chiarezza su quanto realmente successo – come il vostro giornale ha per altro già fatto.
Lo scorso 12 gennaio è stato effettivamente rinvenuto un insetto nel piatto di pasta e lenticchie servito ad un bambino della scuola Piscicelli, e di conseguenza è stata immediatamente chiamata l’Asl, che ha provveduto ad una visita ispettiva in loco e al ritiro del reperto.
Subito sui social c’è stata una rincorsa di notizie su una vera e propria invasione di insetti, o peggio, in tutti i piatti serviti. Notizie che si sono presto rivelate del tutto prive di fondamento.
L’insetto nel piatto
Il verbale dell’Asl infatti afferma chiaramente che dalla loro indagine è emersa la presenza soltanto di un piccolo coleottero, uno solo, di 4 millimetri, che potrebbe essere caduto chissà da dove.
Tutti i piatti fatti esaminare dai genitori alla stessa Asl erano assolutamente privi di qualsiasi tipo di contaminazione: le particelle scure che i genitori temevano fossero insetti si sono rivelate, tutte, residui vegetali di pelle di lenticchie.
La preside della scuola statale Vanvitelli, scuola nella quale qualcuno aveva affermato fossero stati serviti larve o simili, ha persino presentato querela – perché la sua istituzione scolastica è estranea a disservizi nella ristorazione scolastica – nei confronti di quanti hanno concorso a diffondere notizie mendaci.
In sintesi: nessuna infestazione, nessuna larva, nessun rischio per i bambini. Solo un piccolissimo coleottero, caduto non si può sapere da dove, rinvenuto in un solo piatto, definito dall’Asl “impurità biotica che non costituisce pericolo sanitario”.
Tanto allarme per fatti non accaduti
Con questa spiegazione non vogliamo negare l’accaduto, anche se con molta probabilità il nostro personale non ne ha responsabilità alcuna, ma semplicemente riportarlo nei giusti termini e dimensioni. Tanto allarme, ma per fatti non realmente accaduti, come testimoniato dalla relazione dell’Asl.
Spero che questo possa tranquillizzare sulla salute dei bambini di Napoli da noi serviti, salute che ci sta a cuore come quella di tutti i nostri commensali.
Siamo molto dispiaciuti che molti siano stati indotti, da false informazioni, a pensare che i loro figli abbiano corso dei rischi, ma, come si può vedere, ciò non corrisponde a verità.
Il nostro personale, debitamente formato, fa ogni giorno il possibile per garantire pasti salutari ai nostri commensali, così come il nostro Servizio Acquisti si premura di convenzionare fornitori e prodotti di qualità, nel rispetto dei capitolati. Questo non vuol dire che non commettiamo mai errori, ma certo le nostre persone sono ben coscienti del loro ruolo e della delicatezza del loro compito.
Il caso odierno alla Comunale
E veniamo all’episodio di cui mi avete voi stessi informato al telefono oggi, accaduto alla Comunale Vanvitelli, su cui mi sono prontamente attivato per saperne di più.
I nostri responsabili a Napoli mi dicono che un genitore, che si trovava lì in quanto membro di una commissione mensa che ha iniziato oggi la sua attività, avrebbe trovato una pagliuzza metallica nel piatto che stava per assaggiare – pasta con prosciutto e besciamella.
Questo genitore ha subito chiamato i Nas che stavano effettuando – casualmente – una visita di controllo di routine nei refettori della scuola vicina, la Statale Vanvitelli. I Nas hanno sigillato il campione, lo hanno affidato in custodia allo stesso genitore, e procederanno alle verifiche del caso.
Mi lasci aggiungere che il risultato della visita alla Statale Vanvitelli è una dichiarazione in cui si afferma che il refettorio e i mezzi utilizzati per il trasporto si presentavano in buone condizioni igienico-sanitarie.
Nel refettorio Comunale inoltre non è Sodexo ad effettuare la distribuzione dei pasti, ma personale comunale: noi consegniamo i contenitori alla scuola, e lo scodellamento è poi fatto da altri. Per amore di precisione abbiamo inserito una nostra persona in supporto per questo lavoro, per facilitarlo, ma non è stata lei a consegnare il piatto incriminato.
Ancora una volta con quanto detto non è nostra intenzione scaricare responsabilità, che, se sarà provato ve ne siano, e siano nostre, ci assumeremo come sempre facciamo, ma semplicemente chiarire i fatti.
Per il momento non possono essere tratte conclusioni, occorrerà attendere il responso delle analisi. Sarà naturalmente mia cura tenervi aggiornati.
Siamo a vostra disposizione per qualsiasi informazione vi possa essere utile.
Grazie per averci ascoltato.
Edoardo VENTURINI
Direttore Relazioni Esterne e Comunicazione
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