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Sarri, mi perdoni: un calendario senza difficoltà è quello del Crotone

Adani scopre la vita precedente di Callejon, il Napoli domina a Palermo ma Sky ricopre di elogi De Zerbi.

Sarri, mi perdoni: un calendario senza difficoltà è quello del Crotone
Il mio Palermo – Napoli 0-3
– Mentre correvo per strada, prima di presentarmi all’appuntamento con l’azzurro, mi è giunto un messaggio lapidario sulle formazioni: gioca Maggio.
Amen. Apriamo le finestre.
– Appena sono entrato nella stanza dei bottoni, un primo piano di Insigne, modello kiss me Licia, mi ha fatto venir voglia di cambiare canale e sintonizzarmi su Miss Italia o sui cartoni di Biancaneve e i sette nani.
– Me lo aspettavo un po’ più biondo.
– 3 minuti e 30 secondi di nulla e il telecronista ha iniziato ad elogiare il Palermo: Beppe (Bergomi), si vede subito la mano di De Zerbi, eh?
Beppe: sì, sì. La solidità, la forza fisica in mezzo al campo, la voglia di recuperare palla, l’equilibrio. Sì, si vede chiaramente la mano di De Zerbi.
(Ripeto, tutto ciò dopo 3 minuti e 30 secondi).
– i 3 minuti e 30 secondi di nulla si sono protratti sino al 12′ quando con una bella azione veloce, che ha visto protagonisti Milik, Hamsik e Kiss me Licia, ha permesso al centravanti polacco di anticipare il difensore e sparare alto. Fischiato però un fuorigioco del platinato azzurro che non c’era.
– Due minuti e la storia si è ripetuta: ancora fuga sulla sinistra del puffo biondo e cross basso per l’accorrente Milik. Ancora un movimento ficcante da puntero e il difensore ha salvato la situazione all’ultimo istante ribattendo in corner.
– Bergomi: questo Rajkovic non sbaglia un colpo. Si vede la mano di De Zerbi.
– Dall’angolo, il pallone è finito sul secondo palo dove Albiol, in totale solitudine, è riuscito a fallire un’occasione che avrebbe sfruttato meglio anche il piede di Abate.
– Poco dopo, un cross di Maggio ha superato lo stretto di Messina, ma preventivamente avevamo lasciato le finestre aperte e non si sono registrati danni a vetri, cose o persone.
– Il Napoli è parso con il passare dei minuti padrone assoluto del campo, ma il telecronista ogni tanto ci teneva a ricordare quanto si vedesse la mano di De Zerbi.
– Le domande più ricorrenti nel primo tempo: come fa Calle a non finire mai in fuorigioco?
Zielinski non porta troppo palla?
Ma Diamanti ci è nato con quella fasciatura alla mano?
Embalo, Jajalo, Pisolo (Ghoulam), ma chi fa Biancaneve?
– Gli azzurri hanno continuato a tenere il pallino del gioco senza mai soffrire, ma l’occasione giusta non si è presentata. È sembrato sempre che mancasse il famigerato centesimo per fare un gol: cross leggermente alto, cross leggermente corto. Tiro leggermente in ritardo, tiro leggermente in anticipo. Un tacco di Rajkovic ha leggermente deviato la palla in angolo, una natica di Rispoli ha leggermente spostato la palla per l’ultimo passaggio, la mano di De Zerbi si vede e ha leggermente rotto, la mano di Diamanti non si è mai vista.
– A un certo punto non siamo più riusciti ad uscire da questo loop: Calle alto, Milik fuori, Hamsik alto, Insigne fuori, Zielinski alto, Hamsik fuori, Milik alto…e così all’infinito.
– Nel mentre, il telecronista e Bergomi ci hanno ricordato, per chi si fosse sintonizzato in ritardo, che il Palermo era solido e ben messo in campo, anche se ha creato poco. Poco che? Poco cosa? Avrei voluto dissentire perché in 45 minuti i rosanero hanno superato il centrocampo 3 volte. Ma ho desistito quando anche Adani nell’intervallo ha ribadito: si vede immediatamente la mano di De Zerbi.
– La ripresa è partita con un primo piano di Possanzini. Mi ha ricordato un incubo improvviso: Albinoleffe Napoli 1-0.
– Due minuti e Hamsik ha fatto partire l’azione nella sua trequarti per concluderla qualche secondo dopo nell’area siciliana. Nel mezzo, un bel lancio di sinistro di Zielinski, un bel cross arretrato di sinistro di Pisolo Ghoulam e un bel tiro di sinistro un po’ sbilenco dello slovacco che ha sbloccato la partita. Tre sinistri e 0-1.
Hamsik è nella storia. Superare Maradona in qualsiasi classifica è storia.
– Tre minuti dopo, Milik ha servito Platinette che con una pennellata perfetta ha trovato la testa libera di Calle a pochi metri dalla porta. 0-2 e una domanda: ma come fa Calle a non finire mai in fuorigioco?
– Al 5′ la parola De Zerbi è scomparsa dal vocabolario della partita. La sua mano si è vista l’ultima volta farsi il segno della croce con la smerza.
– La partita è praticamente finita lì. Unica reazione da parte dei rosanero al 12′ quando un cross dalla destra (con Ghoulam fuori per un piccolo infortunio) ha creato qualche imbarazzo a Reina che è rimasto a metà strada tra linea di porta e la testa dell’avversario che l’ha messa al lato.
– Al 20′ si è chiusa definitivamente la saracinesca: Zielinski ha bissato la cavalcata di 15 giorni fa col Milan, spaccando il Palermo centralmente, palla a Calle e tiro non irresistibile. Beppe, si vede la mano moscia di Posavec, eh? 0-3
– In questa azione una domanda di cui sopra ha avuto una sua risposta: ma Zielinski non porta troppo palla?
Forse, ma fa bene.
– Il finale ha visto in campo Mertens, Allan e Gabbiaridi, il quale ha avuto il tempo di sbagliare una conclusione da una posizione che per lui è generalmente una sentenza.
– Alla fine, 90 minuti ben giocati. 88 dei quali nella metà campo siciliana. Nessuna sbavatura in difesa, nessun gol al passivo, nessun tiro degno di nota verso Reina.
– Note positive, oltre la difesa: gli uomini del turnover. Zielinski, un trattore, soprattutto nella ripresa; Maggio per la presenza e per aver fatto passare aria in tutte le case del sud Italia e a Lampedusa; Platinette, per aver cancellato le due imbarazzanti precedenti prestazioni e perché ha spaccato con sto shatush; poi aggiungerei Hamsik per il gol record e non solo per il gol e Calle per la doppietta (ora è a 4 reti in 3 partite) e perché, inspiegabilmente, non finisce mai in fuorigioco.
– Anche Adani ha cercato di dare una risposta degna a questa domanda: Callejon non finisce mai in fuorigioco perché in una vita precedente era un guardalinee.
Caz, come ho fatto a non pensarci prima?!
– Positivo anche l’intervento di Sarri nel post che ha troncato il chiacchiericcio che si era creato in seguito alle dichiarazioni in pre gara: non ha mai nominato “36 gol” anche se le domande poste potevano indurre a farlo; si è detto molto fiducioso di questo gruppo e ha fatto capire che Diawara entrerà in campo nel 2019.
– L’unico appunto che posso fargli è quando ha ribadito le difficoltà dovute al calendario (folle) di questo periodo, tra nazionali e coppa.
Mi permetto di dire che un calendario senza difficoltà e senza impegni supplementari è il calendario del Crotone.
– Riguardo la degonzalizzazione: i giocatori finora hanno superato brillantemente sia in campo (9 gol in 270 minuti) che fuori, rispondendo alle ossessive domande sul tema di guardare avanti; Sarri, come detto, per la prima volta ieri non lo ha nominato; molti tifosi invece, comprensibilmente, non riescono ancora a capacitarsene.
Personalmente faccio parte di questa schiera. Non sono mai stato un ragioniere e seppur cerchi di rimuoverlo e di non menzionarlo per non alimentare a me stesso e agli altri il disturbo, vederlo con quella maglia e vederlo segnare ed esultare mi provoca conati di vomito ed enormi bruciori di natiche. Ho realmente un senso di schifo nauseabondo che mi pervade, nonostante odi la parola schifo. A tal proposito, voglio rubare un pensiero del mio amico Tonino Ripetta: spero vivamente che presto batta il record delle reti segnate, perché di lui, un domani, non voglio avere alcun ricordo.
– Infine, vorrei sottolineare, nel caso non si fosse capito, che ieri si è vista la mano di De Zerbi.
Ora attendiamo fiduciosi solo il piede di Zamparini…
– Si va a Kiev. Che mi ricorda un incubo improvviso. È ora di guardare avanti.
Forza Napoli Sempre
La 10 non si tocca.
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