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Sarri: «Mi ha colpito la corsa di Insigne di 50 metri per abbracciare Mertens»

Sarri in conferenza stampa: «Siamo contenti, peccato per i due gol. Non dobbiamo avere cali di tensione domenica con l’Atalanta».

Sarri: «Mi ha colpito la corsa di Insigne di 50 metri per abbracciare Mertens»
Sarri stasera è parso più riflessivo in conferenza stampa.

Era una squadra che erano mesi che non perdeva. Abbiamo dimostrato che ci possiamo stare in questa manifestazione. Squadra di prima fascia. Grandissima prestazione. Pizzico di rammarico perché li abbiamo rianimati per colpe nostre più che merito degli avversari. Partita in mano, non abbiamo preso gol per reazione veemente degli avversari. Una bella lezione, a questi livelli non si può mollare niente. Dettaglio bello: al gol di Mertens Insigne ha fatto 50 metri di campo per andare ad abbracciarlo

Maksimovic ha anticipato l’esordio di tre giorni, ha fatto una buona partita, ha dimostrato subito che la persevaranza di Giuntoli nel volerlo a tutti i costi era la scelta giusta.

Stasera nasce grande Napoli europeo? Abbiamo dimostrato di poterci stare a livello di gioco. A livello di mentalità dobbiamo ancora crescere. Era una partita che andava messa in ghiaccio. Se fosse stata eliminazione diretta, avremmo combinato un bel casino. Stasera c’era un clima in cui si vedeva leggera venatura di giramento, pur nella sua soddisfazione.

La tua emozione. Per me a livello emozionale la prima partita di Champions è stata questa. Più coinvolgente, più sentito. Lo stadio ci ha dato una grandissima mano. È stato molto bello. L’urlo del San Paolo? Coinvolgente.

Nel primo quarto d’ora avevamo difficoltà, poi progressivamente siamo andati a prenderli sempre più alti,sempre più alti, fino ai primi venti di minuti del secondo tempo in cui loro facevano fatica a uscire. È stato quel che mi è piaciuto di più perché lo avevamo studiato in settimana.

Mentalmente, non è che venivamo da un periodo duro. È la conferma che questa squadra ha potenzialità. Bisogna stare attenti che rimanga entusiasmo e non sconfini in qualcosa di positivo o negativo. Spero che da domani il gruppo capisca che bisogna fare i conti con la realtà di tutti i giorni. Dopo il Benfica, c’è l’Atalanta, speriamo di non correre rischi a livello mentale. Giaccherini dà equilibrio, è un giocatore forte, lo conosciamo. Un giocatore che per il futuro sarà molto ma molto importante.

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