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Genoa-Napoli: i biscotti ai cereali, Miseria e Nobiltà e gli errori di Sarri e De Laurentiis

Un appartamento piccolo, zero possibilità di sfuggire alla partita. L’amore per chi sbaglia strada, le facce di paccheri. E le pizzelle di Peppeniello.

Genoa-Napoli: i biscotti ai cereali, Miseria e Nobiltà e gli errori di Sarri e De Laurentiis

Non amo i turni infrasettimanali, li detesto per molti motivi, ma uno spicca sugli altri: casa mia è troppo piccola per non guardare le partite, non puoi scappare da nessuna parte. Dice: il computer sta sul divano, per sfuggire alla tentazione dello streaming vai in cucina. Eh già, perché voi il divano lo tenete in salotto che giustamente è separato dalla cucina, che a sua volta è separata dall’ingresso, che non va confuso col tinello, che a sua volta è separato dal corridoio, che non va per niente a confondersi e a infilarsi nella stanza da letto.

Dite bene voi che vi vivete in appartamenti normali e non in una scatoletta, seppur meravigliosa. “La mia casa è una finestra in miniatura”, canta Daniele Silvestri, pure la mia, perché almeno la finestra la tengo, in caso di rigore non dato, posso sempre aprirla e gridare fuori verso il parchetto, e spaventare i padroni dei cani, che tanto chi se ne frega: saranno interisti, milanisti e juventini, assai juventini. Potrei sempre chiudermi in bagno, senza smartphone. Mi restano i libri, mo’ state pensando: “eccolo, mo’ se ne esce con un altro libro”, e invece no, almeno non in questo paragrafo. L’anno scorso ve lo scrissi già: se dal divano allungo la mano raggiungo la libreria. Potrei passare l’ora e mezza a leggere i titoli, la fila Einaudi, la fila minimum fax; incazzarmi perché mentre al Napoli non stanno fischiando un rigore mi accorgo di non aver mai buttato nella monnezza quel libro di quell’autore di cui tutti mi hanno parlato benissimo e invece, vabbè lasciamo perdere pure i libri.

Ci sarebbe l’opzione biscotti ai cereali. Dunque, in una confezione ci saranno una quarantina di biscotti, se ne mangiassi uno ogni due minuti – intervallo escluso – arriverei all’ottantesimo, ma poi mi sentirei male a prescindere dal risultato. Che fatica, intanto mi faccio un caffè e chiudo la finestra, perché nel frattempo a Milano è autunno. I miei fidatissimi amici tifosi del Napoli in chat mi dicono di traverse, di partita difficile, di come il Genoa se la stia giocando, come se fosse una novità, come se il Genoa (caro cuore rossoblu) contro di noi non facesse sempre delle grandissime partite. E soprattutto mi dicono: “Ma come, non la stai guardando?”, non ce la faccio, non ce la posso fare. Per fortuna mi telefona Anna. Dieci minuti a parlare d’altro, intanto comincia il secondo tempo. Faccio due passi in camera da letto, ma proprio due, quelli ci vogliono dal divano al letto.

Quasi quasi una decina di minuti, con la telecronaca in inglese, li guardo, tanto voi mica vi offendete? Non penserete mica che io imbrogli? E che si tratta proprio di una serata difficile e non posso passarla a mangiare biscotti. Mi collego esattamente quando Insigne sbaglia quel gol che sembrava semplice e forse lo era. Nel momento in cui il Napoli fa l’azione più bella della partita e non segna, sento chiaramente il commentatore inglese dire: “Ma che sfaccimma”. Spengo. Meno male, tra poco finisce, sono quasi certo che non segneremo, intanto i rigori non dati, come le pizze di Peppiniello in Miseria e Nobiltà, passano a due.

La partita finisce, purtroppo accendo e vedo lo speciale di Novantesimo minuto. Scopro nella stessa sera che Paola Ferrari è imbalsamata, che Sconcerti è invecchiato, che Rimedio ha esattamente la faccia da paccheri che ho sempre immaginato. Ascolto ciò che dice Sarri. Si vede che è arrabbiato, si vede che non ha voglia. Risponde dicendo alcune cose giuste, altre inutili. Mister, io ti amo, ma quella cosa del monte stipendi è una stupidaggine, non puoi crederci. Sconcerti è sconcertato. Io pure, sono d’accordo col fatto che Sarri non voglia passare per lamentoso, ma non è questa la strada.

Detto questo, a De Laurentis ‘o facess’ ‘nfacc’ ‘e paccher’, non perché io non riconosca i suoi evidenti meriti. Provo, però, fastidio fisico e prurito alle mani, quando se ne esce con dichiarazioni come quelle prima della partita contro il Bologna, ‘ste provocazioni hanno fatto un poco la uallera (chiedo scuso se ogni tanto scrivo in milanese), quando si mette a fare i giochi a dispetto con i tifosi, come se fossimo al liceo. Provo fastidio quando uno in gamba come Giuntoli non sia autorizzato (perché è evidente) a rilasciare mai una dichiarazione  a nome della società. Provo fastidio quando vedo Sarri dire cose importanti nel momento sbagliato e in maniera banale, ma la colpa – come sappiamo – non è solo di Sarri. Spengo, perché la Rai non ha nessuna intenzione di trasmettere i gol prima dell’alba. Faccio in tempo a vedere il gol di Verdi del Bologna, mamma mia, ma è un gol strepitoso.

Il Napoli, secondo me, non ha fatto una partita bellissima, ha fatto una buona partita, merito del Genoa, ma secondo me c’è qualche demerito nostro, ho la sensazione che non siamo ancora fluidissimi come l’anno scorso, vediamo che succede domenica, che al San Paolo arriverà il Real Madrid. Reina è di nuovo un grande portiere, ma tu pensa.

Il post- il del drone Giggino

Mister, ricordiamoci che la canna la prossima volta ce la facciamo prima della conferenza stampa.

Notizie dall’Inghilterra

Si è giocata la Coppa, ma Behrami ha risposto a Spade, Britos ha chiamato Denari, Zuniga li ha mandati affanculo.

Note a margine:

  • Tre rigori non dati fin qui, prima o poi, peseranno
  • I ragazzi del bar, che sono interisti, stamattina s’attiggiaven’. Cosa che mi pare prematura.
  • Zielinski, in pratica, non ha toccato palla. Registriamo la notizia come fatto straordinario.
  • Mertens ha giocato malissimo. Registriamo la notizia e poi dimentichiamocela.
  • #IoStoConSarri dalla prima più di prima
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