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L’Inghilterra fuori dall’Europeo: storica Islanda, vince 2-1 ed è come gli Usa nel 1950

L’Inghilterra fuori dall’Europeo: storica Islanda, vince 2-1 ed è come gli Usa nel 1950

Inghilterra fuori dall’Europa. La frase mainstream di questi giorni diventa verità anche nel calcio, grazie all’incredibile e storica impresa dell’Islanda. La nazionale più piccola dell’Europeo butta fuori i Maestri d’Albione al termine di una partita vinta meritatamente: finisce 2-1, segnano Sigthorsson e Sigurdsson dopo un calcio di rigore in apertura di Rooney. La squadra di Lagerbäck affronterà la Francia nei quarti.

Comincia benissimo per Hodgson: pronti via, calcio di rigore per fallo di Halldorson su Sterling. Dal dischetto, Rooney fa 1-0. Il vantaggio dura giusto il tempo di mettere la palla a centrocampo: gli islandesi pareggiano subito con Sigurdsson, bravissimo a sfruttare la torre di Arnason e a battere Hart con un tocco in spaccata. Al 18esimo, la rimonta è compiuta: il gol della storia è di Sigthorsson, che dal limite dell’area lascia partire un destro che sarebbe pure parabile, ma che Hart battezza male e non trattiene. Il vantaggio islandese viene legittimato per tutto il resto della prima frazione: l’Inghilterra spara a salve, l’unica occasione capita a Kane con un tiro dal limite parato in bello stile da Halldorson. Il primo tempo finisce 2-1.

Finirà così, incredibilmente, anche il secondo. Hodgson prova a riscrivere il finale inserendo, uno dopo l’altro, Wilshere, Vardy e Rashford nel finale. Ma niente, l’Islanda tiene e anzi sfiora il terzo gol in con Sigurdsson e in contropiede con Gunnarsson, ma in entrambi i casi è bravo Hart. L’assedio finale è solo la punta dell’iceberg di una partita senza idee per gli inglesi, che si affidano solo a iniziative individuali: l’unica occasione degna di nota capita a Dele Alli, ma il colpo di testa è alto. Finisce così, ed è una sconfitta tremenda per l’Inghilterra: quasi come nel 1950, quando i dilettanti statunitensi sconfissero a Belo Horizonte i Maestri inglesi, al loro primo Mondiale. Siamo proprio a quei livelli lì.

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