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Il calcio sudamericano: milioni, corruzione, moduli e i più grandi giocatori del mondo

Il calcio sudamericano: milioni, corruzione, moduli e i più grandi giocatori del mondo

La geografia degli Stati Uniti dovrebbe godere, oggi, di sei dei dieci giocatori più pagati della galassia, ed invece… tutti sudamericani. Non c’è modo più distinto per evidenziare coloro che sono nati in questa parte del globo. Messi ogni anno totalizza 81milioni e 400mila dollari, Neymar, assente dalla Copa America, totalizza ogni anno 37.5 milioni; Sergio Aguero, 24.3, Luis Suárez 23.8, e Di Maria guadagna in Francia esattamente quanto James Rodriguez nella “Casa Blanca” europea, 22 milioni e 100mila dollari ogni dodici mesi. La lista ha tre argentini, un brasiliano, un uruguaiano e un nativo della torrida Colombia.

La costellazione continua con Higuain, Cuadrado, Godín, Cavani e continuerebbe ancora, ma preferisco fermarmi in questa curioso dato che tuttavia è contraddittorio. Sono trascorsi 55 anni e solo tre presidenti  hanno occupato la perversa poltrona della Fifa. La contaminata struttura politica era a conoscenza di furti scandalosi – ad esempio l’Inghilterra, che vinse il “suo” Mondiale, quello che usurpò alla Germania con la complicità sfacciata della classe arbitrale. Sì, sì, l’Inghilterra, i cui abitanti dicono che il gol de “La Mano de D1OS” è un monumento all’inganno, dovrebbero rendersi  conto che il mondo intero continua a pensare ad essi come i più grandi pirati che la storia dell’umanità ci ha dato, “impadronendosi” di terre così lontane dal loro territorio che non hanno giustificazione alcuna per rimanerci, e così ricordo ai maledetti flemmatici governi inglesi che LE ISOLE MALVINE SONO E SARANNO SEMPRE ARGENTINE!!

Riprendendo il tema Calcio, il peggio stava per arrivare, perché dopo questi detestabili comportamenti delittuosi, i capi estesero il potere ai presidenti delle diverse federazioni, e in nome della universalità di questo sport, organizzarono una grande festa per pochi, fino a quando un “pentito” parlò affinché tutto impattasse nelle corrotte anime di Blatter e Platini, fino a produrre un effetto domino.

Gli Stati Uniti sono stati al centro di una congiuntura “intoccabile”, la nazione che regge l’economia mondiale con i suoi modelli, quella che possiede la flotta armata più potente, proprio lei che appartiene ad un pubblico che mai si vedrà narcotizzato da una “giocata” e a quelli i cui stati d’animo non minacceranno i propri organismi, dato che non li attraversa la passione per un gioco da loro definito “stupido”, come ha intitolato “Yanqui”, il giornale con la maggior tiratura. Hanno arrestato gli accusati per riciclaggio di denaro, frode informatica e estorsione, cosi come figura nelle diverse cause, usando la federazione sportiva più importante del pianeta per riempire sempre più i loro depositi bancari.

“Messi percepisce tutti questi soldi?” ha chiesto più di uno. “È un generatore di denaro” dirà chiunque conosce il numero di biglietti che vende la sua sola presenza, e il cachet che la sua nazionale e il Barcellona ricevono grazie a lui. La incomprensibile quantità di 3 gol ogni 4 partite in quasi 700 incontri, parla di un “animale sportivo” che ha battuto innumerevoli record di tutti i tipi, ad esempio i suoi 91 gol in 69 partite nella stagione 2012. Ventinove minuti per marcare una tripletta, fare un assist e porre l’Argentina in un ruolo che la scomoda non più come candidata ma come favorita, in uno sport che ha una grande dose di imprevedibilità. In Argentina si continua ad attendere la capacità esplosiva di Gonzalo Higuain, che ha appena battuto un record che durava da quasi 70 anni nel sempre difficile calcio italiano, dove ha insaccato le reti di quasi tutta la penisola.

I moduli sono cambiati, le disposizioni tattiche anche, lo schema dell’Argentina, del Cile e del Messico, nel mondiale brasiliano del 2014 cosi come quello delle nazionali di Olanda, Francia e Belgio, obbedì ad un chiaro 3-5-2, che oggi è cambiato nelle tre nazioni sudamericane menzionate per trasformarsi in un 4-2-3-1, mentre Brasile, Ecuador, Colombia, Uruguay e Paraguay hanno scommesso su un 4-4-2, con rigidità, non molta libertà e una ferrea disciplina tattica. Nel disegno delle nazionali prima citate, la tendenza ben marcata è collocare due mediani di contenimento ben chiusi, che lavorano dal centro fino alle fasce, davanti a loro una linea a tre, tutti “falsi” attaccanti, che occupano la trequarti per accompagnare la unica punta definita. Ciò che può diventare un modello se una delle squadre con il sistema indicato riesce a portare a casa la vittoria finale. Ricordate che nel calcio si dice che chi vince ha ragione, ma ciò è una bugia così grande come i giganteschi stadi nei quali si sta disputando la centenaria Coppa America.

In tutti questo la disonorevole e corrotta Conmebol continua a far giocare partite di calcio con un clima di 44 gradi centigradi, mentre i suoi infami dirigenti sono spettatori confortevolmente  seduti ai loro posti e con i loro privilegi che questo grande appuntamento gli riserva. A questa altezza resta soltanto pregare che il calcio salvi il calcio da chi, per propri illegittimi interessi, lo ha convertito in un affare, industria, spettacolo e show, ma ricordiamoci una cosa imprtante: che prima di niente è uno sport,  e che prima di tutto, è il miglior gioco che l’uomo abbia mai inventato.
(traduzione di Dimitri Pianese)

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