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L’Olanda contro il fondo Doyen: Twente retrocesso per irregolarità sulle Third Party

L’Olanda contro il fondo Doyen: Twente retrocesso per irregolarità sulle Third Party

Qualche giorno fa, mentre l’Europa del calcio celebrava l’Atletico Madrid nella sua seconda finale di Champions in tre stagioni, il Napolista raccontava del presidente dei Colchoneros Cerezo e poi del rapporto intimo (diciamo così) tra il club spagnolo e il fondo di investimenti Doyen, specializzato nella compravendita di calciatori e nei rapporti (anche un po’ oscuri, in verità) con le società di calcio.

Oggi, dall’Olanda arriva la notizia della retrocessione del Twente di Enschede, squadra storica del panorama calcistico locale (un titolo nazionale nel 2010), proprio a causa della collaborazione poco hiara tra il board del club e il fondo Doyen. Secondo quanto racontato da Marco Bellinazzo nel suo blog, decisivo sarebbe stato il parere della Commissione Licenze della Knvb (la federcalcio olandese). Il Twente, infatti, era già stato penalizzato durante i campionato (tre punti), ma questo non aveva compromesso la sua permanenza in Eredivise. Ecco poi la doccia fredda: a causa delle irregolarità nel contratto firmato tra il Twente e il fondo Doyen, al club viene sì revocata la licenza professionistica, ma al contempo ne viene assegnata un’altra per disputare la prossima stagione in Jupiler League, la seconda divisione del campionato olandese. 

L’accordo firmato dal Twente e da Doyen nel 2014, originariamente solo legato al settore commerciale, avrebbe portato il club di Enschede a non rispettare i regolamenti relativi alle Third Party Ownership, i contratti gestiti anche attraverso l’ingerenza di fondi di investimento, e quindi a perdere la propria autonomia rispetto alla gestione delle operazioni di mercato. Una situazione su cui la Federcalcio olandese ha assunto una posizione contraria, netta e decisa, dalla prima multa fino alla penalizzazione e infine all’indagine sulle irregolarità nel rapporto tra la società e il fondo. Al Twente era stata negata la partecipazione alle coppe europee, poi era stata comminata una prima multa e infine una penalizzazione. Inoltre, il club ha dovuto collaborare attivamente per portare avanti le indagini, conclusesi a fine stagione con tanta polvere che è stata scoperta sotto il tappeto.

A questo punto, una sanzione esemplare era inevitabile, e la retrocessione è addirittura limitativa rispetto a quanto si era inizialmente previsto (revoca di ogni licenza professionistica). Grande soddisfazione per la Knvb (federcalcio olandese), che si è espressa con rammarico e fermezza sulla decisione presa per il Twente: «Veniamo da un anno di grande incertezza. Per i tifosi, per il club e anche per la federazione. Fortunatamente, la Commissione Licenze ha trovato una soluzione per tutti. Il Twente è un grande club ed è un bene che abbia questa seconda chance. Nel contempo, è ovviamente un esito duro per chiunque abbia a cuore le sorti del club. Purtroppo i tifosi dovrebbero prendersela con chi ha peccato di mala gestione negli anni passati».

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