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Perché il calcio italiano non interessa agli sceicchi?

Perché il calcio italiano non interessa agli sceicchi?

Per dirla con le parole dell’indimenticato avvocato Covelli, “anche questo campionato ce lo semo levato dai…”.

Epperò, credo sia giusto fare qualche riflessione su cosa oggi sia il calcio nel Belpaese, provando soprattutto a rispondere a qualche domanda che nasce leggendo gli ultimi accadimenti nel mondo del pallone worldwide.

È notizia di questi giorni, infatti, che lo sceicco Khalifa Zayed Al Nahyan, presidente degli Emirati Arabi Uniti e fratello di Mansour bin Zayd Al Nahyan, numero 1 del City, nonché cugino di Tamim bin Hamad al-Thani, emiro del Qatar e proprietario del Psg, abbia preparato un’offerta di 700 milioni di sterline per acquistare il Liverpool. A quanto risulta, la trattativa con il fondo americano proprietario dei Reds è a buon punto e presto l’affare sarà concluso.

Ora, mi domando, ma perché mai in Italia? Perché, pur venendo Lor Signori tutte le estati nei nostri mari, e frequentando abitualmente le nostre città, non abbiano deciso di investire un po’ dei loro petroldollari nel nostro campionato? Perché questa svista? Perché nessuno dei grandissimi manager del nostro calcio ha avuto finora questa intuizione o, nel caso, non sia riuscito a convincere uno qualsiasi di questi sceicchi ad investire da noi?

Eppure, stando ai fatti, non sarebbe stato difficile. E mi spiego con un esempio: come è noto, Unicredit, che è uscita dal capitale sociale della AS Roma, dopo aver venduto al tycoon James Pallotta, ma che resta comunque il principale creditore della società, ha quale suo maggiore azionista il fondo Aabar Luxembourg S.A.R.L che detiene poco più del 5%; questo fondo è, guarda caso, il fondo sovrano degli Emirati Arabi Uniti.

Possibile che durante uno qualsiasi dei vari consigli d’amministrazione, a nessuno dei manager della Banca sia venuto in mente di proporre quest’affare? Ma tant’è.

Non vorrei che i Signori del calcio italico abbiano un’idea degli sceicchi più vicina al Totò d’Arabia che alla reale evidenza dei fatti.

Se così fosse, però, bisognerebbe ricordare agli emuli dei vari Boniperti Allodi &co. qual era il motto della Toto Oil, “Ccà nisciun è fess”, e allora, forse, una spiegazione l’avremmo trovata.

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