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Il Napoli ha battuto i suoi demoni. Albiol ci ha fatto capire che Udine è superata

Il Napoli ha battuto i suoi demoni. Albiol ci ha fatto capire che Udine è superata

Il secondo posto da difendere, la disfatta di Udine da archiviare e l’assenza di Higuain da compensare erano le motivazioni che aveva il Napoli per battere il Verona. Obiettivo raggiunto. Importante, soprattutto, è stato il modo in cui la vittoria è arrivata: netta, incontrovertibile e al termine di una partita in cui il Napoli ha fatto il Napoli.

Dopo mezz’ora del primo tempo, quando ancora si era sullo zero a zero, le statistiche segnavano già sei occasioni da gol nitide, compresi due pali e un salvataggio miracoloso del portiere scaligero. Per carità, il Verona era davvero poca cosa, messo male in campo e inconcludente. Ma il vero avversario non erano i quasi retrocessi gialloblù (per l’occasione in maglia verde/nero molto arbitrale), il vero avversario erano i demoni del Napoli. 

La stagione volge al termine e tutti i sogni di aggiungere un trofeo in bacheca sono svaniti. Credere ancora di raggiungere gli imbattibili bianconeri somiglia molto a quella storia dell’ottimismo della volontà e del pessimismo della ragione. L’obiettivo è ora la qualificazione diretta alla Champions League. Il Napoli ha un discreto vantaggio sulla Roma e ci sarà uno scontro diretto. Non è consolatorio rispetto alla prospettiva di aver visto sfumare il primato, ma va tenuto presente che in estate tutti avremmo firmato per il secondo posto, senza starci a pensare su nemmeno un attimo.

Veniamo alla maglia sudata della settimana
Al terzo posto: Josè Maria Callejon
Entra nella storia del Napoli siglando il gol n. 3000 del Napoli in seria A. Lo fa in una partita giocata in maniera quasi perfetta, aiutato anche dai pochi pensieri in copertura che gli procura il Verona. Quinta rete in campionato per lui e la consapevolezza che nelle giornate in cui Higuain non ci sarà la sua importanza in attacco aumenterà in maniera esponenziale.
Al secondo posto: Marek Hamsik
Partita da incorniciare, sotto tutti i punti di vista. Magari lo avessimo visto così volitivo anche quando le partite non sono andate per il verso giusto. O, forse, le partite non vanno per il verso giusto quando il capitano non è in giornata. Mentre risolviamo il dubbio ci godiamo la splendida prestazione di Hamsik, oramai sempre più bandiera del Napoli.
Mr. Maglia sudata per Napoli – Verona: Manolo Gabbiadini
Manca Mr. “un gol a partita” ed è il suo momento. Rispondere presente quando la squadra ha bisogno di te è una prerogativa dei campioni e Manolo ha dimostrato di saperlo fare, non solo ieri.
Un palo, un gol e due miracoli del portiere avversario sono tanta roba per uno che negli ultimi mesi ha visto quasi sempre solo la panchina. Un patrimonio che il Napoli si dovrà chiedere come impiegare nella prossima stagione.
La maglia asciutta andrebbe a Pepe Reina, praticamente inoperoso per tutto l’incontro, ma oggi assegniamo il premio speciale della critica “Mr. Maglietta Strappata” a Raoul Albiol. Sotto gli occhi di Mazzoleni ci fa rivivere lo sguardo esterrefatto di Zico ai mondiali spagnoli del 1982, quando Gentile decise di portarsi a casa come souvenir brandelli della sua maglia verde oro. Ieri Albiol era incredulo e si è lasciato andare ad una protesta veemente e spettacolare, per alcuni sintomo di un certo nervosismo, secondo me, invece, segnale che quello che è successo ad Udine è oramai alle spalle e non condizionerà le prossime partite. Resta un mistero come sia possibile che una trattenuta tale da stracciare la maglia di Albiol sia risultata invisibile agli occhi dell’arbitro, del guardalinee e del giudice di porta.
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