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Superlega, anche il Barça è d’accordo: allo studio un progetto che rinnovi o superi la Champions

Superlega, anche il Barça è d’accordo: allo studio un progetto che rinnovi o superi la Champions

Nuova adesione al progetto della Superlega. E che adesione, poi: dopo le prese di posizione di Bayern e Juventus e l’incontro tra le Big Five della Premier, ecco ora il primo sì del Barcellona. Secondo quanto riportato dal quotidiano La Vanguardia, uno dei massimi dirigenti catalani si sarebbe espresso favorevolmente a un progetto di revisione o completo stravolgimento della Champions League. Si tratta del(la) vicepresidente(ssa) con delega alle attività finanziarie  Susana Monje, che ha in qualche modo anche attaccato la gestione di Uefa e Fifa: «Stiamo studiando e siamo favorevoli a una riforma della Champions League che dia maggiore peso ai club più blasonati e capaci di attirare spettatori verso la competizione. Se necessario, andremo a scapito dell’Uefa e di quelle logiche politiche che negli ultimi anni hanno rafforzato il peso delle federazioni meno importanti. Dobbiamo promuovere una lega europea con i club in una posizione di controllo. Attualmente dipendiamo da organizzazioni come Uefa o FIFA la cui cui gestione è migliorabile, e questo è un obiettivo molto chiaro cui il Barça dovrebbe puntare».

Si tratta delle prime notizie in questo senso che giungono dalla Spagna. L’altro club predominante, il Real Madrid, non si è ancora espresso pubblicamente sulla questione, ma pare che Florentino Perez sia uno dei sostenitori più accesi di questa svolta radicale. La Champions, quindi, cambierà. Prestissimo o tra qualche anno, ma cambierà: una delle possibilità, a prescindere da un distacco modello Eurolega di basket tra i grandi club e l’Uefa, potrebbe essere la creazione di un doppio canale d’accesso alla competizione. Un gruppo di squadre sempre qualificato per censo, tradizione, risultati, e altri slot da assegnare in base al posizionamento in campionato. L’obiettivo, per chi non l’avesse capito, è quello di massimizzare il richiamo e quindi i ricavi legati al pubblico, soprattutto televisivo. Con buona pace delle tradizioni e del concetto sportivo di “qualificazione”.

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