Originario di Torre Annunziata, Giuseppe “Peppino” Prisco appena maggiorenne si arruola negli Alpini.
Dopo la guerra frequenta legge a Milano fino a diventare uno degli avvocati più in gamba del foro meneghino. Coinvolto agli inizi anni ’80 nello scandalo del Banco Ambrosiano fu da sempre un appassionato di sport e di Inter di cui scala l’organigramma societario fino a diventare un validissimo dirigente. In cinquant’anni di servizio, come diceva spesso, conquista sei scudetti, due Coppe dei Campioni, due Coppe Intercontinentali, tre Coppe UEFA, due Coppe Italia e una Supercoppa Italiana.
Noto per la sua sferzante ironia rimane nella memoria – anche televisiva – per lo stile con cui si divertiva a battibeccare con i suoi avversari sportivi. Alla fine degli anni novanta Il milanista Teo Teocoli a Quelli che il Calcio di Fabio Fazio & C. lo omaggia spesso con imitazioni brillantissime.
Dopo la sua la sua scomparsa fu istituito un Premio che, diviso in tre categorie: Dirigente, Allenatore, Giocatori, da merito “alla lealtà, alla correttezza e alla simpatia sportiva.”
Giunto quest’anno alla quattordicesima edizione il premio nella categoria Giocatori va, come detto, a Lorenzo Insigne che viene preferito agli altri candidati Marco Verratti (PSG), Federico Bernardeschi (Fiorentina). Come dirigente premiato Tommaso Giulini (Cagliari) e tra gli allenatori Eusebio Di Francesco (Sassuolo).
Nell’albo d’oro della rassegna i colori azzurri hanno lasciato il segno più volte. Tra i dirigenti premiati nel 2010 Aurelio De Laurentiis e nel 2008 Pier Paolo Marino. Tra gli allenatori nel 2011 Walter Mazzarri.
Christian Maggio era nei tre finalisti del 2012 e ancora De Laurentiis sfiora la vittoria nella V edizione del 2007. Da sottolineare la mission del Premio:
Il Premio viene conferito al dirigente, calciatore e all’allenatore che maggiormente abbiano contribuito, con il loro comportamento responsabile ed equilibrato, alla serenità del campionato accettando sportivamente la sconfitta e sdrammatizzando gli episodi controversi.
Abbinato a questo da qualche anno viene anche assegnato Il premio speciale di giornalismo “”Nando Martellini””. Quest’’anno è andato alla brava Emanuela Audisio.
I Ed. – Fabrizio Miccoli (Perugia)
II – Roberto Baggio (Brescia)
III – Gianfranco Zola (Cagliari)
IV – Alessandro Del Piero (Juventus)
V – Javier Zanetti (Inter)
VI – Daniele De Rossi (Roma)
VII – Davide Santon (Inter)
VIII – Gabriel Milito (Inter)
IX – Antonio Di Natale (Udinese)
X – Fabio Borini (Roma)
XI – Stephan Kareem El Shaarawy (Milan)
XII – Ciro Immobile (Torino)
XIII – Daniele Verde (Roma)
XIV – Lorenzo Insigne (Napoli)
I – Luca Campedelli (Chievo Verona)
III – Massimo Moratti (Inter)
III – Riccardo Garrone (Sampdoria)
IV – Rossella Sensi (Roma)
V – Giovanni Cobolli Gigli (Juventus)
VI – Pier Paolo Marino (Napoli)
VII – Francesca Menarini (Bologna)
VIII – Aurelio De Laurentiis (Napoli)
IX – Igor Campedelli (Cesena)
X – Tommaso Ghirardi (Parma)
XI – Aldo Spinelli (Livorno)
XII – Urbano Cairo (Torino)
XIII – Fabrizio Corsi (Empoli)
XIV – Tommaso Giulini (Cagliari)
Categoria degli Allenatori I – Roberto Mancini (Lazio)
II – Carlo Mazzoni (Bologna)
III – Luciano Spalletti (Udinese)
IV – Marco Giampaolo (Ascoli)
V – Gigi Cagni (Empoli)
VI – Claudio Ranieri (Juventus)
VII – Carlo Ancelotti (Milan)
VIII – Massimiliano Allegri (Cagliari)
IX – Walter Mazzarri (Napoli)
X – Vincenzo Montella (Catania)
XI – Francesco Guidolin (Udinese)
XII – Rudi Garcia (Roma)
XIII – Roberto Donadoni (Parma)
XIV – Eusebio Di Francesco (Sassuolo)
Premio speciale di giornalismo “Nando Martellini”
I Ed. – Bruno Pizzul (Rai)
II – Gianni Mura (La Repubblica)
III – Giovanni Bruno (Sky Sport)
IV – Mario Sconcerti (Corriere della Sera)
V – Massimo De Luca (RaiSport)
VI – Alfredo Provenzali (Rai)
VII – Roberto Beccantini (La Stampa)
VIII – Marco Civoli
IX – Maurizio Crosetti (La Repubblica)
X – Ilaria D’Amico (Sky Sport)
XI – Ivan Zazzaroni
XII – Emanuela Audisio (La Repubblica)