Tagliavento, l’arbitro che ispirò il “ci può stare” di Benitez

11 gennaio 2015. Aurelio De Laurentiis scrive tre tweet al fulmicotone. 278 caratteri di rabbia sulla direzione arbitrale di Napoli-Juventus (1-3). Deferito per quelle frasi, patteggiò poi una multa di € 8.000. Circa 28 € a carattere. Non male! In quel dopopartita Rafa Benitez non cinguettò nulla ma il suo breve “Ci può stare…” rimane ancora oggi un must. A dirigere […]

11 gennaio 2015. Aurelio De Laurentiis scrive tre tweet al fulmicotone. 278 caratteri di rabbia sulla direzione arbitrale di Napoli-Juventus (1-3). Deferito per quelle frasi, patteggiò poi una multa di € 8.000. Circa 28 € a carattere. Non male! In quel dopopartita Rafa Benitez non cinguettò nulla ma il suo breve “Ci può stare…” rimane ancora oggi un mustA dirigere quella partita maledetta e straparlata c’era Paolo Tagliavento.


10 gennaio 2016. Ospiti del Frosinone, ne infiliamo cinque, Higuain trasforma un rigore elaborando il suo personale trauma e grazie al gol di Berardi, segnato all’Inter nell’anticipo delle 12.30, ci laureiamo Campioni d’Inverno. Era il compleanno di Sarri e fu un regalo bellissimo anche per noi. Pochi hanno memoria che ad arbitrare venne designato ancora Tagliavento. Si dice: se non ricordi il nome dell’arbitro è perché ha diretto bene.

Lunedì sera l’internazionale di Terni torna ad arbitrare il Napoli e quindi speriamo di dimenticarcene presto, visto che il suo passaggio da queste parti è sempre stato “memorabile”, a cominciare proprio dai precedenti tra Azzurri e Viola che il parrucchiere umbro ha diretto due volte, entrambe nel catino di Fuorigrotta. Nel 2008 (finì 2-1 con i gol di Mutu, Hamsik e Maggio) e lo 0-1 del 2014.

Quest’ultimo incontro fa venire i brividi agli scaramantici. Napoli e Fiorentina si incontravano, guarda caso, dopo due cocenti delusioni raccolte in Europa League (eliminate agli ottavi di finale da Porto e Juventus). Giocammo bene anche se al 37′ del primo tempo si era già messa male. Tagliavento taglia le gambe a Ghoulam che finì anzitempo negli spogliatoi, poi un sostanziale equilibrio fu interrotto solo a tre minuti dalla fine dalla rete di Joaquin. In difesa Albiol era in compagnia di Fernandez, Henrique e Revelliere! Storia Medievale. Due mesi dopo ci prendemmo la rivincita sollevando ai loro danni la Coppa Italia.

In ogni caso, visto l’andazzo di queste settimane, una generosa #ManovraSarri che male può fare?!

In Serie A, Tagliavento ha diretto gli azzurri diciannove volte con un bilancio di 9 vittorie, 5 pareggi , 5 sconfitte. Diciotto invece i precedenti con la Fiorentina: 7 vittorie, 8 pareggi e 3 sconfitte. I Viola sono la squadra alla quale ha concesso più rigori, ben 8. Per il Napoli 5. Nella nostra massima serie ha diretto in tutto 185 incontri. Bilancio complessivo: 91 vittorie interne, 57 quelle esterne e 37 i pareggi. Assegna di media 1 rigore ogni due partite.

Il classe ’72 ha un Curriculum Vitae di tutto rispetto. Miglior arbitro italiano della stagione 2009-10 (Premio Mauro). L’anno dopo è alla finale U21 Svizzera-Spagna vinta dagli iberici. Tra i vari De Gea, Mata, Thiago Alcantara si intrufolò Victor Ruiz. Il coinvolgimento in Calciopoli, il famoso “gesto delle manette” di Mourinho, l’altrettanto noto gol annullato a Muntari in Milan-Juve del 2012 e infine la sua presenza a Pechino che rovinò la Supercoppa tra Napoli e Juventus, sono solo alcuni episodi che lo confermano come un arbitro mai banale.

Il Sig. Tagliavento, domani sera al Franchi, sarà coadiuvato dagli assistenti Di Fiore e Preti e dal quarto uomo Vuoto; sulla linea della porta gli addizionali Irrati e Valeri.

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