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Napoli-Fiorentina 2-1, pagelle / Il partigiano Allan, Koulibaly è un muro, Hamsik quasi perfetto. La rivoluzione di Sarri è il sangue agli occhi

Napoli-Fiorentina 2-1, pagelle / Il partigiano Allan, Koulibaly è un muro, Hamsik quasi perfetto. La rivoluzione di Sarri è il sangue agli occhi

Napoli-Fiorentina 2-1, le pagelle di Ilaria Puglia e Fabrizio d’Esposito.

REINA – La mano di Pepe è miracolosa al 16’ del primo tempo, quando tira il polacco dal cognome impossibile da scrivere. Reina è un faro giallo nella Resistenza alla velocità viola. All’8’ del secondo tempo mura Kalinic – 7

I salvataggi, sì, ma soprattutto la disperazione sul mancato gol di Callejon, quando si butta a terra in ginocchio e con le mani raccolte attorno alla testa cerca una spiegazione all’inspiegabilità della mancata rete. E la cazziata al viola che aveva solo pensato di permettersi di alzare la gamba contro di lui mentre lui stava prendendo la palla con le mani? Ne vogliamo parlare, Fabrizio? – 7,5

HYSAJ – Alterna sprazzi buoni a giocate da principiante come quando prima rincorre Marcos Alonso e poi indietreggia beccandosi il cazziatone di Reina. Nei primi venti minuti è il simbolo dell’impotenza azzurra, ripiegando e ripiegando senza sapere a chi dare la palla, al 18’. A quel punto Sarri perde la pazienza e urla. Nel secondo tempo tutto sembra dimenticato, sgroppa felice sulla fascia ed è efficace anche in fase difensiva – 7

Fa un sacco di cavolate, ma al 24’ del secondo tempo ferma un viola difendendo egregiamente la nostra porta. Ho urlato solo quando ha fatto quel cross esagerato e inutile. Credo che sia quello il momento in cui ha urlato anche Sarri – 7

ALBIOL – Si fa imbambolare un paio di volte da Kalinic. L’unico pericolo per Reina nel primo tempo origina dalla sua lentezza. Al 6’ del secondo tempo arriva in spaccata nell’area avversaria e manca il raddoppio. Nei minuti finali, di testa, è una torre di guardia (ma non il giornalino dei testimoni di Geova) – 6,5

Ma se non segna davanti alla porta, e di testa, quando segna? Reina si è incazzato? Non ho visto, ditemelo! – 6,5

KOULIBALY – Essere una roccia ha i suoi pregi e i suoi difetti. Garantisce il solito repertorio di contrasti e anticipi e aperture, però rimane impietrito, pesante sul gol di Kalinic – 6,5

Fa il muro nel primo tempo, nel secondo tempo, fa il muro pure nell’intervallo, nello spogliatoio, e dopo la doccia, a fine partita. Fa il muro sempre, insomma: la grande muraglia di ebano nero. Ha una splendida visione di gioco, è esuberante, forse questo è l’unico suo difetto, dovrebbe calmare un po’ la sua “negrità”, a volte è troppo irruento – 8

GHOULAM – L’ingranaggio a sinistra non è perfetto soprattutto per le sue imprecisioni, nel primo tempo. La metamorfosi del secondo tempo trasforma anche lui – 6,5

Koulibaly lo tira su quando subisce fallo e fanno petto contro petto. Ghoulam sembra quasi volerlo abbracciare. Momenti belli, come all’85’, quando si fa tutta la fascia palla al piede. Merita mezzo voto in più – 7

ALLAN – Partigiano indomabile nella grande sofferenza del primo tempo. Ruba palloni anche da terzino destro. Fa un numero su Astori, che lo abbatte a costo zero, rimediando solo un cartellino giallo. Nella ripresa è un folletto d’acciaio che zompa ovunque e sa fare tutto. Insostituibile – 8

Generoso e testardo. Al 40’ ci incanta con una magia in chiusura su Borja Valero, poi, al 44’, prima del numero su Astori, salta un altro viola facendoci sognare. Sta davanti, dietro, al centro, manca solo che stia in porta: è ovunque. Cazzutissimo – 9

DAVID LOPEZ, dal 45’ del secondo tempo. Entra per far rifiatare Allan – S.V.

Tutto ciò che fa rifiatare Allan ha la mia benedizione – s.v.  

JORGINHO – Il duello con Borja Valero è uno dei più avvincenti e serrati del primo tempo e riesce talvolta a spezzare il possesso viola con qualche break vincente. Spesso decisivo in fase di copertura. Il secondo tempo rivela, ancora una volta, la sua centralità nel 4-3-3 – 7

Ha fatto un fallo inutile, ma non importa – 7  

HAMSIK – Una partita che rasenta la perfezione. Con Allan forma una ditta insuperabile di recupero palloni. È lui a servire in profondità Insigne, nell’azione dell’uno a zero. Subito dopo blocca in modo fenomenale una ripartenza di Bernardeschi – 8

Ha tagliato la palla per Insigne come si fa con il torrone dei morti, in modo soffice e preciso, evitando persino di lasciare le briciole nel piatto. Ha coperto dietro e impostato l’azione in avanti. Un dessert perfetto per questa domenica – 9

CALLEJON – Lui e Insigne si sono invertiti i ruoli rispetto agli anni passati. I gol di Callejon adesso li fa il Magnifico Lorenzo. A dire il vero l’ispanico ci prova, invano. Clamoroso lo sbaglio al 12’ del secondo tempo – 6

In apparenza il peggiore in campo. Ma Callejon ci serve lo stesso per entrare in profondità. Sì, al 12’ ho imprecato anche io – 6  

HIGUAIN – Nell’inferno dello stordimento provocato dal ritmo viola, non tocca mai palla. Solo sul finire del primo tempo c’è un segnale serio della sua presenza, quando accarezza di testa una palla di Insigne. Nella ripresa il Pipita, cara dottoressa Puglia, ritrova la sua condizione extraterrestre e fa un’apertura marziana per Hysaj. È solo un assaggio. Il secondo gol mostra una prepotenza estetica come un tuono. Pecca d’egoismo in più di un’occasione ma tutto viene perdonato quando si vince – 8

Bloccato, imbrigliato, senza idee né possibilità. Inizia che pensi che se nessuno gli recupererà palla e gliela passerà sarà complicato, che se non tornerà lui indietro a recuperarne qualcuna non segneremo mai. Sembra tornare a fare il piccio, come il peggior Higuain di sempre. Poi sembra sentirti, sembra ricordarsi le parole del mister, l’incitamento a ridere, a divertirsi: se la va a prendere con forza, pare che urli “me l’ea rà!”, poi galoppa, fa l’uno-due con Mertens e infine tira di potenza, con il sinistro. È il 30’ del secondo tempo: un momento perfetto. Dovrei dargli 8, per l’intera partita, ma il modo in cui ha strappato quella palla merita almeno un voto in più – 9

INSIGNE – Sottotono, come quasi tutti, nel primo tempo, nonostante un paio di magie. Poi il gol a freddo, quando la ripresa è appena iniziata. Segna al ritmo di Higuain e abbiamo detto tutto. Higuains, con la esse finale, è la sintesi di Higuain più Insigne – 8

Poco concreto nei dribbling per tutto il primo tempo. Dopo appena 40 secondi del secondo riceve una palla al bacio da Hamsik e la piazza al centimetro, con un tiro di precisione e potenza. Un millimetro più in là e gliela avrebbero parata. La precisione della fantasia, della forza. Al ritorno da un infortunio, per giunta. Commovente – 8

MERTENS, dal 15’ secondo tempo. Resta in campo solo per un quarto d’ora e il tacco per Ghoulam vale da solo 7. Poi però c’è l’assist per Higuain – 7,5

Nulla da aggiungere al tuo giudizio, Fabrizio: perfetto – 7,5  

EL KADDOURI, dal 33’ del secondo tempo. Rischia di provocare danni devastanti dopo un’inconcludente azione offensiva, quando la Fiorentina riparte e lui fa un fallo inutile – 5,5

Una domenica un po’ così, ma può fare tanto per tutti noi – 6

SARRI – Vince la partita più bella del campionato, per ritmo, intensità e qualità – 8

Era il nostro primo vero banco di prova e da come si era messa avevo già i crampi allo stomaco per la tensione, Fabrizio. La cosa stupenda della squadra messa su da Sarri, oltre alle risate in campo, alla voglia di giocare, al fatto che nessuno ha il posto assicurato anche se squadra vincente per ora non si cambia, è la cattiveria. Oggi, sull’1-0, non ci siamo chiusi dietro per poi prendere inesorabilmente gol, ma abbiamo continuato a correre con il sangue agli occhi e i denti digrignati, e quando loro hanno pareggiato abbiamo corso ancora, urlando come in battaglia, convinti che c’era da sfondare tutto quello che ci capitava davanti. Questa trovo che sia la vera rivoluzione sarriana. Ciao capolista, ci stiamo avvicinando per salutarti meglio – 9  

BANTI – Il fallo di Astori su Allan è da rosso e su Higuain è rigore. 4

La partita inizia lentissima ed estremamente tattica e lui fischia ogni cinque secondi. Poi non segnala il rigore su Higuain e non concede il vantaggio su Allan, o quantomeno butta fuori quell’animale che gli ha strappato la maglia. È toscano, ma non faremo illazioni sulla sua nascita: saluteremo solo sua mamma come facciamo con la capolista – 2

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