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Gianni Mura osserva lo scravattato Sarri e vede Osvaldo Bagnoli

Gianni Mura osserva lo scravattato Sarri e vede Osvaldo Bagnoli

È il tempo dei paragoni più o meno arditi. È naturale che sia così. Il Napoli va forte, ha battuto Lazio Juventus Milan e la capolista Fiorentina in quella che Gianni Mura – ormai uno degli ultimi cantori del pallone – su Repubblica ha definito “la miglior partita del campionato”. Ha diviso più o meno equamente i complimenti tra i due allenatori, Sarri e Paulo Sousa, “che la mentalità vincente non la sbandierano a parole, come molti fanno, ma la mostrano sul campo” e che sembrano “usciti dalla stessa scuola: pressing alto, molto alto, buona velocità di base con improvvise accelerazioni, pallone quasi sempre rasoterra, disimpegni manovrati”.

Elogi alla Fiorentina: “nessuno, al San Paolo, fin qui aveva giocato un primo tempo come quello della Fiorentina, lucida e aggressiva, per nulla disposta a subire”.  Ma ha vinto il Napoli, squadra definita tecnicamente più forte, “ed è stata la tecnica a fare la differenza”. Un Napoli, quello di Sarri, che “ha il giusto equilibrio. Insigne ha una continuità mai avuta in zona-gol e Higuain ha nuovi entusiasmi”. Infine, un accostamento non nuovo ma che arriva da Gianni Mura: “nello scravattato Sarri par di rivedere lo scravattato Bagnoli. E risentirlo: ch’el terzin faga el terzin, el median el median. Hamsik restituito al ruolo che lui preferisce e in cui si muove meglio, cos’altro è?”

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