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Contro un Milan in dieci, gli azzurri impiegano 70 minuti prima di sfondare. Guadagnati due punti sul terzo posto della Lazio

Contro un Milan in dieci, gli azzurri impiegano 70 minuti prima di sfondare. Guadagnati due punti sul terzo posto della Lazio

Al San Paolo, dopo settanta minuti di una gara paesana, noiosa, col Milan in dieci per l’espulsione di De Sciglio (2’) e rigore di Higuain parato da David Lopez, terzo errore dal dischetto del Pipita in campionato, il Napoli vince inevitabilmente di mezza goleada (3-0). Guadagna qualcosa sulla Lazio scesa al terzo posto (-4) e rimane a – 5 dalla Roma tornata seconda.

Il povero Milan di questi tempi, privo degli squalificati Menez, Abate e Mexes, con Montolivo indisponibile, votatosi in inferiorità numerica a una modesta gara di contenimento, passando dal 4-4-1 a un confuso 6-3-0 abbassando in difesa Honda e Bonaventura, inesistente Destro in attacco, non poteva cavarsela anche di fronte a un Napoli poco brillante, ma tenace nel suo giro-palla spesso orizzontale, i soliti passaggetti all’indietro e le imbucate che non riuscivano.

Per settanta minuti, Lorenzo Insigne ha cercato di dare gioco, profondità, dignità a una squadra che sembrava dimessa o, forse, era solo molto furba e paziente nella rincorsa alla vittoria. Hamsik era bene in partita, mentre per il resto era una quasi lagna.

Non poteva essere diversamente con una mediana (Jorginho e David Lopez) dalle idee corte e dai passaggi più corti ancora. Né le continua discese di Ghoulam portavano a qualcosa, cross troppo morbidi per i difensori milanisti. Callejon e Higuain si facevano chiudere nella ragnatela dei numerosi difensori-centrocampisti del Milan.

La croce rossa milanista reggeva perché il Napoli era lento e prevedibile. Poteva scapparci un mezzo miracolo quando sul cross di Bocchetti, Bonaventura di testa scheggiava il palo destro di Andujar (39’). Ma, in apertura di partita, sull’assist di Insigne, De Sciglio metteva giù Hamsik nell’area piccola. Espulsione del difensore per fallo da ultimo uomo e rigore. Dal dischetto, Higuain si faceva parare il rigore (2’). Era andata così anche contro Bardi del Chievo e Sportiello dell’Atalanta.

Il Milan ringraziava, ma non aveva la forza di replicare alla monotona supremazia azzurra (77 per cento di possesso-palla). Tutti indietro. Dopo l’espulsione di De Sciglio, Poli faceva il terzino destro su Insigne e sulla fascia raddoppiava Honda. Insigne, intelligentemente, lasciava la corsia alle discese di Ghoulam e si accentrava per creare gioco. Ma a un tiro vero ci arrivava solo Hamsik (42’), palla di poco fuori.

Spettacolo mediocre, complice un Milan in disarmo e con le assenze di rilievo. Il Napoli, davanti all’area milanista affollata, non tentava mai il tiro da fuori, non ne era capace Jorginho né David Lopez. Così la palla continuava a girare col Milan che si difendeva confusamente.

Se Insigne aveva martellato la squadra rossonera sino al 69’, Mertens che gli subentrava completava l’opera. Fresco di energie, il belga faceva saltare la difesa milanista. Intanto, Benitez anticipava stavolta i cambi cominciando a inserire Gabbiadini per l’inutile Jorginho (55’). La replica del Milan era Pazzini per Destro (57’) che non cambiava nulla, totale assenza rossonera in attacco.

Il Napoli cercava di accelerare dopo che Callejon colpiva l’interno del palo lontano (59’). La squadra aveva come un brivido e, in sei minuti, s’impossessava della vittoria. Cominciava Hamsik a fiondare in rete sulla respinta corta di un difensore (70’) con un magnifico inserimento dal limite. Raddoppiava Higuain su un cross all’indietro di Mertens (74’). Chiudeva il conto Gabbiadini sul cross di Ghoulam non trattenuto da Diego Lopez (76’). Una gran parata in corner di Diego Lopez negava il gol a Mertens (91’ tiro a giro).

Contava la vittoria e al diavolo il gioco. Era mancato completamente a Empoli, né ha avuto accenni di risveglio contro il Milan. Il Napoli ha condotto la partita per forza di inerzia a causa della modestia dell’avversario senza un solo slancio di orgoglio, senza una sola giocata valida e con una sola conclusione nello specchio contro le 18 conclusioni azzurre, sei in porta.

Si può dire che il gioco lento, poco in profondità, noioso del Napoli sia stato invece un’altra cosa, sia stato cioè il gioco del gatto col topo, paziente e insistente, senza sprintare, tanto la vittoria sembrava scritta in cielo e sul campo. Può essere. Ma la modestia tecnica di questo Napoli gatto paziente è stata a tratti disarmante. Passaggi imprecisi, movimenti sbagliati e prevedibili, danza lenta e palloni indietro.

Non lamentiamoci. Siamo a fine stagione e si soffre e poi, giovedì sera, c’è da fare molti gol al Dnipro nella semifinale d’andata dell’Europa League per non avere tremori nel ritorno in Ucraina. Benitez ridarà nerbo al centrocampo e anticiperà i cambi come ha fatto contro il Milan se il Dnipro dovesse resistere.

L’Europa League, ultimo sogno della stagione. Ma avere guadagnato due punti sulla Lazio tiene aperto il campionato degli azzurri che domenica andranno a giocare sul campo del Parma già retrocesso. Magari monotoni e noiosi anche a Parma, però vittoriosi (la Lazio affronterà l’Inter, la Roma passeggerà sul campo del Milan).

Mimmo Carratelli 

NAPOLI (4-2-3-1): Andujar; Maggio, Albiol, Britos, Ghoulam; Jorginho (55’ Gabbiadini), David Lopez (83’ Luperto); Callejon, Hamsik, Insigne (69’ Mertens); Higuain.

MILAN (4-3-3): Diego Lopez; De Sciglio (2’ espulso), Alex, Paletta, Bocchetti (61’ Bonera); Poli, De Jong, Van Ginkel; Honda, Destro (57’ Pazzini), Bonevantura (85’ Felicioli).

ARBITRO: Mazzoleni (Bergamo).

RETI: 70’ Hamsik, 74’ Higuain, 76’ Gabbiadini.

 

SERIE A / 34^ GIORNATA.

Sampdoria-Juventus 0-1, Sassuolo-Palermo 0-0, Roma-Genoa 2-0, Atalanta-Lazio 1-1, Fiorentina-Cesena 3-1, Inter-Chievo 0-0, Verona-Udinese 0-1, Napoli-Milan 3-0.

Lunedì 4: Cagliari-Parma. Mercoledì 6: Torino-Empoli.

CLASSIFICA: Juventus 79 (campione d’Italia); Roma 64; Lazio 63; Napoli 59; Fiorentina 52; Sampdoria 51, Genoa 50; Inter 49; Torino 48; Milan e Palermo 43; Chievo e Udinese 41; Verona 40; Empoli 38; Sassuolo 37; Atalanta 33; Cagliari e Cesena 24; Parma 16 (retrocesso).

PROSSIMO TURNO. Sabato 9: Juventus-Cagliari, Milan-Roma. Domenica 10:Chievo-Verona, Cesena-Sassuolo, Palermo-Atalanta, Udinese-Sampdoria, Empoli-Fiorentina, Parma-Napoli (ore 18), Lazio-Inter. Lunedì 11: Genoa-Torino.

 

EUROPA LEAGUE.

Giovedì 7 maggio, semifinali andata.

Napoli-Dnipro (ore 21,05), Siviglia-Fiorentina

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