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I sei gemelli di Higuain e il finto abbraccio al gol di Mertens: erano pizzichi, gomitate e morsi nascosti

I sei gemelli di Higuain e il finto abbraccio al gol di Mertens: erano pizzichi, gomitate e morsi nascosti
Il mio Napoli – Fiorentina 3-0
Gli effetti del ritiro sulla gente:
– Venerdì sera, a casa di amici, mentre si parlava del nostro argomento più gettonato, la parmigiana di melanzane, un ragazzo che non avevo mai visto prima ci ha confidato che il cognato della figlia del macellaio della zia gli ha detto segretamente che la nuora del fratello della nipote dell’ascensorista del palazzo dove vive l’estetista della moglie di Albiol, tra una ceretta e un fango, ha spifferato che Higuain avrebbe avuto da poco 6 gemelli, con 6 ballerine (tutte già sposate) diverse. E dopo averne raccontato i dettagli ha concluso: mi raccomando, non dite niente a nessuno.
– Ieri mattina, mentre si pregustava il solito aperitivo con gli amici della piazza, si parlava del nostro secondo argomento più gettonato, la cottura degli ziti col raù, un anziano signore, un colonnello in pensione, si è intrufolato nel discorso e ci ha confidato segretamente che uno dei magazzinieri del Napoli, tramite il barbiere dell’attuale fidanzato dell’ex cassiera di un Auchan di Caserta, giovane molto vicina all’ambiente partenopeo, ha raccontato discretamente che lo spogliatoio è spaccato perché, a parte l’orgia di inizio stagione, Kulì e Zapata sono stati esclusi dalle successive in quanto troppo giovani. E pare che questo abbia creato malcontento e differenti fazioni. Immancabile il “non dite niente a nessuno” con cui ha chiuso lo scoop.
– Prima della gara, fuori lo stadio, mentre alcune signorine di bell’aspetto distribuivano depliant della promozione di Premium per la Champions dell’anno prossimo (non ho ancora compreso se erano lì per buon auspicio o per sfotterci), alcuni tifosi discutevano del loro argomento preferito, il casatiello. Non sono riuscito a carpire la fonte (mi sembra un parente turco di uno di essi che avrebbe parlato con un parente bulgaro di una delle ballerine di Higuain ad un convegno ad Anversa sulla pastiera), ma ho sentito chiaramente che Benitez è stato sorpreso ad un addio al nubilato in un noto locale della Domiziana mentre si prodigava come ragazzo cubo. “Uagliù, però nun dicite niente che succede ‘nu casino”. Sì, ha proprio concluso dicendo “nu casino”.
– Tutto ha iniziato a frullarmi nella testa ed ero particolarmente preoccupato quando ho preso posto allo stadio. Ancora con le scorie nocive nello stomaco per la doppia intossicata romana urgeva una reazione. E le occhiaie di Gabbiaridi proprio non promettevano nulla di buono.
– Le curve insolitamente presentavano larghi vuoti. Il ritiro avrà coinvolto un po’ tutti. E il Minao, lasciandosi influenzare dall’ambiente, ha sentenziato: tutto questo mi ricorda i tristi sabato pomeriggio quando eravamo in serie B. Forse siamo gli stessi di allora.
– Fortuna che è partita dalle casse del San Paolo una inattesa tarantella rigeneratrice. 
– Mentre i ragazzi che ci erano avanti confabulavano: ho saputo che Gabbiadini ha partecipato a lunghe cene di lavoro, intrattenendosi con 4/5 ragazze che solitamente la notte attendono l’autobus sulla strada che va a Castelvolturno. 
– Poi è partito il consueto Napul’è di Pino Daniele ma prima dell’ingresso dei calciatori sul terreno di gioco che invece sono stati accompagnati dalle note di Go West come accadeva poco tempo fa.
– Il chiaro segno di uno spogliatoio da restaurare con calce e cardarella è quando i giocatori, i panchinari e i fotografi si sono ammassati uno sull’altro a testuggine per riempirsi di male parole prima della gara.
– Contrariamente alle previsioni del Minao, l’atmosfera si è subito riscaldata nonostante i primi minuti siano stati di studio e poco è accaduto: un quasi autogol di Savic su cross di Mertens; Gabbiaridi non è riuscito a superare Neto in uscita e Andujar ha rilanciato coi piedi come faceva Garella direttamente in fallo laterale.
– Al 23′ la svolta: Higuain per Mertens che dall’intersezione della lunetta ha fatto partire un preciso tiro all’angolino dove il portiere viola non poteva mai arrivarci. 
– Tutti i giocatori azzurri si sono abbracciati. Apparentemente. In realtà si è poi saputo che pizzichi gomitate e morsi nascosti hanno prevalso sulle effusioni.
– Higuain ha sbagliato un paio di facili controlli a centrocampo: il pensiero di avere dei gemelli lo sta condizionando.
Gargano ha sbagliato un paio di facili controlli a centrocampo: il pensiero di avere dei piedi lo sta condizionando.
– Poco dopo, proprio da un ottimo pressing del piccolo Walter, Higuain ha rimosso per un attimo la tarantella delle sue belle e ha scagliato una seggiata verso la porta di Neto. Traversa interna e linea (o gol?).
– Il cellulare è impazzito con una decina di messaggi uguali anche se da persone differenti: era gol.
– Da qui, i grandi misteri dell’umanità mi si sono riproposti: Chi era realmente Gesù Cristo? Perché Michu non ha tirato? A cosa servono gli addizionali? 
– Secondo lo Zingarelli, gli addizionali di porta addizionano le minchiate degli arbitri e dei guardalinee.
– Nell’intervallo, in seguito alle mancate proteste di Higuain e dei compagni, ne è nata la solita diatriba tra i tifosi: è giusto aggredire l’arbitro condizionandolo come avrebbe fatto Chiellini anche se a 150 metri di distanza? O come avrebbe fatto Lichtsteiner invocando il rigore, anche se la palla fosse rimbalzata a centrocampo?
– Nella ripresa è entrato Gomez. Ho temuto. Anche se l’attuale Mario non segnerebbe nemmeno se Zeffirelli o Pupo facessero gli addizionali.
– Gabbiaridi si è messo in evidenza con un bel tiro a giro che ha lambito il palo.
Il Minao ne ha però chiesto il cambio perché a suo modo di vedere sembrava spompato. A prescindere dalle occhiaie.
– Strepitoso è stato invece il recupero di Gargano su Claudio Salah dopo che aveva seminato 3 calciatori azzurri. È intervenuto pulito da dietro. Lo avrebbe imparato allo Streap 21. 
– Dopo un liscio clamoroso di Savic, Higuain, in preda a un tacco e punta, solissimo, non ha segnato, o meglio, non ha tirato e si è mangiato un gol che avrebbe realizzato anche Gomez. 
– Contrariamente ai miei cattivi pensieri che già vedevano in gol Gilardino al 90′, Calle ha pescato magistralmente in area Hamsik che ha realizzato il 2-0 con un bellissimo tocco in seguito a un inserimento in versione 2012.
– Al 75′ è entrato Insigne ed è uscito Gonzalone mio visibilmente dispiaciuto. I tifosi gli hanno comunque tributato un lungo applauso e un coro di sostegno. Mi sono emozionato. 
– Poco dopo è entrato anche Zuniga. Meravigliosi i nostri vicini di posto. Il bambino ha chiesto: papà, papà, chi è entrato? Il padre: Zuniga, è entrato Zuniga. E di nuovo il figlio: e chi è?
– Poco prima della fine, Andujar ha fornito un bell’assist col piede a Borja Valero, come Garella fece con Incocciati, ma lo spagnolo non ha saputo approfittarne. Insigne ha fornito un grande assist per Calle che invece ha chiuso la partita. 3-0.
– Calle si è scrollato di dosso la sfortuna e Gargano gli è andato sotto e lo ha steso con una mossa di catch. Chiaramente per dimostrare che lo spogliatoio è spaccato e ha usato metaforicamente la schiena di Josè Maria per manifestarlo.
– Alla fine, il pubblico felice e festante ha salutato tutti i ragazzi urlando “vi vogliamo così”.
– A dire il vero, il tossico dei giorni scorsi ancora non se n’è sceso, ma la reazione e la prestazione sono state notevoli e danno fiducia.
– Ho guardato il calendario. Ci sono ancora 8 partite di campionato e se giocassimo sempre così…
…e poi c’è l’Europa League. Da giovedì. Li facciamo verdi?
O essere ottimisti è un peccato imperdonabile?
– Inoltre, un pensiero al Parma. Dopo la vittoria di sabato sulla Juve ho letto in giro: grande Parma, mito Parma, favola Parma.
Una squadra da decimo posto che ha 16 punti di favoloso ha solo i debiti.
Il Napoli di Lippi fu una vera favola. Senza stipendi e senza ritiri arrivarono in Uefa.
– No, non ho niente contro i ritiri, perché è vero che compattano i rapporti, ma De Laurentiis mi ha puzzato molto di Pilato quando si è lasciato influenzare dell’ambiente inferocito post Lazio e mi ha puzzato di Giuda quando ha alluso alle pratiche notturne dei calciatori, spedendoli di fatto in pasto a coloro che in queste cose fantasticano e ci sguazzano.
– Il ritiro dell’Udinese anche ha fatto bene. Al Palermo.
– Ora però, ritiro o non ritiro, bisogna restare concentrati e non mollare più. E chi molla è un addizionale.
Forza Napoli Sempre
La 10 non si tocca.
Gianluigi Trapani
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