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Come si dice pappone in indonesiano? (Thoir, Mazzarri e l’Inter)

Come si dice pappone in indonesiano? (Thoir, Mazzarri e l’Inter)

Lo abbiamo scritto ieri, auguriamo un futuro radioso (a partire da lunedì) a Mazzarri all’Inter. Però è interessante – soprattutto per la nostra platea – seguire come i quotidiani di Milano seguono le vicende interiste. Ieri abbiamo riportato ampi stralci del pezzo di Fabio Monti, tratto dal Corriere della Sera, oggi lo stesso concetto (“l’Inter, al di là della volontà, che nemmeno c’è, non può consentirsi un esonero”) è ripetuto senza imbarazzi dalla Gazzetta dello Sport. Ecco i due capoversi finali dell’articolo.  

“Anche perché Thohir continua a guardare al quadro nella sua interezza, consapevole che per rientrare dal maxi prestito di 230 milioni nel giro di cinque anni bisogna tagliare i costi e aumentare i ricavi. Operazione, quest’ultima, che richiede più tempo, anche perché legata ai risultati. Dura penetrare il mercato internazionale con una squadra che non tira e non torna nell’Europa che conta. Thohir forse si augurerebbe anche più duttilità e un gioco più frizzante per avvicinare i tifosi. Ma resta un uomo pane e concretezza, poco incline a quegli sbalzi d’umore per cui se una cosa non gira la si cambia.

Come dimostra anche il suo approccio al bilancio. Elemento da non trascurare. Cambiare allenatore costerebbe qualche milione e indebolirebbe assai la posizione di un club che a fine mese andrà a Nyon per convincere l’Uefa che non tutti i conti sono ancora in linea con il financial fairplay, ma che la strada intrapresa è quella indicata da Platini e soci”.

Se aggiungiamo lo sfogo di Sandro Mazzola («Ho l’impressione che Thohir non voglia spendere»), non resta chi farsi una domanda: come si dice pappone in indonesiano? 

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