Il Napoli alla prova del Paok. Ma è presto per capire che stagione sarà

Inizia stasera al San Paolo il trittico delle amichevoli internazionali del Napoli per calarsi anticipatamente nel clima europeo in vista della Champions. I greci del Paok Salonicco, eliminati ventisei anni fa dal Napoli di Maradona all’inizio della cavalcata verso la conquista della Coppa Uefa, secondi nell’ultimo campionato (a 17 punti dall’Olympiacos), offriranno un test valido. […]

Inizia stasera al San Paolo il trittico delle amichevoli internazionali del Napoli per calarsi anticipatamente nel clima europeo in vista della Champions. I greci del Paok Salonicco, eliminati ventisei anni fa dal Napoli di Maradona all’inizio della cavalcata verso la conquista della Coppa Uefa, secondi nell’ultimo campionato (a 17 punti dall’Olympiacos), offriranno un test valido.

Il calcio greco ha orgoglio, grinta, accentuati valori difensivi. Il Paok è stato presente al recente Mondiale brasiliano con quattro giocatori nel blocco dell’Olympiacos, il centrocampista Katsouranis (35 anni) e l’attaccante Salpingidis (33) tra i titolari della nazionale ellenica. Il Paok giocherà in Europa League.

Tra le poche novità del secondo anno di Benitez, merita attenzione il difensore Kalidou Koulibaly (23 anni, 1,95), francese di origini senegalesi, che ha bene impressionato nella gara contro il Kalloni per sicurezza, tempestività di interventi, passaggi puliti, personalità. Un agile gigante d’ebano. Ancora spaesato l’attaccante spagnolo Michu (28 anni, 1,85).

Stasera non ci sarà Higuain e non ci sarà Lorenzo Insigne per impegni familiari. Non ci sarà Behrami ceduto all’Amburgo. Rafael torna in porta dopo l’infortunio. C’è nella “rosa” Gargano (30 anni) di ritorno dal Parma. A centrocampo vedremo Jorginho e Inler.

Lo svizzero, Hamsik e Zuniga, migliorando le prestazioni dell’ultima stagione, dovrebbero essere gli efficaci “acquisti interni” del Napoli, come ha detto lo stesso Benitez. Vedremo in attacco Zapata e Vargas, il cui destino azzurro sembra chiudersi per l’arrivo di Michu.

Il Paok fu un fiero avversario del Napoli di Maradona. Liquidato al San Paolo da un rigore di Diego, trasformò il match di ritorno a Salonicco in una guerra (1-1). Il Napoli giocò in una bolgia, sotto il tiro continuo di bottigliette e botte in campo, incidenti finali con venti tifosi napoletani feriti. Due anni fa, il Paok ha dovuto giocare tre partite a porte chiuse in Europa League per ulteriori incidenti nel suo stadio ribollente.

Stasera è importante mantenere la partita su un clima veramente amichevole senza scontri duri e infortuni. L’incasso sarà devoluto alla “Fratellanza italiana calcio nel nome di Ciro Esposito”, creata dal Napoli e dalla mamma del tifoso ucciso a Roma, Antonella Leardi, per dotare di infrastrutture scolastiche e sportive il quartiere di Scampia nel ricordo perenne del ragazzo che aveva il Napoli nel cuore e che ha pagato la sua passione in un vile agguato romano.

Dal Napoli, a inizio preparazione, si può pretendere poco. Ma sarebbe un bel segnale la partecipazione “convinta” di Hamsik e Inler, il cui rilancio potrebbe risultare determinante nella stagione alle porte.

Si vive in attesa che possa andare in porto il “colpo” Fellaini. Aumenterebbe l’appeal internazionale del Napoli e forse risolverebbe il tassello vuoto a centrocampo dove, però, il tedesco Kramer assicurerebbe maggiore grinta e tenuta.

La campagna-acquisti continua, ma non c’è da aspettarsi troppo se Fellaini, alla fine, risulterà il massimo.

Il secondo anno di Benitez dovrebbe però assicurare un miglioramento complessivo della squadra e, finalmente, una più affidabile tenuta difensiva dopo gli errori evidenti, individuali e di reparto, che fecero incassare troppi gol l’anno scorso.

Callejon è già in palla e Mertens è reduce da un eccellente Mondiale. Il Napoli non ha problemi in attacco specie con l’inserimento completo di Michu.

La squadra giocherà ancora per le prime posizioni, ma solo a ottobre/novembre potremo capire se sarà in corsa per lo scudetto che tutti già assegnano alla Roma, regina del mercato.

La Juve, nonostante il cambio Conte-Allegri, non mollerà. Le partite americane, oltre ai rinforzi chiesti e ottenuti da Mazzarri, indicano l’Inter come possibile concorrente dell’alta classifica. La Fiorentina riavrà gli infortunati (Pepito Rossi e Mario Gomez) che l’hanno frenata nella stagione scorsa. Il Milan sembra ancora in difficoltà.

Vedremo anche quanto le fatiche europee peseranno sulle tre squadre di vertice impegnate in Champions, augurandoci che il Napoli superi il turno dei play-off approdando ai gironi del torneo.

Dopo i greci, appuntamento di lusso a Ginevra contro il Barcellona (mercoledì 6) e di nuovo al San Paolo (lunedì 11) contro il Paris Saint Germain, una sfida che, per la presenza di Cavani e Lavezzi nelle file francesi, è stata definita un derby.

Mimmo Carratelli

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