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Twitter ci regala una speranza per Reina

Chissà che nell’epoca dei social una spia di mercato non possa arrivare proprio dal web. Ok, Rafa Benitez sembra aver praticamente chiuso il capitolo Reina: “Guadagna troppo, si rifarà una vita a Liverpool”. Adesso saltano fuori anche i dettagli: il portiere spagnolo avrebbe rifiutato una proposta di spalmatura dell’ingaggio. Amen. Amen? Forse no, perché c’è un elemento, o meglio una condotta, che arriva da Twitter e che lascia supporre quantomeno che le trattative tra Bigon e l’agente di Pepe siano ancora in piedi.Mi spiego meglio. L’account ufficiale del Napoli ritwitta abitualmente i cinguettii dei propri tesserati. Lo ha fatto durante la stagione, lo fa ora che il campionato è finito, con particolare attenzione per i giocatori azzurri che partecipano ai mondiali. Ecco, il Napoli continua a tenere d’occhio Reina: rimanendo alle ultime 24 ore, ne ha prima salutato l’esordio iridato con un lavoretto di grafica, poi (dopo la vittoria a valanga dell’Olanda) ha rilanciato il suo messaggio di riscatto. Andando a ritroso, la casistica, tra retweet, foto e disegni, aumenta. Insomma, la domanda è: perché il Napoli dovrebbe continuare a dare udienza a un giocatore che non è più suo? Perché sta provando a tenerselo, mi pare la risposta più ovvia.Prevengo le possibili obiezioni. La prima: il prestito scade il 30 giugno, Reina è formalmente ancora azzurro. La seconda: il Napoli sta facendo lo stesso anche con Dzemaili e Behrami, destinati con ogni probabilità a essere ceduti.È vero. Ma è vero anche che, se la trattativa per il portiere spagnolo fosse già fallita, nessuno considererebbe sgarbato trattarlo già da ex. Non mi vedo i capoccioni di Castelvolturno perdersi in formalismi del tipo: “Oddio, non metterà mai più piede a Napoli, ma rischiamo di offenderlo”. Anzi, considerando Reina parte del passato, per un account manager sarebbe più opportuno farlo scivolare nell’oblio, a cominciare dalla comunicazione.Con Behrami e Dzemaili, invece, bisogna essere diplomatici. Può succedere che nelle mille paludi del mercato il club azzurro non piazzi più in uscita i due centrocampisti svizzeri. Loro sì che poi tornano in città, loro sì che, se s’offendono, tengono il dito premuto sul grilletto dell’accusa per mobbing. Mica una differenza da poco.L’ultima obiezione, la più forte, è che il comportamento del Napoli su Twitter rappresenta, al massimo, un indizio fragilissimo. Il punto è che noi a Reina vogliamo bene. E, proprio perché ci auguriamo di vederlo ancora a lungo a difesa della nostra porta, ci aggrappiamo pure all’indizio fragilissimo. D’altronde lui corrisponde: l’immagine che il portiere spagnolo utilizza ancora per il proprio account Twitter lo immortala con la tuta del Napoli e la Coppa Italia tra le mani.Roberto Procaccini

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