Alla Spagna manca Puyol, l’Olanda ne fa cinque

A Salvador de Bahia, nel match d’apertura fra le due regine del Girone B, la Spagna viene letteralmente asfaltata dall’Olanda (5-1).La partita rimane in bilico nel primo tempo, chiuso sull’uno a uno, poi gli olandesi dilagano nella ripresa. Più vigorosi, più veloci, più aggressivi, fisicamente superiori e con una irresistibile forza offensiva. E, nel finale, […]

A Salvador de Bahia, nel match d’apertura fra le due regine del Girone B, la Spagna viene letteralmente asfaltata dall’Olanda (5-1).La partita rimane in bilico nel primo tempo, chiuso sull’uno a uno, poi gli olandesi dilagano nella ripresa. Più vigorosi, più veloci, più aggressivi, fisicamente superiori e con una irresistibile forza offensiva. E, nel finale, Casillas evita due gol sui tiri di Wijnaldum e Robben, ancora lui.Con questa clamorosa debacle, la Spagna campione del mondo sembra destinata ad uscire di scena in questo Mondiale.Sul banco degli imputati la difesa iberica. Piqué e Sergio Ramos falliscono il confronto contro Robben (doppietta) e Van Persie (doppietta). Disastrosa la serata di Casillas con gli ultimi tre gol sulla coscienza.L’Olanda mette a segno la rivincita della finale mondiale di quattro anni fa in Sudafrica quando picchiò duro ma alla fine si arrese al prodigio di Iniesta che siglò il gol della Spagna campione del mondo per la prima volta (aveva già vinto l’Europeo).Olandesi in maglia bluette completamente rivoluzionati. Della finale a Johannesburg sono in campo De Jong, Sneijder, Van Persie e Robben. Sette gli spagnoli ancora in campo: Casillas, Piquè, Sergio Ramos, Busquets, Xabi Alonso, Xavi, Iniesta.Del Bosque, potendo utilizzare il brasiliano naturalizzato spagnolo Diego Costa (25 anni, 1,88, prima punta dell’Atletico Madrid appena passato al Chelsea per 42 milioni di euro), rinuncia al falso nueve, ora ha un centravanti di sfondamento. Ma Diego Costa delude abbondantemente ed esce dopo un’ora lasciando il posto a Torres.E’ cambiato il tiqui-taka. Non più fraseggi ravvicinati, ma vigorosi passaggi insistiti anche a distanza e maggiore ricerca della profondità e della conclusione da fuori anziché la danza stretta per entrare in area. Ma il possesso-palla (69 per cento nel primo tempo) non porta mai al tiro vincente. La Spagna resta in piedi solo nel primo tempo con l’Olanda che l’aspetta e ne controlla lo sterile giro-palla.La difesa più forte del mondo paga la mancanza di Puyol, inimitabile regista difensivo, uscito di scena. Piquè e Sergio Ramos coprono male e, in velocità, sono umiliati dai due attaccanti olandesi. La difesa spagnola, poi, concede spazi larghi su ogni affondo degli avversari scoprendosi clamorosamente. Regista arretrato, Busquets regge nel primo tempo contro Sneijder. Xabi Alonso si stacca dal centrocampo per fare la mezz’ala sinistra. Iniesta e Xavi alla manovra con le discese sulle fasce dei terzini Azpilicueta e Jordi Alba. Diego Costa non è molto preciso, Silva lavora di quantità. Qualcosa la Spagna imbastisce nella prima frazione.L’Olanda aspetta e controlla il possesso degli spagnoli. Il portiere Cillesen ha fatto una sola parata di rilievo. Nel centrocampo a quattro, Janmaat e Blind (meglio quest’ultimo, due assist) giocano larghi, micidiali nella ripresa, portando avanti il contrattacco quando si scatena soprattutto Robben.Illusorio vantaggio spagnolo. Sul pallone filtrante di Xavi, Diego Costa è agganciato in area da De Vrij. Deciso Rizzoli nel concedere il rigore realizzato da Xabi Alonso (27’).Si gioca quasi sempre nella metà campo olandese dopo che la prima palla-gol del match era stata di Sneijder lanciato da Robben: conclusione addosso a Casillas (8’). Una sventagliata di Silva veniva sventata in angolo con una mano dal portiere Cillesen (42’).Era il primo errore della difesa spagnola a concedere il pari ai “tulipani”. Sul lungo cross di Blind, Sergio Ramos perdeva la marcatura di Van Persie che in volo colpiva di testa scavalcando l’incerto Casillas fuori dai pali (44’).Nella ripresa, ancora un lancio di Blind portava avanti l’Olanda. Il pallone raggiungeva in area Robben che si liberava di Sergio Ramos e anticipava il rientro di Piquè per battere Casillas (52’). Match rovesciato.Il vantaggio scatenava gli olandesi, devastante Robben e Van Persie, libero a destra, centrava la traversa (60’).Del Bosque correva ai ripari con una squadra più offensiva (62’ Pedro per Xabi Alonso e Torres per il deludente Diego Costa). Ma era l’Olanda a passare ancora.Sulla punizione da sinistra di Sneijder, Casillas pressato da Van Persie e da Martins Indi mancava la palla, dietro di lui il difensore De Vrij, appostato vicino al palo, toccava in rete (64’). Poi Casillas, di piede, salvava su un forte tiro dalla distanza di Van Persie.Ma ormai l’Olanda era padrona del campo, tutta scatenata all’attacco. Il patatrac lo firmava ancora Casillas che controllava male un allungo degli olandesi dalle retrovie, pallone assolutamente innocuo, ma il portiere spagnolo era incerto nel controllo e si faceva rubare la palla da Van Persie che segnava a porta vuota (73’).La Spagna non c’è più, la difesa fa acqua, non c’è filtro a centrocampo. Su un lancio lungo Robben andava in fuga centrale, lasciava indietro Sergio Ramos, giocava Casillas sull’uscita e metteva dentro (80’). Da quando tempo la Spagna non prendeva più di un gol? Stavolta è stata una catastrofe.Mimmo Carratelli OLANDA (3-4-1-2): Cillessen; De Vrij (76’ Veltman), Vlaar, Martins Indi; Janmaat, De Guzman (62’ Wijnaldum), De Jong, Blind; Sneijder; Van Persie (79’ Lens), Robben.SPAGNA (4-2-3-1): Casillas; Azpilicueta, Piquè, Sergio Ramos, Jordi alba; Busquets, Xabi Alonso (62’ Pedro); Silva (78’ Fabregas), Xavi, Iniesta; Diego Costa (62’ Torres).ARBITRO: Rizzoli (Italia).RETI: 27’ Xabi Alonso rigore, 44’ Van Persie, 52’ Robben, 64’ De Vrij, 73’ Van Persie, 80’ Robben. MESSICO-CAMERUN 1-0 – A Natal, sotto una pioggia battente, il Messico supera meritatamente un Camerun troppo difensivo, con rari sprazzi in attacco e incapace di far valere la sua fisicità superiore. Decide un gol di Peralta (61’). Eto’o manda a lato una palla-gol (21’). Due reti annullate a Dos Santos per offside. Nel finale, salvataggio di Rodriguez su Eto’o pronto a battere a rete.MESSICO (3-1-4-2): Ochoa; Rodriguez, Marquez, Moreno; Vazquez; Aguilar, Herrera (92’ Salcido), Guardado (69’ Fabian), Layan; Dos Santos, Peralta (74’ Javier Hernandez).CAMERUN (4-3-3): Itandje; Djeugoue (46’ Nounkeu), N’Koulou, Chedjou, Assou-Ekotto; Mbia, Song (79’ Webo), Enoh; Moudandjo, Eto’o, Choupo Moting.ARBITRO: Roldan (Colombia). MONDIALE 2014.Gruppo A: Brasile-Croazia 3-1, Messico-Camerun 1-0. Classifica: Brasile 3 (3-1), Messico 3 (1-0), Camerun 0 (0-1), Croazia 0 (1-3).Gruppo B: Spagna-Olanda 1-5, Cile-Australia.Gruppo C: Colombia-Grecia e Costa d’Avorio-Giappone (sabato 14).Gruppo D: Italia-Inghilterra e Uruguay-Costa Rica (sabato 14).Gruppo E: Francia-Honduras e Svizzera-Ecuador (domenica 15).Gruppo F: Argentina-Bosnia (domenica 15), Iran-Nigeria (lunedì 16).Gruppo G: Germania-Portogallo e Ghana-Usa (lunedì 16).Gruppo H: Belgio-Algeria e Russia-Corea del sud (martedì 17).

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