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La resa dei salottini tv (oggi tutti rafaeliti): «Coprirsi è la preistoria del calcio»

E alla fine si arresero anche i salotti tv. Annamaria Buonocore: “Benitez, ti voglio sposare”. Eziolino Capuano: “Il Napoli ha distrutto la Juventus. Ha dato lezioni di tattica, ha dato lezioni di tutto”. Antonio Corbo: “Ho sempre detto che se vuoi vedere il calcio nuovo, devi guardare a Benitez”. Toni Iavarone: “Io mi accodo al coro”. Ecco.

Rewind. E’ giovedì sera. Sono passate solo 24 ore da Catania-Napoli 2-4 e 3 giorni da Napoli-Fiorentina 0-1. A “Tifosi napoletani”, Gennaro Montuori dice che la Fiorentina è poca cosa. Volpecina, campione d’Italia 1987, quando prende la parola, obietta: “Non sono d’accordo con te”. A quel punto Montuori crolla: “No, non è poca cosa, ho detto così perché mi ha fatto innervosire”.

Il pre-partita di Napoli-Juventus su Sky è scoppiettante. A Massimo Mauro chiedono cosa sia mancato al Napoli quest’anno. Risposta: “Ha avuto poca credibilità. In estate ero tra quelli che lo davano tra i favoriti”. E la credibilità sarebbe mancata al Napoli.

“Il principale difetto del Napoli è che non riesce a gestire le partite facendo possesso palla”. Giancarlo Marocchi si sta disastrosamente avviando a una partita in cui il Napoli farà il 73% di possesso palla nei primi 20′, per un 53% finale. Pare che a Sky distruggano le registrazioni dei loro pre-partita. Le ingoiano per non lasciarne traccia.

Vogliamo parlare dei pronostici? Sconcerti: “Fra una settimana avrei detto il Napoli, stasera la favorita è la Juve”. Mauro: “3-3”. Marocchi: “2-2”. Costacurta: “1-2”.

E siamo a lunedì. Al dopo Napoli-Juve. Quando nessuno pare ricordare più quello che ha fin qui detto del Napoli di Benitez. Toni Iavarone: “Quest’organico, che è stato trattato spesso male, giocatori che venivano dati per rimbambiti, consente una partita del genere”. Antonio Corbo getta a mare l’italianismo: “Spero che anche l’ambiente sia cresciuto. Qui c’è un livello elevato di competenza. In altri salottini ho sentito che bisogna coprirsi, ma coprirsi è la preistoria del calcio”.

Gianluca Monti, a “Il bello del calcio” su Canale 21, parla come un ciclostile degli anni ’70: “La rivoluzione di Benitez è appena cominciata”. Troverete copia del comunicato nella cabina telefonica all’angolo della strada, la vittoria sulla Juve non sarà rivendicata.

Per evitare di esagerare, Zazzaroni costruisce tutta la sua puntata sul tema del rimpianto: ah, se il Napoli avesse giocato sempre così.

Vittorio Raio si tradisce: “Questa squadra è attrezzata per correre la Milano-Sanremo, non per vincere il Tour de France. Lo dissi tre trasmissioni fa, tre trasmissioni fa”. Va bene, va bene: tre trasmissioni fa.

Un’ora prima, su Sky. “Al rinvio Andujar, prossimo portiere del Napoli”. Durante la telecronaca di Udinese-Catania, Geri De Rosa raffredda l’entusiasmo dei tifosi dopo la vittoria sulla Juve.

A Canale 21 tra gli ospiti c’è lo juventino Massimo Giletti. E va in onda la scenetta di un paio di babà che provano a mettergli fra le mani. Lui si alza dalla sedia con orrore, manco fosse caffè del Gambrinus. In video nemmeno un putipù.

Mino Taveri, giunto da Mediaset, sostiene che in ogni caso la stagione campionato del Napoli è deludente. Fallimentare. Enrico Fedele annuisce e sorride. “E’ la verità, fatelo parlare”.

Tra uno zapping e l’altro, a eccepire sui risultati di Benitez, si intravedono Andrea Agostinelli, Sasà Campilongo, Dario Marcolin e Paolo Specchia.

Tutti prendono abbastanza seriamente il tema “ah, se il Napoli avesse giocato sempre così avrebbe vinto lo scudetto”. Quello che potrebbero dire nelle televisioni di Firenze pensando alle vittorie su Juventus e Napoli.

Ciro Venerato getta un velo di tristezza sui telespettatori lasciando immaginare quanto terribile sia la sua vita: “Oggi ho rivisto una puntata di Number Two di sei anni fa…”.

Gianni Ambrosino, direttore di Canale 21, racconta con un certo compiacimento dello striscione che al San Paolo diceva: “Napoletano juventino ti schifano a Napoli e pure a Torino”. Gifuni interviene per correggerlo: “Lo striscione diceva: Juventino napoletano…”. E vanno avanti per un po’, finché si accorgono che così era sparita la rima.

Perfino Collovati si sente un nipotino di Rinus Michels e smette di contestare le sostituzioni di Benitez: “Più nessuno al mondo toglie un attaccante per mettere un difensore”.

A Number Two, Anna Falchi si presenta con un vestito rosso e un mazzo di rose in mano. Parte un sottofondo, lei ammicca: “Mi sembra un film porno”. Da quel momento più nulla sarebbe stato uguale.

Il Pampa Sosa dice che vedere Napoli-Juve è stato come fare l’amore. Collovati: “Quando hai fatto l’amore, pensi a quelle di dopo, non a quelle di prima”. Ciccio Marolda aggiungerà: “A volte Benitez si innamora troppo di se stesso, certe volte mi sembra un esercizio di auto erotismo”. Anna Falchi si riprende la scena: “Stasera vi ho provocato e mi fa molto piacere”. Marolda diventa rosso. A questo punto Iavarone accenna una battuta sulla frase del giorno prima di Mazzarri, ma fa una gaffe: “Ieri Mazzarri ha detto che si eccita da solo”. Collovati lo corregge: “Ha detto che si stimola da solo”. Iavarone: “E’ un sinonimo”. Vigliotti: “C’è Tinto Brass in regia”. Marolda si fa rosso. Sembra una gita di terza media.

E per rimanere in argomento, Sandro Sabatini su Sky accenna all’uscita di De Laurentiis su Ilaria D’Amico: “Twitter è uno strumento come tanti altri, bisogna saperlo usare. Vale per giocatori, giornalisti, tifosi, presidenti…”.

Chiusura con le due frasi della serata. Gifuni: “Izzo dell’Avellino è il nuovo Bonucci”. Monti: “Abbiamo sbagliato noi, non abbiamo saputo leggere le idee di Benitez”. Amen.
Nando Deguti

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