Reveillere era su Twitter quando il Napoli lo fece contattare la prima volta attraverso un agente. Lo racconta lui stesso stamattina all’Equipe, il quotidiano sportivo francese che pubblica una lunghissima intervista con un titolo anche in prima pagina. Segno di rispetto e di attenzione per il terzino, ex Lione, ed ex nazionale. Proprio al Lione è dedicato il titolo principale. Bernard Lions chiede a Reveillere se nel suo cuore c’è ancora spazio per la ex squadra. Risposta: “Non amo parlare d’amore quando sono in campo”. La trattativa con il Napoli, racconta, è poi decollata con una telefonata di Benitez. “La linea non era chiara e lui ha dimenticato il suo francese. Mi ha detto: Ho pensato a te perché apprezzo la tua polivalenza. Cosa volete che potessi rispondergli? Che a Lione giocavo a destra e che non volevo più giocare a sinistra? Mi offriva un’occasione, non potevo che accettare, senza imporre la mia scelta”.
Reveillere racconta anche del passaggio al Psg saltato per circostanze poco chiare. “Sarei stato felice di giocare con Beckham, la rock star. Ho preso un biglietto per il treno e sono tornato, furioso. Lo scambio con Bisevac è saltato a causa del mio ginocchio destro, così dissero allora. E’ una sciocchezza. La visita medica che ho fatto a Roma ha messo i puntini sulle i”. Molto divertente anche il passaggio sulla maniera in cui si è tenuto in forma durante il periodo da svincolato. “Mi allenavo dal lunedì al venerdì nella palestra di Jeremy Duverne, il figlio di Robert, preparatore atletico del Lione. Giocavo a squash, perché mi piace e perché così mettevo alla prova le mie articolazioni”. Di Napoli, più banalmente, dice di apprezzare il sole, il mare e il calore della gente. “Non mi aspettavo molto venendo qui. Mi sono trovato in mezzo a persone calorose e che ti aiutano. Non so spiegarlo. Mi lascio cullare, ho scoperto una città atipica, dotata di un’architettura e di una febbre per il calcio incredibile. Nel giorno della partita, si ferma tutto. Quando si vince, la gente ti sorride. Quando si perde, è meglio starsene da soli. Vivo in uno spogliatoio cosmopolita. Napoli ha un buon progetto, mi piacerebbe continuare a farne parte”.
Desmond Digger
Reveillere, Twitter e il suo rapporto con Napoli
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