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Divisi su Fernandez e sul Napoli. D’accordo, invece, su Ghoulam e Inler

Le pagelle di Torino-Napoli 0-1, di Mimmo Carratelli e Ilaria Puglia REINA 7 – Due volte salvato dai pali: l’incrocio colpito da Bovo dalla distanza, il legno centrato da Meggiorini da pochi passi. Salva su un gran tiro di Darmian. E, alla fine, Immobile, tutto solo davanti alla porta, lo grazia sparando alle stelle. Serata da incubo per il King Kong di Madrid. Ha davanti un Napoli che non c’è. Perché lui non è che protegge soltanto, ma è pure protetto. I due pali lo dimostrano. San Gennaro lo vuole con noi. Bada, Aurelione, non ci si ribella ai santi, mai – 8 REVEILLERE 5 – Con gli esterni azzurri che si abbassano, tocca ai terzini avanzare con il risultato che si sa. Il cross non è il forte del francese, e fosse solo questo. Va avanti sempre incerto. La sovrapposizione con Callejon non funziona. Salva su un contropiede di Kurtic. Esce al 74’ senza più energie. Ha fatto inutilmente avanti e indietro sulla corsia destra. Quel salvataggio dimostra che non ha esattamente un piede nella fossa, come qualcuno pensa. Largo ai “vecchi”! – 5 HENRIQUE 5 – Entra per Reveillere. Cerca di dare una spinta a destra. Il Torino chiude sempre bene e sul fronte offensivo il Napoli non c’è. Un jolly. Fa tutto. Tipo quella scena di Animals House, quando John Belushi dice che serve una cosa folle per portare a casa il risultato. Ecco, quando il gioco si fa duro e serve una mossa di follia, entra Henrique – 5,5 FERNANDEZ 5,5 – Gli tocca spesso Barreto che è piccolo e sgusciante. Difende con affanno. Incerto quando propone l’azione offensiva. Poi gli tocca Immobile. Lo perde quando il ragazzo di Torre Annunziata viene a trovarsi solo davanti a Reina e, per fortuna del Napoli, alza il tiro sul gol sicuro. Mimmo! Assolutamente no. Per me è stato uno dei migliori in campo. Ed è cresciuto moltissimo. Rafa ha avuto ragione – 7 ALBIOL 5,5 – Le punte del Toro pressano i difensori azzurri e anche lo spagnolo perde sicurezza. Meggiorini rientra e non dà punti di riferimento. Tutta la difesa napoletana è incerta. Calibra male molti lanci. Nella serata delle teste azzurre stordite, sta per combinare un pasticcio tardando a lasciare la palla a Reina: deve rinviare alla disperata in fallo laterale. Insomma, si è rincoglionito pure Albiol – 5,5 GHOULAM 5 – Sbaglia i primi cross. Gli tocca avanzare perché, sul suo lato, Mertens arretra contro Maksimovic. Ma in avanti è poco incisivo. Duella qualche volta con Kurtic. Poi gli tocca Cerci e soffre di più. Eppure all’inizio sembrava li ingarrasse tutti, i cross – 5,5 JORGINHO 5 – Serata grigia, ma è tutta la squadra che non gira. Sbaglia qualche lancio e batte male qualche cross. Gira a vuoto tra i centrocampisti del Torino. Non ha fortuna in una splendida imbucata per Callejon. Una brutta conclusione a lato. Era il più fresco di tutti (non aveva giocato ad Oporto), ma non si vede. Ammonito per un fallo su Kurtic. Entra, fa lo sbruffoncello, azzoppa un granata e prende il cartellino giallo. Mi sta simpatico – 5 INLER 5 – Tocca molti palloni, mai illuminanti. Cerca lo spazio per il tiro dalla distanza, ma perde sempre il tempo della battuta. Una volta ottiene un corner, la seconda volta calcia malamente a lato. Ammonito, ma senza conseguenze (non era diffidato). Esce nel finale. “De puta madre”, gliel’ha detto Callejon – 4,5 BEHRAMI 5 – Si perde anche lui nella confusione generale quando entra al posto di Inler (62’). Spesso in posizione avanzata, ma non è il suo mestiere l’appoggio per l’attacco. Corre in orizzontale, perde palla. Gioca un calcio ruvido. Giocherà pure un calcio ruvido ma si graffia lui per primo – 5 CALLEJON 5 – Serata no. Dovrebbe impegnare Darmian andando all’attacco, finisce invece col subire l’esterno granata che gioca alto, viene avanti e costringe lo spagnolo ad abbassarsi. Incerte le sovrapposizione con Reveillere. Più di un errore nel controllo della palla, sempre pressato. Una svirgolata tentando un tiro audace, una conclusione fuori. Solo un bel pallone per Higuain (16’ esce Padelli a bloccare). A corto di energie, esce all’80’. “De puta madre”, gliel’ho detto io – 4,5 INSIGNE 5 – Entra per Callejon, perde i primi palloni, si batte confusamente, non assicura la scossa che serviva alla squadra per rialzarsi nel finale. Non abbiamo sempre detto che Insigne non può entrare a dieci minuti dalla fine per quanto noi sogniamo che diventi uno stracampione in grado di prendere per mano la squadra? Mi pare di sì – 5 HAMISK 5 – È suo il lancio per il gol di Higuain e questo gli “salva” la partita in ombra. Non aveva marcato Fernando a Oporto, non contrasta Tachtsidis, il centrale del centrocampo granata che fa gioco a volontà. Ha tanta rabbia per il suo periodo nero da tentare impossibili conclusioni, battendo spesso contro gli avversari, una volta un tiraccio fuori. Quasi sempre chiuso mentre tenta la giocata. Palloni toccati sempre all’indietro. Un assist oggi, un gol domani. E la rabbia è già un buon inizio: meglio del nulla. Forza 17! – 5,5 MERTENS 6 – Soffre il confronto con Maksimovic (1,93). Costretto più a difendere sulla sua corsia che ad attaccare. Si accende nel finale con tre azioni individuali in cui cerca rabbiosamente il tiro vincente: Padelli salva due volte, la terza conclusione va fuori. Meno reattivo e veloce del consueto. Ma non si arrende mai. Bisognerebbe ricordargli che ha una squadra attorno e che non c’è spazio per inutili azioni individuali in una squadra – 6 HIGUAIN 6,5 – Astuto nel contrasto con Glik quando va al gol sul lancio di Hamsik. Spesso isolato in attacco sotto il controllo dei tre difensori torinesi. Non c’è tridente a Torino. Callejon e Mertens sono lontani. Hamsik gira a vuoto. Tocca appena quattro palloni nel primo tempo. Riemerge nella ripresa e impegna Padelli (52’), prima conclusione azzurra nello specchio della porta. Scivola battendo una favorevole punizione dal limite con palla fuori. Ma è implacabile nella rasoiata che batte Padelli. Torna al gol ed è il quattordicesimo centro in campionato. Un campione si riconosce dalla rasoiata, dalla solitudine che lo porta comunque in gol, dalla faccia che fa quando scivola sulla noia di una brutta partita. Non c’era nessun fallo: prendete il gol, impacchettatelo e portatevelo a casa – 7 BENITEZ 6 – Ha una squadra a pezzi e confusa. Giocano tutti i titolari, può farci poco. Deve subire la trappola tattica di Ventura che alza gli esterni Maksimovic e Darmian costringendo Mertens e Callejon a giocare bassi. A centrocampo non c’è partita fra gli spenti Jorginho, Inler e Hamsik contro i più vivaci centrocampisti granata. Le due sostituzioni (Behrami per Inler e Insigne per Callejon) non portano risultati positivi. Tutta la squadra è sulle ginocchia. Contro il Porto l’impresa si fa più difficile con questo Napoli che ha perso corsa, brillantezza, ritmo, velocità. Non credo sia un problema fisico, né mi pare che il Toro abbia dominato. Ho visto un paio di occasioni in più da parte dei granata, ma anche un paio di parate maestose di Padelli. Ho visto Immobile spazzare la palla alle stelle e Higuain, invece, metterla dentro. Ho visto lui e Glik correre verso la palla e Glik scivolare. Non ho visto alcun fallo, nonostante Ventura e Onofriocomesichiama di Sky. Ho visto una partita in cui non abbiamo giocato bene e che forse avrebbe avuto come risultato giusto un pareggio. Invece l’abbiamo vinta, a culo, come succede nel calcio. Mo’, se non riuscite a tollerare di perdere contro il Napoli non è mica colpa nostra. E che i telecronisti Sky siano così schifosamente di parte neppure. Non ci riguarda, insomma. Ci riguardano i tre punti. Possiamo sperare che il ritmo soft sia stato dettato dalla preoccupazione del prossimo impegno col Porto, possiamo pensare che Rafa abbia chiesto di non spingere troppo per non stancare gambe che sembra abbiano dimenticato come si sta in campo prima di giovedì. Tutto questo non ci deve interessare. L’unica cosa che conta sono i tre punti, e quelli, fortunatamente, sono nel carniere. Forza Napoli, Sempre. Jamm annanz che tra due giorni è giovedì – 7 MIMMO CARRATELLI e ILARIA PUGLIA

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