Il mercato, si sa, surriscalda gli animi dei tifosi. Dopo la partenza di Cavani, una nuvola di tristezza è calata su quelli del Napoli, insoddisfatti dall’annuncio del nuovo attaccante azzurro che tarda ad arrivare.
Girandole di nomi, smentite e mezze conferme, sogni e presunti bidoni accompagnano le giornate del tifoso medio azzurro, il quale, preso dallo sconforto, con passione e forza, invita il Presidente a spendere il tesoretto. Avrò letto più volte in questi giorni sui social network la frase “Pappone posa i soldi!” che un qualsiasi altro epiteto rivolto al Calderoli di turno.
Quale madornale errore ha fatto De Laurentis a twittare quel giorno che ha stanziato 124 milioni per il Napoli! Senza precisare che “per il Napoli” non vuol dire automaticamente per il mercato del Napoli. E quindi, di fronte a questo fiume di denaro, ognuno si sente autorizzato a dire la sua.
Cosa saranno mai 300mila euro che tengono distanti il Napoli da Julio Cesar? Briciole. E i due milioni per una promessa come Damiao, destinato a Napoli con la benedizione di tal Careca, uno che di gol ne capiva? Un caffè, e nulla più.
Tutta colpa dell’avarizia presidenziale.
Potrei continuare a lungo con altri esempi (Gomez Rami, etc.), animato dallo spirito del tifoso deluso che si sente fregato ma un sussulto di “orgoglio aziendalista” mi assale e mi porta a scrivere un pezzo in difesa del presidente. Consapevole del rischio che corro.
Questione portiere. Caro tifoso del Napoli che da venti giorni mi ricordi che Julio Cesar è un campione, secondo al mondo solo al Buffon, mi spieghi perché l’Inter lo ha dato via un anno fa pagandogli una liberatoria ed investendo 15 milioni su un altro portiere? Ha 34 anni ed un contratto col QPR che lo obbligherebbe a giocare nella serie B inglese. Troppe bizze per venire in una squadra che partecipa alla Champions e in un campionato in cui può giocare un ruolo da protagonista in vista del Mondiale in Brasile. Caro Presidente, sa cosa le dico? Lanciamo Rafael titolare e magari con un campionato super lo mettiamo anche in competizione per la maglia numero 1 della Selecao! Non basta un rigore parato alla Confederations Cup…
Questione attaccante. Caro tifoso del Napoli che da anni mi dici che Galliani è il più grande direttore in circolazione perché non si fa prendere dalla fretta e piazza colpi lastminute a prezzi di saldo e che l’Inter ha vinto uno scudetto grazie al grande affare targato Snejider, mi spieghi perché oggi De Laurentis è il pollo da spennare per il tesoretto messo da parte?
Credo, in realtà, che la realtà sia differente da quella che ci raccontano.
In un mercato dove gli acquisti faraonici dei nuovi miliardari già sono stati fatti (Cavani e Falcao), il valzer delle altre punte, ed il conseguente effetto domino, tardano a partire. Restiamo, quindi, in attesa dei colpi di Real, Arsenal, Chelsea e Zenit per capire come questa sessione si evolverà.
Tornando ai nomi affiancati al Napoli, sfido chiunque a spiegarmi perché Higuain è migliore di Damiao piuttosto che di Jackson Martinez o Torres e così via. A mio avviso, sono nomi che si equivalgono ed ognuno potrebbe fare al caso degli azzurri. Con la partenza di Cavani e l’arrivo di Benitez, è cambiata la mentalità di gioco. Il 4-2-3-1 richiede una buona prima punta con una linea a tre di qualità, non a caso in questo settore si sono concentrati i principali sforzi realizzati finora (Callejon e Martens, che sono andati ad aggiungersi ad Insigne, Hamsik, Pandev e Dzemaili). Ricordo che la Juve ha vinto gli ultimi due scudetti con Vucinic, Matri, Quagliarella, Pepe, Giaccherini, Vidal davanti, ossia senza il famoso “top player”.
Data la situazione, a mio avviso, il Napoli fa bene ad aspettare il momento opportuno per comprare al giusto valore un giocatore che fa al caso del modulo dell’allenatore. In un mercato dove la Juve prende Tevez a 10 milioni, è adeguata la richiesta di 40 milioni per Higuain o quella di 35 per Jackson Martinez? Paradossalmente, Ibrahimovic e Rooney costano un prezzo inferiore, ma hanno lo scoglio dell’ingaggio.
Se dovessi scommettere, oggi punterei su Dzeko, divenuto esubero dopo l’ingaggio di Negredo e Jovetic. Ricordando le parole di De Laurentis di un mese fa, potrebbe esserci già un mezzo accordo con il City. E con il nostro budget, ne possiamo prendere anche un altro come valida alternativa (mi piacerebbe Osvaldo ma potrebbe essere uno tra Damiao e Matri).
Piuttosto, noto che il ragionamento sull’attaccante ha spostato l’attenzione dagli altri ruoli. Ragionando per doppioni e sul modulo 4-2-3-1, sistemati i centrali con Albiol (ad oggi sono 5: Cannavaro, Fernandez, Gamberini, Britos), manca un’alternativa a Maggio, a meno che non si è deciso di puntare su Mesto. Dato partente Zuniga, non basta Armero. Se fossi in Bigon, di fronte alle deliranti offerte che rispondono ai nomi di De Ceglie e Ziegler, darei in cambio il colombiano solo per Caceres, difensore duttile che nell’Uruguay gioca anche a sinistra.
A centrocampo, ad Inler e Behrami non vedo alternative nell’attuale rosa. Sfiduciato Gargano, inesistente Donadel, troppo giovane Radosevic, concentrerei gli sforzi per due validi giocatori in questo settore. Le cronache ci dicono che uno dovrebbe essere Gonalons. Come vice Behrami, farei di tutto per prendere Obiang, una scelta che rientrerebbe anche nelle logiche societarie.
Su linea dei tre ed attacco, già detto.
Pertanto, restiamo fiduciosi. E non facciamoci ingannare dal nome dell’attaccante. 124 milioni sono tanti per mettere a posto l’intera squadra, in ogni settore. Non approfittarne, sarebbe un delitto.
Michele Affinito