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Su Cavani ha ragione Zsa Zsa Gabor

“Non conosci mai bene un uomo fino a che non divorzi da lui”. Firmato Zsa Zsa Gabor, nove matrimoni in carriera, un’autorità in materia. E francamente anche stavolta, in caso di divorzio sportivo, è difficile non dare ragione alla signora Sari. Purtroppo lo abbiamo conosciuto, abbiamo capito chi è. Ha cominciato a frignare come un bambino, ha messo in mezzo la mamma e il papà, ha tirato calci alla porta chiusa, ma da dentro, e ha cominciato a gridare che se ne vuole andare. Come se qualcuno volesse trattenerlo. Come se qualcuno gli avesse puntato la pistola alla tempia al momento della firma del contratto. Se l’è costruita da solo quella gabbia che oggi avverte come tale.
Sia chiaro, Edinson, noi ti ringraziamo lo stesso. Non ti avremmo mai trattenuto con la forza. Però ci saremmo aspettati un diverso atteggiamento da te, questo sì. Strano che nel corso dei tuoi continui dialoghi col Signore non abbia avvertito un po’ di disagio per questa sceneggiata che hai messo in piedi. Dovevi solo trovare i soldi per andar via. L’hai voluta tu quella sbarra. L’hai voluta tu perché lo scorso anno ti ha consentito di raddoppiare l’ingaggio.
Tu dirai che sei un professionista. Ecco, appunto, fai il professionista. Comportati da tale. Lascia stare mamma, papà, il fratello, la moglie, i tuoi figli, la nuova fidanzata. Non ci interessa niente di loro. Parla chiaro. Chiedi di essere liberato. Se l’avessi fatto, magari ti avremmo applaudito ugualmente. Anzi, sicuramente lo avremmo fatto. Ma questa presa per i fondelli suona davvero stonata. Fuori luogo. E rovina una relazione. Per dirla alla Zsa Zsa Gabor, ci hai fatto capire chi sei. Ecco, noi ne avremmo fatto volentieri a meno.
Massimiliano Gallo

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