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Da problema a top player. La metamorfosi della Gazzetta su Tevez

A forza di chiederci se Carlitos Tevez finirà al Milan o all’Inter, ci siamo scordati la domanda che sta a monte, quella che conta di più: ma poi serve davvero l’ Apache? Nessuno mette in dubbio il valore assoluto del giocatore e la possibilità di averlo a un prezzo ridotto, visto che il City è costretto a sbolognarlo, anche se il fatto che i due Manchester lo abbiano lasciato partire e che nessun grande club disturbi la zuffa delle milanesi qualche pensiero dovrebbe suggerirlo. Ma ammettiamo pure che Tevez (mai titolare fisso nell’Argentina) sia un fenomeno e torniamo alla domanda: è davvero un bene di prima necessità?
(da La Gazzetta dello Sport di mercoledì 11 gennaio 2012)

Carlitos, vai. Vai pure a Parigi a riempirti di luce e di soldi che, in fondo, per noi è meglio così. Non rimarremo al buio. Esattamente una settimana fa, sulla Gazzetta, ci chiedevamo apertamente: “Ma questo Tevez serve davvero?”. Una domanda retorica che sottintendeva risposta negativa.
(da La Gazzetta dello Sport di mercoledì 18 gennaio 2012)

L’entusiasmo scatenato da Carlitos ha pochi precedenti in una piazza tradizionalmente composta nell’esternare ogni tipo di emozione. Ma qui siamo in presenza di uno dei più grandi attaccanti al mondo, un vincente, un top player in piena regola. Un’inversione di tendenza: il grande campione che lascia l’Inghilterra e sceglie l’Italia, nel pieno della sua carriera.
(da la Gazzetta dello Sport di sabato 29 giugno 2013)

a cura de Il Ciuccio

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