Ho ancora chili di rabbia che strisciano scorticando le vene. Alla luce di ciò che si è visto in campo, devo dire che il decadente Diavolo ha meritato il pareggio, se non altro per non aver mollato, quando ormai sembrava già tutto segnato. Ma la bile mi pervade per come sia maturato. Una partita giá vinta e stravinta che invece si trasforma in un nuovo passo falso. Perché di passo falso trattasi. Con tutto il rispetto per il plurititolato Milan, che resta tale anche con i tanti indisponibili e una difesa molto insicura, ma questa squadra, con quell’atteggiamento, meritava un passivo di gran lunga superiore nella prima frazione. E invece, un 2-0 filato, un gol divorato da Lorenzo, che invece di realizzare il cappotto, pensa bene di fornire un assist ad un anticipato Cavani che accorreva da dietro e infine, il Faraone che ci puniva sull’unica disattenzione difensiva del primo tempo. 2-1 e ricominciavano i tormenti. Nella ripresa, il Napoli agiva esclusivamente di rimessa subendo il costante, ma sterile, predominio territoriale milanista. La partita e la tattica così dovevano essere impostate. Difatti, ora parleremmo ancora una volta di altro, se Cavani, Maggio e soprattutto Hamsik l’avessero buttata dentro. Ormai mancava solo il colpo del K.O. ad un Milan ancora vivo, ma attaccato con i denti alla partita. Non credo che quella squadra avrebbe avuto la forza di recuperare due gol, se consideriamo inoltre che avrebbe dovuto esporsi ancor di più al contropiede azzurro. Curiosità che non potremo mai toglierci visto che le occasioni le abbiamo buttate alle ortiche. I rossoneri, passata la buriana, si avvicinavano sempre di più alla nostra area di rigore, fino a punirci, per un errore di posizione, ancora una volta con il Faraone che anche a Napoli ha dimostrato che bel giocatore sia. Blackout e 2-2.
Secondo la mia opinione, per l’ennesima volta, la partita è stata preparata come si doveva. E ripeto, se avessimo concretizzato una delle clamorose palle gol, ora proseguiremmo l’incensare iniziato domenica scorsa. Però, visto che ciò non è purtroppo accaduto, una domanda al mister la voglio porre.
Il mio cruccio non è sulla sostituzione di Lorenzo che ormai camminava e che più volte ha guardato la panchina, ma è: perchè Mesto?
Quei pochi palloni che ha giocato, non mi è dispiaciuto, ma è stato spostato tre volte di posizione e in una di quelle è anche scaturito il secondo gol avversario. Cosa ha detto Mazzarri a Mesto prima di entrare? Prima si è piazzato a fianco di Dzemaili con Inler spostato più dietro per dare maggiore filtro (con Mesto?!), poi lo ha spostato a destra e dopo poco a sinistra a coprire uno Zuniga stanco. Per dieci minuti non si è capito niente. Ho visto Hamsik imbestialito con la panchina in occasione del gol del pareggio. Marek si è trovato in mezzo a due milanisti sulla tre quarti, a 5 minuti dalla fine, in vantaggio per 2-1. Ma dov’erano gli uomini? Mesto aveva un secondo prima abbandonato la posizione a destra per mettersi a sinistra. E proprio lì ci hanno infilzato. In contropiede!
Perché Mesto? Campagnaro spostato avanti e Britos(o Aronica) sulla linea difensiva, no? E magari Mesto al posto dello spompato Maggio.
Probabilmente con questa furba mossa avremmo addirittura perso, e so che un po’ tutti ci inventiamo allenatori ogni partita, ma io davvero non riesco a capire questa mossa. La verità è che in panca non c’erano troppe alternative. Ci sarebbe servito un centrocampista tipo Nocerino, ma avevamo Valon squalificato e Donadel la cui condizione pare ancora approssimativa e magari ci sarebbe servito un attaccante, tipo Pazzini, ma avevamo Pandev ancora in infermeria e Vargas, le cui doti restano ancora un oscuro arcano.
Non lo so, a mio modo di vedere, la partita l’abbiamo pareggiata per le giá più volte citate ocasionissime sprecate, ma stavolta non condivido la scelta di Mesto in quel ruolo suicida e Santana docet.
E la rabbia non passa.
Forza Napoli Sempre
La 10 non si tocca.
Gianluigi Trapani