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Orgoglio Rangers Glasgow, sono in serie D e riempiono lo stadio (gioca anche Cribari)

C’è un posto nel mondo dove ogni settimana si gioca Napoli-Cittadella. E’ in Scozia, a Glasgow, Ibrox Park, uno degli stadi in cui re Giorgio VI non riuscì a mandare avanti il suo discorso per via della balbuzie. Ma questo non c’entra. Ibrox Park è la casa dei Rangers, un montone di scudetti vinti (54: ma non sono la Juventus di Scozia) e una Coppa delle coppe che si ricorda il cippo a Forcella (1972). Per un debito di quasi 10 milioni di sterline verso il fisco del regno, dopo una putecarella durata quattro mesi, i Rangers a giugno sono falliti. Lacrime, disperazione, il lutto. Come successe al Napoli, li sbattono fuori dalla serie A. Come successe a Napoli, ecco che a Glasgow nasce una nuova società. Anche se non l’hanno chiamata Rangers Soccer, ma Rangers Football Club, all’inglese, perché il presidente loro non fa il produttore a Hollyvùd. Ma comunque.


Il fatto è che in Scozia in piena estate, mentre noi ci stiamo facendo due bagni, si pongono un problema: poiché da 27 anni lo scudetto o lo vince il Celtic o lo vincono i Rangers (ultimo intruso nel 1985, Aberdeen) temono che senza i Rangers il campionato diventi una barzelletta. A qualcuno viene in mente di farli ripartire subito dalla A, altri gli offrono un posto in serie B, e qui viene il bello. Viene il bellissimo. I tifosi dei Rangers si oppongono. Non vogliono favoritismi né sconti. Non pronunciano la parola complotto (conspiracy). Non fanno pesare il loro nome. Ecco perché non sono la Juventus di Scozia. Scrivono una lettera. “Vogliamo ripartire dal basso per non essere accusati dai tifosi degli altri club di essere stati in qualche modo sostenuti in maniera scorretta. Vogliamo essere in grado di camminare a testa alta e di poter tornare ai massimi livelli vincendo tutti i tornei che dovremo affrontare”. Una lettera che solo noi italiani abbiamo trovato incredibile.


In Scozia che devono fare? Li accontentano. Li mandano in serie D. Ed è lì, nella serie D scozzese, che ogni settimana si sta giocando un Napoli-Cittadella, quello dei 45.770 spettatori per la nostra prima in C. A Glasgow, i Rangers fanno per ogni partita in casa 50mila spettatori. Cinquantamila. Tutto esaurito. E non sono neppure primi in classifica: sabato hanno perso in trasferta contro un certo Stirling Albion e ora rischiano di trovarsi a -4 dal primo posto, da quei Queen’s Park Glasgow che fanno 900 spettatori. Il paradosso è che più i Rangers dimostrano di poter vivere senza grande calcio, più il grande calcio dimostra di non poter vivere senza i Rangers. I game designer di Fifa 2013 non hanno resistito, hanno comprato la licenza del nuovo club e lo hanno tenuto nel videogioco. La prima squadra di serie D al mondo. Dalla formazione sbuca il nome del brasiliano Cribari. Non è un omonimo, è quel Cribari là. Ed è bello pensare che dopo essere stato a Napoli, non cercasse un’altra squadra. Cercava un’altra grande storia.

Il Ciuccio

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