Un Napoli di sogno con Diarra e Cissokho

Tra i “dolori” della nazionale, da reinventare per la fase finale degli Europei in Ucraina e Polonia (debutto degli azzurri di Prandelli domenica 10 giugno contro la Spagna, campione d’Europa e del mondo) e i “dolori” del calcio-scommesse, il calcio galleggia sulle “voci” che anticipano il mercato ufficiale. Scorrendo i nomi fatti per il Napoli, […]

Tra i “dolori” della nazionale, da reinventare per la fase finale degli Europei in Ucraina e Polonia (debutto degli azzurri di Prandelli domenica 10 giugno contro la Spagna, campione d’Europa e del mondo) e i “dolori” del calcio-scommesse, il calcio galleggia sulle “voci” che anticipano il mercato ufficiale. Scorrendo i nomi fatti per il Napoli, fra trattative avviate, nascoste, presunte o semplicemente desiderate, si avrebbe per l’anno prossimo una squadra di grosso calibro col 3-5-2: Handanovic (De Sanctis); Campagnaro, Ivanovic (Cannavaro), Kolarov; Maggio (Schelotto), Gargano, Diarra, Hamsik, Cissokho (Armero); Doumbia (Vargas), Cavani. Per il momento, un sogno sulla carta. Le esigenze di potenziamento della formazione azzurra erano e sono molto chiare: almeno un difensore centrale di grande personalità, un terzino sinistro, un esterno sinistro e un leader di centrocampo.

Il bilancio in attivo e il “tesoretto” per la cessione di Lavezzi consentono di essere ben presenti sul calciomercato. Seydou Doumbia, 24 anni, agile attaccante ivoriano del Cska Mosca, 33 gol in due stagioni con la squadra russa, avrebbe un costo rilevante. Ma l’esterno mancino del Lione, Aly Cissokho (24 anni), costerebbe 8 milioni di euro e il possente centrocampista del Real Madrid, Lassana Diarra (27 anni), capace di coprire molti ruoli, si potrebbe prendere per 12 milioni. Il problema è l’elevato ingaggio dei giocatori che alzerebbe il “tetto” fissato per la “rosa” del Napoli. Se il “tetto” dovesse resistere, sarebbe difficile arrivare a questi calciatori.

Più che l’aspetto economico delle trattative, sarà la “presenza” convincente e incisiva della società azzurra nel rapporto con i club di provenienza dei giocatori, e con i procuratori, a decidere gli acquisti. Dalla fine del campionato ad oggi, almeno sui giornali, il Napoli è stato accostato a molti nomi: Giuseppe Rossi (di nuovo infortunato), Borja Valero centrocampista del Villarreal (27 anni), i tre dell’Udinese Isla centrocampista cileno (24 anni) richiesto da grandi squadre, il difensore marocchino Benatia (25 anni), l’esterno sinistro colombiano Armero (26 anni), Giovinco, il giovane regista Verratti del Pescara (che preferisce la Juventus), l’ala sinistra Muniain dell’Athletic Bilbao (19 anni), l’attaccante brasiliano Douglas Costa (21 anni) dello Shakhtar, Palacio (già passato all’Inter), il gioiellino colombiano Muriel (21 anni) del Lecce ma di proprietà dell’Udinese, il difensore Gabriel Paletta del Parma (26 anni, 8 milioni), l’esterno destro dell’Atalanta Schelotto (23 anni, una freccia), l’irraggiungibile ghanese del Chelsea Essien (30 anni), Parolo, Ogbonna (20 milioni, ma pare incedibile dal Torino), il difensore brasiliano Felipe Luis (27 anni) e il centrale difensivo uruguayano Diego Godin (26 anni) dell’Atletico Madrid, il difensore Yanga-Mbiwa (23) del Montpellier, sino all’ultimo “innamoramento”, il montenegrino della Fiorentina Stevan Jovetic (23 anni) che la società viola valuterebbe 30 milioni, attaccante geniale e bislacco (14 reti nel campionato scorso), ma prezzo eccessivo. Non s’è mai parlato di Asamoah, peccato.

Nell’ultima campagna-acquisti il Napoli ha speso 53 milioni di euro per undici giocatori tra cui Inler (15 milioni), Vargas (11), Britos (8), Dzemaili (7,5). Molti acquisti sono falliti o non hanno avuto spazio (Vargas, Chavez, Fideleff, Donadel, Santana). Si attende un “campagna” più concreta e che incida decisamente sulla formazione-base. Ivanovic, Diarra e Cissokho sono elementi per un Napoli più robusto e solido. Ma i giochi sono tutti aperti. E’ già il tempo di intervenire con decisione risolvendo il principale problema dei tre, quattro milioni di ingaggio annui dei calciatori “desiderati”.

Il Napoli, è stato detto, punterà molto sul campionato, sprecando meno energie nell’Europa League. Sarà un campionato alla ricerca di protagonisti con le formazioni maggiori tutte da ritoccare e potenziare. Il Napoli, convenientemente rinforzato, potrebbe presentarsi al nastro di partenza dello scudetto. Occorreranno però molto coraggio, audacia e tenacia per sfondare sul calciomercato, prima di farlo in campo.
Mimmo Carratelli

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