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Pederbaby curato male? Fatto sta che non gioca

Non gioca da due settimane. Un po’ di bronchite, dalla quale è guarito, unita alla prudenza mai eccessiva, lo tengono lontano dai campi di gioco. E’ una notizia che i maggiori quotidiani tengono nascosta ma qui sul Napolista pare ci sia spazio. Allergia a qualcosa ma non si sa cosa? E’ stato curato male? Gestito peggio? La mancanza di chiarezza è ancora più devastante di qualsiasi brutta verità. Ma c’è voglia di ottimismo, di speranza, di non dover attendere l’esito di analisi ultramoderne e test che si fanno solo alla Nasa. Lo spogliatoio come reagirà? Utilizzeranno l’infortunio come giustificazione per il mancato inserimento nell’undici iniziale o per coccolarlo fino alla definitiva guarigione? Speriamo bene. Fratelli azzurri, sto parlando di mio figlio Karim, che mi tormenta perché vuole andare a giocare e la mamma (è della mamma la prudenza eccessiva) glielo impedisce. Secondo me ha bisogno di aria aperta, dei compagni di squadra, di giocare anche sotto la pioggia. Si è allenato con la grandine (noi in auto intirizziti) e nemmeno un raffreddore, con un vento simile alla bora triestina e dopo sembrava  un leone. Feste di Natale a casa con Xbox e Wii, ecco gli acari a rompere le scatole: con tosse canina e respiro affannoso. Tutti in campo, basta parlare, c’è bisogno di calcio giocato. Stare fermi a parlare? Non siamo più abituati, ci incartiamo e pensiamo nero. Forza, ragazzi, c’è solo da essere contenti. Siamo allergici alle cazzate. Ci aspetta il Bologna. Forza Napoli. Sempredovunquecomunque.

Giuseppe Pedersoli

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