L’ultimo tabù da sfatare: il debutto fuori casa a inizio anno

Comincia un anno nuovo per il Napoli. Comincia a Palermo (8 gennaio, in notturna). Novità assoluta. Mai il Napoli ha iniziato l’anno a Palermo. La squadra siciliana è stata per cinque volte l’avversario che il Napoli ha affrontato a fine anno, mai nella prima gara di gennaio. Tre volte in casa (tre vittorie) e due […]

Comincia un anno nuovo per il Napoli. Comincia a Palermo (8 gennaio, in notturna). Novità assoluta. Mai il Napoli ha iniziato l’anno a Palermo. La squadra siciliana è stata per cinque volte l’avversario che il Napoli ha affrontato a fine anno, mai nella prima gara di gennaio. Tre volte in casa (tre vittorie) e due volte fuori (due pareggi) nell’ultima partita di dicembre.
Complessivamente (82 partite) il Napoli ha iniziato bene l’anno. Ma l’ha iniziato bene sul suo campo (37 partite: 23 vittorie, 10 pareggi, 4 sconfitte). In trasferta, il bilancio è negativo (45 partite: 8 vittorie, 15 pareggi, 22 sconfitte). Gli scongiuri sono d’obbligo. Oltretutto il campo del Palermo è il secondo più avaro di punti per le squadre ospiti dopo quello dell’Udinese che ha ceduto solo due punti, il Palermo tre. Sette gare: sei vittorie dei rosanero, una sconfitta, nessun pareggio.

A Palermo ha vinto a sorpresa il Cesena (1-0) alla terzultima partita dell’anno, ultima gara casalinga dei siciliani. Tranne l’Inter, battuta 4-3 a inizio campionato, sono state le squadre medio-piccole a cadere a Palermo: Cagliari (3-2), Siena (2-0), Lecce (2-0), Bologna (3-1), Fiorentina (2-0).

Ma torniamo ai debutti del Napoli in trasferta a inizio anno. Neppure ai tempi di Maradona andò bene: una sola vittoria sul campo del Torino, un pareggio a Como e tre sonanti sconfitte (a Firenze 1-3, sul campo del Milan 1-4 e su quello della Juventus 0-1).

Partendo dall’origine dei tempi, il Napoli del 1926, la squadra azzurra inaugurò l’anno vincendo per la prima volta in trasferta nel 1935 a Livorno: successo decretato dal giudice sportivo (2-0). Colse poi la prima vittoria sul campo nel 1951, a Udine (1-0 gol di Krieziu). Gli azzurri aspettarono ventitré anni per sfatare il tabù-trasferta con l’anno nuovo. Neppure lo squadrone degli anni Trenta di Garbutt scialò fuori casa nella prima partita di gennaio: due pareggi e una sconfitta.

La prima vittoria di prestigio fu l’1-0 del 5 gennaio 1958 sul campo dell’Inter (1-0). Rete decisiva di Pesaola con un diagonale da fuori area che batté il portiere Matteucci. Nell’Inter  giocava Angelillo. Il Napoli schierava in attacco Brugola, Beltrandi, Vinicio, Pesaola, Novelli. In porta giocava Bugatti. L’immagine del gol di Pesaola fu per lungo tempo la sigla della “Domenica sportiva”.

Passarono altri trent’anni per festeggiare una vittoria del Napoli in trasferta a inizio anno. Careca siglò l’1-0 sul campo del Torino nel 1989 dopo sedici trasferte infruttuose (10 pareggi, 6 sconfitte).

Nei primi due anni del Duemila, il Napoli mise a segno due successi consecutivi in trasferta nella prima gara di gennaio: 2-1 sul campo della Lazio (rete di Amoruso e un autogol), 2-0 a Como (Magoni e Stellone).

Il Napoli di De Laurentiis ha iniziato l’anno in trasferta tre volte (una vittoria, due sconfitte). Nel 2008, la sconfitta sul campo del Milan (2-5). Nel 2010, la vittoria a Bergamo per 2-0 (Quagliarella e Pazienza). L’anno scorso, la sconfitta a San Siro con l’Inter (1-3).

Impegnato nella corsa per il terzo posto (preliminari della prossima Champions), otto punti sotto l’Udinese, il Napoli non può fallire il primo appuntamento dell’anno. Il ruolino esterno degli azzurri è il più “basso” fra le prime sette formazioni del campionato: solo 9 punti (10 per l’Udinese, 13 per Inter e Roma, 14 per Milan e Juve, 17 per la Lazio).

Alè, si attendono buone notizie da Palermo.

Mimmo Carratelli

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