Appena una settimana fa, il ct della Nazionale, Cesare Prandelli, aveva speso parole di elogio per il Napoli, dichiarando di guardare con attenzione all’undici allenato da Mazzarri.
L’incontro con il Villareal ha dato ulteriore conferma della validità del progetto di De Laurentiis, confermando in pieno la qualità e lo stato di forma di alcuni calciatori. Assente Maggio, l’unico saldamente nel giro della rosa della Nazionale, sono stati altri azzurri ad aver fatto una prestazione meravigliosa.
Dopo la partita contro la Fiorentina, con Prandelli presente in tribuna, credo non ci siano più dubbi sul fatto che De Sanctis sia il più affidabile tra i papabili candidati a vice-Buffon. Sono certo che, se potesse, anche Lippi ritornerebbe sulla scelta di avergli preferito Marchetti in occasione del Mondiale del 2010.
Vorrei, tuttavia, concentrare l’attenzione su di un altro nome: Hugo Campagnaro. L’argentino ha giocato l’ennesima partita a livelli incredibili, non sbagliando mai una palla e bloccando sul nascere tutte le azioni di attacco del Villareal. Il suo inizio di campionato è da incorniciare. Un gol a Cesena e prestazioni impeccabili contro tutte le squadre affrontate. All’occorrenza, anche un amuleto. L’unica sconfitta stagionale è stata subita quando lui era assente. Con Paolo Cannavaro, forma, inoltre, una coppia solida ed affiatata come poche altre.
Nelle scorse settimane l’ipotesi di un approdo di Super Hugo nella Nazionale azzurra è stata rilanciata da alcuni quotidiani locali. Una tesi che già dallo scorso anno è rimbalzata su questo sito.
Alla luce delle imbarazzanti prestazioni del sopravvalutato Chiellini, della bocciatura di Bonucci e dell’età di Nesta, non vedo centrali più forti del numero 14 azzurro. Forse, in attesa della sua definitiva consacrazione, considero il solo Ranocchia potenzialmente inamovibile. Nell’augurio che, data la presenza di Lucio e Samuel, troverà spazio nell’Inter di Ranieri. Se l’alternativa è rispolverare Barzagli, lascio a voi le conclusioni.
Date le sue qualità, ossia la capacità di poter giocare all’occorrenza anche come terzino destro, potrebbe insediare tranquillamente anche la posizione di Cassani.
Dopo la naturalizzazione del quasi trentenne Thiago Motta, lento e macchinoso centrocampista con incostanti guizzi di qualità, mi auguro che nessuno sollevi la pregiudiziale sull’età di Campagnaro. In alternativa, non meravigliamoci se un pensierino dovesse farlo il ct argentino Sabella, costretto a convocare Fernandez, l’alternativa in panchina ad Hugo. In giro, difensori di questo livello non se ne vedono.
L’incontro con il Villareal ha dato ulteriore conferma della validità del progetto di De Laurentiis, confermando in pieno la qualità e lo stato di forma di alcuni calciatori. Assente Maggio, l’unico saldamente nel giro della rosa della Nazionale, sono stati altri azzurri ad aver fatto una prestazione meravigliosa.
Dopo la partita contro la Fiorentina, con Prandelli presente in tribuna, credo non ci siano più dubbi sul fatto che De Sanctis sia il più affidabile tra i papabili candidati a vice-Buffon. Sono certo che, se potesse, anche Lippi ritornerebbe sulla scelta di avergli preferito Marchetti in occasione del Mondiale del 2010.
Vorrei, tuttavia, concentrare l’attenzione su di un altro nome: Hugo Campagnaro. L’argentino ha giocato l’ennesima partita a livelli incredibili, non sbagliando mai una palla e bloccando sul nascere tutte le azioni di attacco del Villareal. Il suo inizio di campionato è da incorniciare. Un gol a Cesena e prestazioni impeccabili contro tutte le squadre affrontate. All’occorrenza, anche un amuleto. L’unica sconfitta stagionale è stata subita quando lui era assente. Con Paolo Cannavaro, forma, inoltre, una coppia solida ed affiatata come poche altre.
Nelle scorse settimane l’ipotesi di un approdo di Super Hugo nella Nazionale azzurra è stata rilanciata da alcuni quotidiani locali. Una tesi che già dallo scorso anno è rimbalzata su questo sito.
Alla luce delle imbarazzanti prestazioni del sopravvalutato Chiellini, della bocciatura di Bonucci e dell’età di Nesta, non vedo centrali più forti del numero 14 azzurro. Forse, in attesa della sua definitiva consacrazione, considero il solo Ranocchia potenzialmente inamovibile. Nell’augurio che, data la presenza di Lucio e Samuel, troverà spazio nell’Inter di Ranieri. Se l’alternativa è rispolverare Barzagli, lascio a voi le conclusioni.
Date le sue qualità, ossia la capacità di poter giocare all’occorrenza anche come terzino destro, potrebbe insediare tranquillamente anche la posizione di Cassani.
Dopo la naturalizzazione del quasi trentenne Thiago Motta, lento e macchinoso centrocampista con incostanti guizzi di qualità, mi auguro che nessuno sollevi la pregiudiziale sull’età di Campagnaro. In alternativa, non meravigliamoci se un pensierino dovesse farlo il ct argentino Sabella, costretto a convocare Fernandez, l’alternativa in panchina ad Hugo. In giro, difensori di questo livello non se ne vedono.
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