ilNapolista

Io sto con chi lavora
non distruggiamo tutto

Cari tifosi, ho un appuntamento per tutti voi (noi): 27 agosto del 2011, vigilia dell’inizio del prossimo campionato. Quel giorno, presumibilmente, si conosceranno tutte le rose, si sapranno tutte le squadre, e ognuno potrà fare le proprie valutazioni. A quel punto chiederò ad ognuno: per quale posizione di campionato firmeresti? Ci sarà chi dirà lo scudetto, chi un piazzamento Champions, chi vorrà fare il triplete come Mourinho. Poi, a fine campionato, andremo a vedere le dichiarazioni di qualche mese prima e ci divertiremo a comparare i nostri desiderata con quello che abbiamo ottenuto. Lungo il preambolo per dire: ma è possibile che nonostante un terzo posto insperato alla vigilia siamo ancora e sempre così critici? E’ possibile leggere ancora espressioni come “meno male che è arrivato Cavani altrimenti era un disastro?” Beh Cavani è arrivato, e allora? Siamo capaci di essere scontenti anche su ciò che non è accaduto. Incredibile. Tra De Laurentiis e Mazzarri io non so chi abbia torto e chi abbia ragione. Però so che alcuni anni fa ero in serie C, poi sono salito in B, nel giro di un anno in A, poi in Europa League ed ora (incrocio ancora le dita) in Champions. E cosa leggiamo? Critiche, ancora critiche. Il mondo Ultras non lo conosco, spesso ne critico gli atteggiamenti, ma lo striscione della curva A di sabato scorso “chi vuol restare resti, chi vuole andare vada” l’ho condiviso in pieno.
Perdonatemi, ma non riesco a fare né dietrologie, né censure preventive. Giudico i fatti ed i risultati. E questi stanno dando ragione alla società. Ad ogni fine campionato leggo pezzi del tipo “Ora De Laurentiis non può più scherzare”. Mi sembra, ribadisco, che i risultati gli stiano dando ragione. Siamo così inclini al tafazzismo che ogni traguardo lo condizioniamo ad un  “Si, però…” , se fosse accaduto questo, se fosse accaduto quello. E’ un gioco al massacro che ci fa solo del male. Siamo bravi a denunciare ma non a trovare le soluzioni, ad additare rimanendo ad osservare sul greto del fiume che il cadavere passi per dire: “Io l’avevo detto”.
La mia è una difesa d’ufficio per chi sta operando. Quando io lavoro ed altri criticano  preventivamente, chiedo sempre: se volete darmi una mano vi ringrazio e accetto consigli e suggerimenti pronto a cambiare idea, altrimenti giudicate i fatti. Non mi interessa che sia De Laurentiis o Mazzarri. Si stanno scornando? Se il risultato è buono per il Napoli, e fino ad ora lo è sempre stato, non ci sto a demolire tutto. Mazzarri ha fatto le nozze coi fichi secchi? Complimenti a lui. Vuole andare alla Juve? Prego, si accomodi. Complimenti a De Laurentiis che ha saputo scegliere i suoi collaboratori riuscendo a fare una bella squadra con i fichi secchi. Aurelio ha deciso che vuole fare una società al risparmio? Beh, finora ha avuto ragione lui con tutti i distinguo e le antipatie del caso come certe uscite sui media decisamente censurabili.
Ultima annotazione, quella dei contratti. Che senso ha firmarli per due, tre o cinque anni, se poi vengono disattesi? Che senso ha mettere le clausole Champions e poi andare a contestarle chiedendo più soldi? Nulla. Per questo io non saprò mai quel che è accaduto tra Mazzarri e De Laurentiis, ma non riesco a prender parte a questo duello, a schierarmi. Forse in un’Italia di tifosi, soprattutto in politica ultimamente siamo abituati così e non possiamo farne a meno. Il resto è un gioco al massacro. Tanto se un giorno vinceremo lo scudetto diremo comunque che se non ci fosse stato il bomber non ci saremmo mai riusciti.
Ci vediamo il 27 agosto con le previsioni… Un abbraccio a tutti.
Gianluca Agata

ilnapolista © riproduzione riservata