Sapori di Puglia, tre punti, orecchiette e cime di rapa

Ho ricevuto a casa una busta contenente pallottole azzurre. Me le ha spedite la Sacra Corona Unita, quella pugliese, per intenderci. Tale Ilaria non ha usato giri di parole: o forchetta a centrocampo o morte. La mia prima reazione è stata l’unica. Non sarò il Saviano della tovaglia a quadri né il difensore civico dell’hotellerie. […]

Ho ricevuto a casa una busta contenente pallottole azzurre. Me le ha spedite la Sacra Corona Unita, quella pugliese, per intenderci. Tale Ilaria non ha usato giri di parole: o forchetta a centrocampo o morte. La mia prima reazione è stata l’unica. Non sarò il Saviano della tovaglia a quadri né il difensore civico dell’hotellerie. Meglio essere il Vissani televisivo. Mi dicono che la mia forchetta è ancora imbattuta ed io, vilmente, mi piego alla ragion di Stato (badate bene che uso ancora la “s” maiuscola, per rispetto). Domani, col Bari, si gioca alle ore 15. Si mangia prima o dopo? In ossequio alle statistiche ultime, suggerisco uno snack prepartita e rinvio a dopo il triplice fischio la ricetta che segue. Questo per due ragioni: 1) esigenze onirico-cromatiche:  il verde delle cime di rapa, il rosso dei pomodorini (e del peperoncino) e il bianco di orecchiette e formaggio evocano… quel che evocano; 2) la zuppa di cozze, con tutti i risvolti annessi e connessi, me la conservo per match più significativi, senz’offesa per il San Nicola. Senza dimenticare che qui sul napolista veniamo (anche) per divertirci e per scherzare, vi ricordo che se Parigi teness lu mere, fosse ‘na piccola Beri”. E se ci mangiamo le orecchiette, (ri)sentiamo l’odore del tricolore. Forzanapolisempredovunquecomunque.

Giuseppe Pedersoli

Orecchiette con cime di rapa – la ricetta per 4 persone – variante partenopea

Ingredienti

Un kg di cime di rame mondate e lavate; 4 pomodorini; olio, aglio, peperoncino; 400 grammi di orecchiette; sale, parmigiano e pecorino q.b.

Sbollentare le cime di rape in una pentola capiente. Cotte queste ultime, appoggiarle in un colapasta per farle asciugare, conservando nella medesima pentola l’acqua dove saranno cotte le orecchiette (dicono sia questo il segreto per insaporirle).

Soffriggere in olio extravergine – meglio se pugliese –  aglio e un peperoncino a pezzettini.  Spostare il padellone dal fuoco, togliere l’aglio ormai imbiondito e il peperoncino. Aggiungere le cime di rape. Rimettere sulla fiamma alta e, dopo qualche minuto, aggiungere quattro (non più di cinque) pomodorini del piennolo. Tra qualche settimana i “piennoli” non saranno più utilizzabili fino a ottobre, approfittatene. Solo pochi, pochissimi minuti di cottura, sale q.b.    Calate nell’acqua bollente delle cime di rapa le orecchiette, “toglietele” due minuti prima e spostatele nel padellone delle cime di rapa per ultimare la cottura aggiungendo, se occorre, l’acqua verde della pentola. Mantecare con abbondante spolverata di formaggio, metà parmigiano (o grana) e metà pecorino. Impiattare mantenendo in ogni singolo piatto il verde delle cime, il rosso dei pomodorini, il bianco di orecchiette e formaggio.

Buon appetito e forza Napoli.

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