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Una panchina così
Moratti ce la invidia

Come capita tutte le mattine domenicali, anche ieri in piazza, con la mia banda, si è fatto il solito toto-formazione. Aperitivo e svariati giornali alla mano, ironia e discussioni di rito. Alla lettura dell’undici che avrebbe dovuto giocare contro il Parma,secondo una delle testate sportive più autorevoli, è partita una fragorosa risata generale. “Va bene il turnover, va bene che c’è stanchezza e molti debbono riposare, ma questa formazione è ridicola, è quasi la stessa che iniziò a Bucarest” questo il pensiero che è balenato un po’ a tutti, riflettendo pure sul disastroso inizio partita in terra rumena (0-3 in 15 minuti con cappellate stile Liverpool).
Mazzarri, dopo le critiche ricevute in questi ultimi tempi sulla poca considerazione che attribuirebbe alla panchina, ha pensato bene di farvici accomodare le natiche più nobili che possediamo e di renderla una delle migliori della serie A. Dal Corriere infatti, abbiamo letto, Lavezzi, Gargano, Cannavaro e Maggio fuori(con Dossena addirittura in tribuna) e Sosa, Yebda, Zuniga, Cribari e lama Vitale in campo. E’ovvio aver dubitato della credibilità del giornalista che aveva azzardato questa squadra, così come è ovvio aver dubitato della lucidità mentale del nostro mister quando effettivamente è sceso in campo il folle 11 preannunciato dal folle giornalista del Corriere.
Allo stadio, incredulità e terrore si sono impossessati di noi. Dopo la batosta di Liverpool, non avrei mai pensato ad uno stravolgimento totale della squadra e in particolare, non avrei mai pensato che zio Walter potesse privarsi di questo nuovo spumeggiante e decisivo Lavezzi. Per cui, dopo un attimo di annebbiamento, Cribari che si allenava con i titolari, ci ha fatto capire definitivamente che era tutto vero.
Ieri ci si aspettava una reazione, bisognava spazzare via i fantasmi inglesi e ripartire da quello che ormai è il nostro tallone d’Achille, vincere al San Paolo con una delle cosidette “piccole”. Il Napoli, invece, non solo ha vinto, ma ha convinto alla grande. E il mio scetticismo sulle follie mazzarriane si è tramutato durante la gara in un felicissimo ricredermi. Contro il Parma ha schierato tutte le seconde linee, avvicinando di molto il livello delle due formazioni. Tutti, indistintamente tutti, hanno risposto come meglio non si poteva. Zuniga ha giocato sicuramente la sua miglior partita (ieri ha oscurato Maggio: in un paio di occasioni ha anche realizzato con successo il cambio di direzione con il tacchetto, che piace tanto ma che non riesce mai a Christian), Yebda, sempre più presente e vivo, Sosa, che secondo me si rivelerà una pedina importante, lama Vitale che se avesse  indovinato qualche cross in più avrebbe disputato una partita perfetta, e Cribari che nel gioco aereo non ha dato scampo ma che prima di convincermi ne deve fare altre dieci così.
Il “piccolo” Napoli + l’alieno Cavani, quindi, ha giocato, comandato, sofferto e infilzato cinicamente i ducali. Una vittoria conquistata con nuove armi, e non mi riferisco solo ai panchinari ieri titolari, ma anche alla capacità di gestire la gara, alla capacità di offendere non necessariamente perché c’è da rimontare e alla capacità di chiudere quando c’è da calare il sipario. Tutti elementi che fino a ieri erano nascosti nel cilindro del nostro zio mago. Questa più di tutte è la sua vittoria e della sua nuova panchina… Una così, Moratti ce la invidia, eh. Avanti così.
Alla banda: come sempre, appuntamento mercoledì mattina in Piazza Cota per l’aperitivo. Secondo te, zio Walter, che formazione metterà in campo contro il Cagliari?

Forza Napoli Sempre
Gianluigi Trapani

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